EDIT: si è persa la nostra introduzione. 😂😂😂 Auguri, Magnus!
« Buon compleanno, Sommo Stregone! Al momento mi trovo nel Sud-est asiatico, quindi la mia percezione del tempo è un po’ distorta, ma credo che oggi sia il compleanno di Magnus, e dunque pubblicherò uno snippet per l’occasione! Spero che questa scena di The Lost Book of the White, in cui Magnus ha un sacco di problemi da affrontare, vi piacerà. »
Magnus recuperò la sua vestaglia, si scacciò il sonno dagli occhi e raggiunse la cucina, dove Jace Herondale stava versando del caffè nella tazza «Sono una specie di pezzo grosso» dello stregone.
“Non hai una caffettiera tua?” gli domandò Magnus, ancora assonnato.
Jace, con i capelli biondi nel loro solito stato straordinariamente eccellente, gli rivolse un sorriso vincente che Magnus non era preparato ad affrontare prima di aver bevuto a sua volta del caffè. “Ho sentito dire che sei stato pugnalato da una strana spina norvegese,” disse Jace. “Tra parentesi, per caso hai del latte di soia? Clary sta portando avanti tutta una roba del latte di soia, al momento.”
“Che ci fai nel mio appartamento?” gli rispose Magnus.
“Beh,” fece Jace, che adesso stava rovistando nel frigo, “mi piace pensare di essere sempre il benvenuto, visto il rapporto stretto che ho con tutti e tre. In questo caso, però, è stato Alec a chiamarci. Ha detto qualcosa su Shanghai.”
“Ha chiamato chi?” domandò Magnus, sospettoso.
Jace agitò la sua tazza di caffè in aria. “Noi! Lo sai. Tutti noi.”
“Tutti voi?” ripeté Magnus. Sollevò una mano. “Aspetta. Fermo. Io vado a mettermi qualcosa di più appropriato di un kimono. Tu invece utilizzerai quei tuoi poteri angelici per versarmi la più grande tazza di caffè nero che sarai in grado di trovare, e a quel punto io tornerò qui, e noi potremo parlare di concetti terribili come chi questi ‘tutti voi’ siano, o cosa Alec vi abbia detto la notte scorsa.”
Quando tornò in soggiorno, questa volta adeguatamente vestito, si trovò davanti Alec, con le braccia incrociate e l’aria di aver sofferto a lungo. Dall’altra parte della stanza, Max galleggiava vicino al soffitto, facendo capriole in aria. Non sembrava essere in pericolo – anzi, continuava a urlare: “Wheeeeeeeeeee”, e sembrava starsi divertendo un sacco. Sotto di lui, Clary Fairchild e Isabelle Lightwood tentavano di riportarlo a terra con un manico di scopa. Clary usava la mano libera per agitare la sua treccia di capelli rossi, cercando di attirare l’interesse di Max come avrebbe fatto con il Presidente Miao. Max era a testa in giù, e sembrava ovviamente sentirsi soddisfatto. Tutti loro indossavano magliette e jeans, a eccezione chiaramente di Isabelle, che si era presentata lì in un maglione aderente nero e una maxi gonna a balze di velluto. Era una delle poche persone al mondo in grado di far sentire Magnus poco elegante, di quando in quando.
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