Personaggi coinvolti: Jonathan Christopher Morgenstern, Clarissa Fray.
Personaggi citati: Valentine Morgenstern.
“Ave atque vale,” disse Sebastian, guardando la sua tazza di cioccolata.
Clary riconobbe le parole tradizionali con cui gli Shadowhunters salutavano i propri morti. “Perché lo stai dicendo? Non sto morendo.”
“Sai, viene da una poesia,” le rispose. “Di Catullo. ‘Frater, ave atque vale.’ ‘Salute e addio, fratello mio.’ Parla di ceneri, dei riti dei morti, e del suo dolore per il fratello. Mi era stata insegnata da piccolo, ma allora non l’avevo sentita – sia il suo dolore che la sua perdita, e anche il chiedersi come sarebbe morire e non avere qualcuno che ci pianga.” Le rivolse uno sguardo tagliente. “Come pensi che sarebbe stato se Valentine avesse cresciuto anche te, con me? Mi avresti amato?”
Clary fu felice di aver posato la sua tazza, perché se non l’avesse fatto, l’avrebbe lasciata cadere. Sebastian non la stava guardando timidamente, né con il tipo di imbarazzo spontaneo che può accompagnare le domande bizzarre, ma come se lei fosse stata una curiosa e sconosciuta forma di vita.
“Beh,” gli disse. “Sei mio fratello. Ti avrei amato. Avrei… dovuto.”
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