Buon pomeriggio, Shadowhunters! Pronti a un nuovo estratto di Red Scrolls of Magic, il primo romanzo di The Eldest Curses? ;D Vi ricordiamo che il romanzo uscirà in America il 9 aprile 2019, e che della data d’uscita italiana ancora non sappiamo nulla (ma vi terremo aggiornati!). <3
Buona lettura! Ricordatevi di farci sapere che ve n’è parso!
Alec esalò un “Oh” gratificante e stupito mentre il treno finiva di svoltare nel cuore della campagna francese. Una rigogliosa foresta verde scuro incorniciava dei laghi a specchio e, in lontananza, delle montagne dalle cime innevate dominavano sul paesaggio. Più vicino c’era un promontorio roccioso che sorgeva, simile alla prua di una nave, dal caratteristico reticolo ordinato dei vigneti.
Magnus osservò il panorama, poi il volto di Alec, poi di nuovo il panorama. Vedere queste cose insieme a lui era come guardare un mondo nuovo. Magnus aveva già attraversato il Parco del Morvan, in passato, ma, per la prima volta da molto, molto tempo, provò a sua volta una sensazione d’incanto.
“A un certo punto,” disse Alec, “attraverseremo le difese di Idris, e tutto il treno salterà in un istante dal confine più vicino a quello lontano. Mi chiedo se ce ne accorgeremo.”
C’era desiderio nella sua voce, anche se Alec non viveva a Idris da quando era piccolo. I Nephilim avevano sempre avuto un posto in cui poter tornare, non importava il motivo; un paese di foreste incantate e distese erbose con al centro una città di scintillanti torri di vetro. Dato loro dall’Angelo. Magnus era un uomo senza terra, e lo era stato per più tempo di quanto riuscisse a ricordare. Era strano osservare la bussola dell’anima di Alec muoversi sicura e indicare casa. La bussola dell’anima di Magnus girava liberamente insieme a lui, ed era una cosa a cui si era abituato da tempo.
Le loro mani si trovarono, e le dita di Magnus si curvarono intorno a quelle di Alec mentre entrambi osservavano le pesanti nuvole rotolare verso est.
Magnus indicò uno degli ammassi di nuvole temporalesche. “Quella lunga lì sembra un serpente che si è legato da solo in un nodo. Quella somiglia al croissant che ho mangiato stamattina. Quell’altra… un lama, suppongo. O forse mio padre? Ciao, papà! Spero di non rivederti presto!” Gli soffiò un bacio sarcastico.
“È come quella cosa con le stelle?” gli domandò Alec. “È romantico dare un nome alle cose che vedi in cielo?”
Magnus restò in silenzio.
“Puoi parlare di lui, se vuoi,” lo incoraggiò Alec.
“Mio padre il demone, oppure il mio patrigno che ha cercato di uccidermi?” gli chiese Magnus.
“Entrambi.”
Il passato di Magnus é sempre stato un grande, grandissimo tabù. Finalmente ne scopriremo qualcosa di più.
Yeeee! Spero che così sapremo qualcosa di più sul passato di Magnus!
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