Shadowhunters, per prima cosa vorrei dire che mi scuso per l’assenteismo degli ultimi giorni – ma la signing romana mi ha fatta tornare a casa con un mal di testa atroce e un principio d’influenza XD, quindi sono riuscita a fare poco e niente. Nella giornata di oggi caricherò il resoconto della giornata e i saluti alle affiliate, comunque. 🙂
Detto ciò… eccoci tornare con la traduzione di due nuovissimi snippet: il primo viene da The Last Hours, il secondo da Lord of Shadows (il seguito di Signora della Mezzanotte, per chi non lo sapesse). :*
Fateci sapere che ve ne sembra!
Uno snippet su Anna Lightwood da TLH:
Anna Lightwood viveva a Percy Street, una piccola stradina nei pressi di Tottenham Court Road. Era formata da lunghe fila di abitazioni di mattoni rossi che sembravano praticamente identiche. Ogni casa aveva finestre a ghigliottina, porte dipinte di bianco, comignoli di mattoni, una serie di gradini bassi e una recinzione vicino all’ingresso della servitù fatta di ferro battuto nero.
Sui gradini dell’abitazione n°30 era seduta una ragazza in lacrime. Era una giovane molto alla moda, vestita con un abito da passeggio fatto in foulard blu, rifinito col pizzo e con una gonna composta da acri di balze. Intorno alla testa portava una fascia ornata da rose di seta, che traballavano a causa dei singhiozzi.
Cordelia controllò di nuovo l’indirizzo che si era appuntata, sperando che fosse cambiato. No, era decisamente il 30. Sospirò, raddrizzò le spalle e cominciò ad avvicinarsi.
“Mi perdoni,” fece mentre raggiungeva i gradini. La ragazza li riempiva del tutto; non c’era modo di superarla educatamente. “Sarei qui per vedere Anna Lightwood.”
La testa della giovane si sollevò di scatto. Era molto graziosa: bionda e con le guance rosate, sebbene avesse pianto. Lanciò a Cordelia un’occhiata diffidente. “Chi dovrebbe essere, lei?”
“Io, ah…” Cordelia studiò la ragazza più da vicino. Era decisamente una mondana: non aveva marchi, non aveva incanti. “Sono sua cugina…?”
“Oh.” Parte del sospetto lasciò il viso della fanciulla. “Io… Io sono qui perché…” Ricominciò a versare una cascata di lacrime.
“Posso chiederle qual è il problema? C’è niente che io possa fare?” chiese Cordelia, anche se in verità temeva di scoprire il motivo, perché le pareva il genere di cosa per cui si sarebbe davvero dovuta inventare una soluzione.
“Anna,” singhiozzò la ragazza. “La amavo – la amo ancora! Avrei rinunciato a tutto, per lei, tutto, l’alta società e tutte le sue regole, pur di stare con lei, ma mi ha scacciata come se fossi un cane!”
“Suvvia, Emmeline,” si inserì una voce strascicata; Cordelia alzò lo sguardo e vide Anna sporgersi da una delle finestre del piano di sopra. Indossava una vestaglia da uomo di un ricco broccato porpora e oro, e i suoi capelli erano un insieme di onde corte e slegate. “Non puoi dire di essere stata scacciata come un cane quando hai tua madre, due camerieri e un lacchè che stanno venendo a prenderti.” Fece un gesto di saluto con la mano. “Salve, Cordelia.”
“Oh, cara,” mormorò Cordelia, e poi diede un colpetto gentile sulla spalla di Emmeline.
“Inoltre, Emmeline,” continuò Anna. “Ti sposerai questo mercoledì. Con un baronetto.”
“Non è lui che voglio!” Emmeline saltò in piedi. “Io voglio te!”
“No,” la corresse Anna. “Tu vuoi un baronetto.”
Da Lord of Shadows, illustrato da Cassandra Jean:
SNIPPET CON SPOILER:
C’era trambusto in cima al padiglione, e a rompere la mormorante quiete della radura fu l’unico fiato di un corno. I nobili sollevarono gli sguardi. Accanto al trono era comparso un uomo alto. Era completamente vestito di bianco, bianco-sale, con un farsetto di seta dello stesso colore e guanti d’osso. Dai lati della sua testa fuoriuscivano dei corni bianchi e arricciati, sorprendenti contro i suoi capelli nerissimi. Una fascia dorata gli circondava la fronte.
Cristina espirò. “Il Re.”
Emma riusciva a osservare il suo profilo: era bellissimo. Chiaro, preciso, pulito come il disegno di un qualcosa di perfetto. Emma non avrebbe saputo descrivere la forma dei suoi occhi o dei suoi zigomi o della curva delle sue labbra, e non aveva neanche l’abilità di Jules di dipingerli, ma era certa che si trattasse di una cosa sconcertante e meravigliosa, e che avrebbe ricordato il viso del Re della Corte Seelie per il resto della sua vita.
Il Re si voltò, mostrando tutto il suo volto. Emma sentì Cristina sobbalzare leggermente. Il suo viso era diviso al centro. La parte destra apparteneva a un giovane uomo bellissimo, luminoso grazie alla sua giovinezza e beltà. Quella sinistra era una maschera inumana: pelle grigia tirata e coriacea sull’osso, orbita vuota e oscura, screziata da cicatrici rosse.
Kieran, legato all’albero, osservò per un attimo il volto mostruoso di suo padre e poi voltò il viso, lasciando cadere giù il mento; i capelli scuri e aggrovigliati scesero a coprirgli l’occhio.
ma bo, io amo Anna yay
è tipo un Magnus al femminile
e kieran. pausa. cosa ci fa legATO AD UN ALBERO IL MIO KIERAN
aiuto :crazy:
Per prima cosa volevo ringraziarvi per tutto il lavoro che fate con questo sito, è stupendo!!!! :kiss: :kiss: Volevo chiedervi una cosa dove è possibile comprare gli audiolibri di TMI??
Grazie mille!! :heart:
Ciao, Elly! 🙂 Grazie a te!
Quanto alla tua domanda: in inglese sono facilmente reperibili negli store online (sia i CD che il download digitale, se non erro); in italiano, invece, non esistono. 🙁
Kieran legato ad un albero?? no, no, no, non potete toccarmi kieran!! :crazy:
oddiooo!! ho bisogno di questi libri adesso :crazy: :crazy: non ce la faccio più ad aspettare :trio:
grazie per la traduzione :kiss:
Oh mio Diooo!! Anna è fantastica, già la amo, e per quanto riguarda il Re beh…Cassie mi lascia sempre con il fiato sospeso.. :heart: :trio:
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