Di questo post non diciamo nulla, se non che è – come immaginiamo si intuisca già dal titolo – SPOILER, e non andrebbe letto prima di Città del Fuoco Celeste.
FATE ATTENZIONE. SI PARLA CHIARAMENTE DI AVVENIMENTI DEL LIBRO.
NB: il titolo originale del post di Cassie era “City of Heavenly Fire: Maia and Jordan and sad white men”. Abbiamo preferito omettere il “Maia e Jordan”, qui sul sito, per evitare che qualcuno cominciasse a fare ipotesi (pur non volendo) sul contenuto dell’articolo.
« Città del Fuoco Celeste è ormai stato pubblicato da dieci giorni – e si è classificato primo sia sulla lista del New York Times che in quella del Wall Street Journal, quindi sono super emozionata – e, per celebrare, comincerò a rispondere… a domande spoiler.
Le domande sono sotto il tag ‘read more’, per ora [NdT: ovviamente, sul Tumblr di Cassie]. Questo post riguarda Jordan e, in una certa misura, Maia.
La domanda qui di seguito viene da una persona che ha ammesso di non aver letto il libro, ma voleva davvero che rispondessi. Quindi:
“Leggendo le recensioni altrui a CoHF, vedo che ci sono molti fan che pensano davvero che Maia abbia trovato un interesse amoroso nel suo ex, Bat, e che abbia fallito nel provare un lutto come si deve per Jordan. Anche se Maia aveva in programma di rompere con Jordan, posso chiederti cosa ha scatenato questo ripensamento, dopo che i due sembravano essersi avvicinati, in CoLS?”
Non sono certa di sapere cosa sia un ‘lutto come si deve’, dal momento il lutto è qualcosa di molto individuale, e ognuno di noi lo elabora in maniera diversa. Maia ha sofferto per Jordan, l’ha tenuto stretto mentre moriva, ha provato la tristezza e il rimpianto che senti quando perdi una persona che per te è importante, ha tenuto il suo appartamento e conservato le cose di Jordan, così che i suoi amici potessero piangere per lui una volta passata la crisi. È stata in grado di andare avanti e combattere per il suo branco, e aiutare i suoi amici, ma questo, nella mia mente, non implica che non abbia portato il lutto per Jordan: significa che Maia è un eroe, e come tutti gli eroi è stata in grado di mettere da parte le sue emozioni mentre c’era bisogno che venissero compiute azioni importanti per la salvezza del mondo. Se si fosse semplicemente seduta in un angolo a piangere mentre il mondo le cadeva intorno, non sarebbe stata una persona migliore, solo una protagonista più stupida.
Né il fatto che Maia non fosse romanticamente innamorata di Jordan significa che non abbia sofferto per la sua morte o che non le importasse di lui. Voglio parlare di tanti tipi di relazioni, nei miei libri, e volevo riflettere le realtà, ovvero che alcune relazioni semplicemente non funzionano – che puoi riprovarci con un ex, provando un affetto reale e con la speranza, in entrambi, di farla funzionare, e anche così, però, la relazione non funziona: potete essere entrambi brave persone, eppure non funziona: puoi genuinamente perdonare qualcuno per le azioni orribili che ti ha fatto, come Maia, ma ritrovarti comunque nella situazione in cui una relazione romantica a lungo termine non funziona. Maia sentiva di essere più un simbolo di perdono che una persona, per Jordan, quindi stare insieme non era salutare per nessuno dei due. Non si è trattato, per me, di un ripensamento, quanto piuttosto di viaggio che Maia aveva bisogno di fare per scoprire i suoi reali sentimenti.
[…] sembravano essersi avvicinati, in CoLS […]
Davvero? Ecco Maia subito dopo che lei e Jordan avevano dormito insieme:
Si portò bruscamente a sedere. Aveva la sensazione che il mondo si stesse inclinando, e lei cercava inutilmente di aggrapparsi, tentando di non sprofondare in un abisso oscuro. Poteva sentire le ombre avvicinarsi. Con Jace perso e Sebastian lì fuori, la situazione poteva solo diventare più cupa. Ci sarebbero unicamente state più perdite e più morti. Doveva riconoscerlo, l’attimo in cui si era sentita più viva, durante quelle settimane, era stato all’alba, baciando Jordan nella sua auto.
Non è un modo felice di sentirsi dopo aver fatto l’amore con qualcuno con cui hai una meravigliosa relazione. Sta dicendo che tutto, nella sua vita, stava cadendo in pezzi, e lei si stava aggrappando a Jordan, perché era l’unica cosa a farle provare delle sensazioni. Una cosa del genere non è un bel segnale.
“Jordan, fermati.”
La guardò, l’espressione stordita e preoccupata. “Mi spiace. Non era piacevole? Non ho baciato nessuno a parte te, non da quando…” Si fermò.
