“Will!”
Sentendo la voce familiare, Will si voltò e vide Tessa. C’era un piccolo sentiero lungo il fianco della collina, circondato da sconosciuti fiori bianchi, ed era lì che lei stava camminando, diretta verso di lui. I suoi lunghi capelli castani si agitavano al vento – si era tolta il cappello di paglia, e lo teneva con una mano, sventolandolo verso Will e sorridendo come se fosse felice di vederlo.
Il suo cuore fece un salto alla vista di lei. “Tess,” chiamò. Ma era ancora distante – sembrava essere sia molto vicina che troppo lontana, e tutto allo stesso tempo. Poteva vedere ogni dettaglio del suo bel viso, ma non poteva toccarla, e così si fermò, aspettando e desiderando, con il cuore che gli batteva nel petto come le ali di un gabbiano.
Finalmente fu abbastanza vicina da permettergli di osservare dove l’erba e i fiori venivano piegati dai suoi passi. Si allungò verso di lei –
“Will!”
He turned at the familiar voice and saw Tessa. There was a small path cut along the side of the hill, lined with unfamiliar white flowers, and she was walking up it, toward him. Her long brown hair blew in the wind — she had taken off her straw bonnet, and held it in one hand, waving it at him and smiling as if she were glad to see him.
His own heart leaped up at the sight of her. “Tess,” he called. But she was still such a distance away — she seemed both very near and very far suddenly and at the same time. He could see every detail of her pretty, upturned face, but could not touch her, and so he stood, waiting and desiring, and his heart beat like the wings of seagulls in his chest.
At last she was there, close enough that he could see where the grass and flowers bent beneath the tread of her shoes. He reached out for her —
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