Sia Glamour che Glamour UK hanno intervistato Cassie per festeggiare l’uscita (americana e inglese) di Città del Fuoco Celeste. 🙂 Vi abbiamo tradotto entrambe le interviste – speriamo vi piaceranno!
GLAMOUR UK
« Dunque, cos’è che ti ha fatto venir voglia di approfondire gli antenati e l’universo degli Shadowhunters con un prequel, The Infernal Devices?
Inizialmente ho creato il mondo degli Shadowhunters perché sapevo di voler creare un mondo in cui potessi passare un sacco di tempo e scrivere a riguardo differenti storie. Mi sono assicurata di renderlo un’organizzazione mondiale, con una lunga storia che comincia molto indietro nel tempo. Ero a Londra per la promozione di Città di Ossa e stavo attraversando il Blackfriars Bridge. C’era molta nebbia, e ho avuto l’improvvisa visione di due persone, una ragazze e un ragazzo in abiti vittoriani, che stavano sul bordo del ponte. Sono tornata a casa e ho buttato giù tutto ciò che mi era venuto in mente e ho ragionato su quell’immagine, che ha continuato a rotolare per il mio cervello come un granello di sabbia all’interno di un’ostrica finché piccoli stralci di storie non hanno cominciato ad avvolgerglisi intorno. Avevo qui tutta questa storia che parlava degli antenati dei ragazzi di Città di Ossa.
Abbiamo sentito che sei in Inghilterra in cerca d’ispirazione; puoi dirci qualcosa in più a riguardo?
Sono in Inghilterra in cerca d’ispirazione perché sto lavorando a un seguito per The Infernal Devices, chiamato The Last Hours. È una rivisitazione di Grandi Speranze con gli Shadowhunters… perché, perché non farlo? La storia è ambientata nel 1903, quindi sto facendo un sacco di ricerche per trovare i luoghi adatti. Sto tentando di capire dove ambientare le scene più grandi dei libri, e anche dove abitano tutti i personaggi, e cammino semplicemente per la città in cerca di quel genere d’ispirazione.
Ti stai divertendo?
Amo Londra, e sono sempre felice di essere qui. Questa volta posso restarci per circa quattro mesi, quindi ho davvero modo di sistemarmi e sperimentare la città giorno per giorno. Mi permetterà davvero di esplorare gli angoli della città in cui non sono mai stata prima, e questo mi eccita tantissimo. Sto abitando a South Kensington, è come vivere in Mary Poppins!
Cosa verrà adesso per Shadowhunters?
La prossima uscita è Città del Fuoco Celeste [NdT: già edito in America dal 27 maggio, e in Inghilterra dal 28. Qui in Italia è previsto per metà luglio], che è la conclusione di The Mortal Instruments. A seguirlo direttamente sarà The Dark Artifices, che si svolge cinque anni dopo la conclusione di Città del Fuoco Celeste.
Hai sempre saputo cosa sarebbe successo in TMI, o tutto ha cominciato a diventare sempre più chiaro a mano a mano che la serie procedeva? Avevi un’idea di cosa sarebbe successo?
Ho sempre avuto un’idea abbastanza chiara riguardo ciò che sarebbe successo. Penso a TMI come a due trilogie, direi. Quando ho cominciato Città di Ossa, sapevo esattamente cosa sarebbe successo in Città di Vetro. All’inizio, quando ho iniziato questa serie di sei libri, pensavo sarebbe stata una trilogia. Poi ero intenzionata a realizzare un’altra serie solo su Simon, ma non si è sviluppata in quel senso. È stato quello, il solo, grande cambiamento – non potevo scrivere di Simon senza parlare anche dei suoi amici.
Dunque, come ci si sente a essere un’autrice bestseller del New York Times? Come ti sei sentita quando il tuo editore ti ha telefonato e detto che eri un’autrice bestseller del New York Times?
È stata la mia editor, la prima settimana dopo l’uscita di Città di Ossa. Ero scioccata, perché davvero non me l’aspettavo, e ricordo che per prima cosa mi sono messa a chiamare tutte le persone che conoscevo. Ho chiamato mia madre, mio padre, il mio ragazzo, la mia migliore amica, e poi sono uscita con degli amici e ho bevuto dello champagne e pensato wow, questa è la cosa più eccitante che mi succederà mai. Mi sento estremamente fortunata perché le cose da quel momento sono solo migliorate. Il pubblico dei libri ha continuato a crescere, e questo non succede sempre.
Cosa rende i tuoi libri così popolari?
