Buongiorno, Shadowhunters! E buona compleanno a Magnus! <3
Come vi avevamo annunciato, oggi cercheremo di dedicare la giornata al nostro Stregone preferito. ;D Ma prima di tutto vorremmo cominciarla con la fanart (di Cassandra Jean) e lo snippet di The Eldest Curses (la trilogia su Magnus e Alec; il primo libro arriverà il 5 marzo 2019) che ha pubblicato Cassie per festeggiare. <3
« Buon compleanno, Magnus! Questa è la tua giornata, e Jace ti ha regalato di nuovo una papera. Almeno hai una meravigliosa famiglia per rimediare! E adesso: uno snippet dal primo libro di TEC. »
“Uh,” disse Alec. “Sai far volare una mongolfiera?”
“Certo!” dichiarò Magnus. “Ti ho mai parlato di quella volta in cui ho rubato una mongolfiera per salvare la Regina di Francia?”
Alec ghignò come se Magnus avesse fatto una battuta, ma Maria Antonietta era davvero stata una peste.
“È solo,” spiegò Alec in tono pensieroso, “che ti ho visto cercare di far funzionare il tuo registratore DVD, e non è stato piacevole.” Si mise ad ammirare la mongolfiera, che era completamente incantata. Agli occhi degli umani seduti sulla Torre Eiffel, Alec stava valutando l’aria aperta con fare solenne.
“Difficilmente la farò andare a sbattere in un comignolo,” protestò Magnus.
“Sto pensando a come proteggerti se dovessimo andare a sbatterci contro.”
Mentre superava Magnus, Alec si fermò per scostargli una ciocca di capelli ribelle dalla fronte. Il suo tocco era leggero, tenero e allo stesso tempo disinvolto, come se Alec non si fosse neanche reso conto di starlo facendo. Magnus non aveva neppure notato di avere dei capelli davanti agli occhi. Inclinò il capo e sorrise. L’idea di venir protetto per lui era strana, ma sentiva di potercisi abituare.
Usò la sedia come scalino, e salì sulla piattaforma ondeggiante. Quando i suoi piedi toccarono entrambi terra, gli sembrò di essere su una base solida. Allungò la mano verso Alec. “Fidati di me.”
Alec esitò, poi prese la mano di Magnus. La sua stretta era forte, e il suo sorriso dolce. “Lo faccio.”
Seguì Magnus, saltando leggero oltre la ringhiera, sulla piattaforma. Si sedettero a tavola, e la mongolfiera, rimbalzando come una barca a remi nell’oceano agitato, si allontanò dalla Torre Eiffel senza essere vista. Qualche attimo dopo, i due stavano galleggiando sull’orizzonte mentre Parigi si espandeva sotto di loro in ogni direzione, fin dove l’occhio era in grado di vedere.
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