Non ne ho idea. Vorrei saperlo. Sedendomi per scrivere un libro proverei la sensazione di sapere ciò che sto facendo, se sentissi di saperlo. Non importa quanti libri hai scritto, ogni volta che ti siedi per lavorare a un nuovo romanzo provi sempre la stessa sfida – come puoi plasmare questa storia in un libro che le persone ameranno? Spesso non ho idea del perché le persone amino le storie o siano affezionate a dei personaggi in particolare. Tutto ciò che posso fare è scrivere una storia che so che amerò io.
Di chi ti mancherà di più scrivere?
Penso che sarà Clary a mancarmi di più, dal momento che è stata il mio primo personaggio, la mia prima eroina, e ci sono un sacco di cose di lei che amo. È davvero, davvero, davvero diversa da me, ed è sempre stato interessante, per me, scrivere dal punto di vista di qualcuno che mi somiglia così poco: è super avventata, molto coraggiosa, davvero artistica, e io non so neanche disegnare una linea dritta! Ha un sacco di belle qualità, e anche altre qualità che non sono così grandiose. Anche se siamo così differenti, negli anni ho imparato ad amarla davvero tanto, e mi mancherà tantissimo scrivere di lei.
I tuoi romanzi offrono un ritratto davvero realistico delle relazioni tra adolescenti, ritraendo l’intero spettro della sessualità e delle relazioni. Come tratti con le eventuali ripercussioni?
Devi semplicemente aspettarti che riceverai quel genere di reazioni. Sapere che un tuo libro è stato bandito o tolto da delle classi fa davvero male, perché ti senti come se ti avessero detto che hai fatto qualcosa di sbagliato. Inoltre, hai la sensazione che i tuoi romanzi siano stati negati a dei ragazzi che magari avevano bisogno di leggerli. Ci sono anche delle volte in cui mi sono trovata ad avere conversazioni con persone con cui normalmente non ne avrei avute. Mi sono trovata a discutere con loro e queste persone hanno compreso che questi sono i miei valori, e ho il diritto di esprimerli. Anche se non sono d’accordo con me, accettano di prendere in considerazione il mio punto di vista. Se poni loro domande dirette come: “Vuoi che gli adolescenti omosessuali si sentano infelici e soli?”, diranno sempre di no.
Riassumici il tuo prossimo libro in tre parole.
Vediamo… Riassumere Città del Fuoco Celeste in tre parole. È avventuroso, romantico e sorprendente.
Cosa ti ispira?
La musica mi ispira molto. Ne ascolto un sacco, e spesso trovo che, se riesco ad associare mentalmente una canzone o un pezzo musicale con un determinato personaggio o una scena, questo mi aiuta a tornare nella testa del personaggio. Quando ascolto la musica, se ho una canzone e la associo specificamente a Clary, allora so che se non ho scritto di lei per qualche giorno e devo tornare a una scena che la riguardo, mi basterà ascoltare quella canzone e tornerò nella sua testa.
Associo Jace con i Brand New, Clary con Neko Case, che mi piace un sacco. Simon mi ricorda ogni numero delle band di Brooklyn, ma anche i The National. »
GLAMOUR
« Come ti senti ora che il sesto e ultimo capitolo di The Mortal Instruments è stato pubblicato? Pensi che ti mancherà scrivere questa storia?
Non sono sicura di aver già realizzato che questo libro sia quello conclusivo. Probabilmente questa consapevolezza mi colpirà tra qualche mese. Sono eccitata all’idea di scrivere di nuovi personaggi, nuove serie, ma niente prenderà il posto del tuo primo libro.
Pensi che l’aver viaggiato così tanto, da bambina, sia un’esperienza che ha contribuito alla tua capacità di creare mondi fantastici così autentici?
Sono certa di sì, anche se forse non nel modo più ovvio. Gli Shadowhunters sono un gruppo internazionale, quindi è stato utile avere esperienze di prima mano sui diversi paesi. Credo mi abbia resa più consapevole del mondo come un posto più grande, e mi ha aiutata a rendere i libri più globali – mi ha anche insegnato che ci sono cose meravigliose e magiche, nel nostro mondo, e mi ha aiutata a trovare ispirazione nella storia reale. Per esempio, le torri di San Gimignano in Italia sono state la mia ispirazione per le torri demoniache.
I protagonisti di questa serie compariranno anche nei tuoi futuri libri?
Alcuni sì, ma perché sia possibile, devono prima sopravvivere a The Mortal Instruments! I personaggi sopravvissuti compariranno di certo in The Dark Artifices, ovvero la prossima serie. Sarà davvero interessante scrivere di loro da adulti e vedere dove li ha condotti la vita – chi è sposato, chi ha un lavoro.
Riguardo i personaggi, come ti è venuta l’idea per i nomi creativi che hai utilizzato nei libri? Per esempio, Amalric Kriegsmesser, Sebastian Morgenstern?
Ogni volta che vedo un nome interessante, me lo appunto. Li ho trovati in un sacco di posti diversi: tra le notizie, sull’elenco telefonico, persino nei registri degli hotel. Il fatto che gli Shadowhunters abbiano nomi composti mi dà una linea guida su cui lavorare, almeno tra i personaggi che appartengono ai Nephilim [i buoni].
Come fai a metterti nello stato d’animo giusto per scrivere del mondo oscuro del combattere i demoni? Hai un rituale di scrittura?
Generalmente sono sempre dell’umore per scrivere del combattere i demoni! Mi piace ascoltare musica che sia adatta a ciò che sto scrivendo. Per ogni libro, ho composto una playlist, quindi i lettori possono avere un’idea di ciò che stavo ascoltando durante la scrittura. Non ho dei rituali. Cerco di scrivere ogni volta che posso, il che significa che devo essere in grado di farlo in ogni situazione, che sia a casa sul mio divano, fuori in un bar o viaggiando.
Ho sentito dire che hai trovato l’ispirazione per questa serie in un negozio di tatuaggi. In quali altri luoghi hai inaspettatamente trovato l’ispirazione per i tuoi libri?
Le idee spesso mi vengono da forte immagini mentali. Quando sto osservando qualcosa di relativamente ordinario, penso: “E se…”, e da una tempesta di idee emerge una storia. Ho trovato l’ispirazione per The Infernal Devices sul Blackfriars Bridge a Londra, e per The Dark Artifices da una visita nella casa in cui sono cresciuta a Los Angeles.
Qualche consiglio che puoi dare ai giovani scrittori?
Scrivete ogni giorno, anche se si tratta di solo qualche parole. Abituatevi a scrivere e diventerà una cosa permanente. E trovate un posto per scrivere in cui siete fisicamente confortevoli. Diversamente, non riuscirete a concentrarmi. Ernest Hemingway poteva scrivere solo stando in piedi, e Truman Capote riusciva a scrivere solo sdraiato! »
A quanto ho capito uscirà il 15 luglio, manca poco eppure sembra che debba ancora passare un’eternità! Non vedo l’ora di avere il libro tra le mani :yey:
Ma è già giugno e non hanno ancora definito una data! Uffaaaa io sono impaziente :crazy:
Finché l’editore non sarà sicuro di farcela per luglio (perché comunque l’uscita a metà luglio è un forse probabile, ma non una certezza), ovviamente non potrà rilasciare una data precisa. 🙂
In attesa di luglio mi sono messa a leggere obsidian e onyx….carini e per un po’ ti rapiscono ….ve il consiglio!!!! …c e solo un problema…adesso oltre a cohf…sono in attesa pure di opale..il terzo libro di questa saga che è uscito in America ma da noi nn si sa quando ci sarà….. 😥
^^ Io e l’admin Liz abbiamo una pagina dedicata ai libri di Jennifer L. Armentrout, quindi conosciamo bene l’argomento. Btw, se non erro Opal è previsto qui in Italia per quest’autunno (novembre, credo).
Non sono romanzi all’altezza di quelli della Clare (parere personale, ovvio), ma si lasciano leggere. 😉
Si …condivido la tua opinione….sono romanzetti….giusto un palliativo in attesa di COHF….nn sono nemmeno all altezza di hunger game o divergent saga….ma ti fanno un po’ ridere e sperare che al mondo ci sia spazio per l’amore vero !!!!!! :heart:
grazie bellissime interviste :heart: :heart: :heart: :heart: :heart: :heart: :heart: :heart: :heart:
Ragazze aspetto con molta molta ansia l’uscita di questo benedetto libro ma chissà come nessuno sembra sapere il giorno esatto della sua uscita a luglio spero veramente di cuore che almeno voi appena abbiate qualche novità a riguardo ci informiate subito e credo di parlare a nome di molte lettrici in trepida attesa :yey: baci Alice
Una data precisa ancora non c’è. 🙂 L’editore la sta ancora definendo. Come abbiamo già scritto altre volte, comunque, si parla di metà luglio.
Non appena ci verranno comunicate informazioni più precise lo segnaleremo sia qui sul sito che in pagina, ovviamente! 😉
^^ Nessuno dei due articoli viene da Glamour Italia. Il primo è di Glamour UK, il secondo di Glamour USA, ed entrambi gli articoli erano stati originariamente pubblicati in lingua inglese sui loro siti web; noi abbiamo semplicemente tradotto le interviste. 🙂
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