Maia scosse il capo. “No, è solo che – non posso.”
“Va bene,” le rispose Jordan. Sembrava molto vulnerabile, seduto lì, lo sgomento dipinto su tutto il viso. “Non c’è bisogno che facciamo nulla…”
Maia annaspò alla ricerca delle parole giuste. “È solo che è troppo.”
“Era solo un bacio.”
“Hai detto che mi amavi.” Le tremò la voce. “Mi hai offerto i tuoi risparmi. Non posso accettarlo.”
“Cosa?” le chiese Jordan; le sue parole erano permeate di dolore. “Il denaro, o parlavi dell’amore?”
“Entrambi.”
Oppure:
Jordan si stava sporgendo per un altro bacio quando Maia gli posò improvvisamente le mani sul petto, i palmi, in un gesto che non poteva essere frainteso: fermati.
“Jordy,” gli disse. “Aspetta.”
Non lo chiamava quasi mai così, solo quando si trattava di una cosa seria. Il battito del cuore di Jordan, già selvaggio, accelerò ancora. “Cosa c’è che non va?”
“È solo – se ogni volta che ci vediamo cadiamo nel letto – e so di aver cominciato io, non sto biasimando te o che altro… È solo che forse dovremmo parlare.”
Lui la guardò, i suoi grandi occhi scuri, la pulsazione che le svolazzava nel collo, le guance avvampate. Si sforzò di parlare con tono uniforme. “Okay. Di cosa vuoi che parliamo?”
Maia lo guardò. Dopo un attimo scosse il capo e disse: “Niente.”
Sì, chiaramente non c’era nulla di cui preoccuparsi, tra loro! “Non parliamo mai, finiamo a letto e basta, principalmente perché sto cercando di dimenticare i miei altri problemi, e poi ti dico anche molto di frequente di fermarti” – ahi. Il punto è: Maia si biasima per non aver detto a Jordan come si sentiva, o non sentiva, nel momento in cui se n’è resa conto, ma spero che i lettori concorderanno con Bat quando dice che morire sentendosi amato e perdonato è stato, per Jordan, un piccolo gesto di pietà: che tutti meritano di essere tenuti stretti, mentre muoiono.
La morte precoce di Jordan è stata assolutamente una tragedia – ma le tragedie succedono, in guerra, come la tragedia di Max in Città di Vetro. Come quella di Amatis, e Raphael, come le tante tragedie dell’Istituto di Los Angeles: perché la guerra ha un costo, ed è terribile e ingiusta. È assolutamente naturale sentirsi arrabbiati e tristi per la tragica morte di Jordan – per me è molto importante, se i lettori si sentono così –, ma non l’ha causata Maia, e lei ha fatto tutto il possibile per lui. Se Maia avesse potuto salvarlo, ovviamente l’avrebbe fatto. Jordan un tempo ha fatto qualcosa di terribile, ma alla fine ha scelto il suo cammino personale, e ottenuto una sua redenzione. Dubito che Jordan avrebbe cambiato qualcosa della sua vita al Praetor Lupus o della sua seconda possibilità con Maia, e questo è tutto ciò che possiamo sperare di fare – il nostro meglio, nel tempo che abbiamo a disposizione.
Maia non è tornata con Bat, ma chi lo sa cosa succederà in futuro? Bat è ovviamente gentile, intelligente, coraggioso, e di lei gli importa moltissimo: Maia potrebbe fare una scelta peggiore.
Bat è parzialmente nella storia per mostrare a Maia che lei è sia amabile che amata, per mostrare la profondità dell’attaccamento e la lealtà di Maia verso il suo branco e i suoi amici in risposta: per mostrare che il passato non è oscuro tanto quanto lei a volte ricorda, perché Maia… per buone ragioni… è sospettosa e cinica nei confronti degli altri. Ma durante il lasso di tempo in cui abbiamo conosciuto Maia, da Città di Cenere a Città del Fuoco Celeste, grazie a Simon e Isabelle e Clary e allo stesso Jordan, ha imparato ad aprire il suo cuore mentre cura le ferite del suo passato. Tema che ritroviamo anche in un paio di altri personaggi di TMI.
Il viaggio di Maia per diventare un eroe si completa in Città del Fuoco Celeste: capisce di essere molto più di quello che pensava, di trovarsi, adesso, in una posizione che le permette di creare più connessioni con le persone (tipo Lily); comprende che, pur non essendo stata in grado di salvare Jordan, è riuscita a salvare Bat. Per molti versi, il suo è un viaggio speculare a quello dell’eroe di TMI, che è sempre stato Clary: Clary, che ha salvato Jace svariate volte, che ha accettato i suoi poteri, e che adesso ha un sacco di regali di Natale in più da comprare, perché il numero di persone a cui tiene è aumentato. Gli eroi non escono dalle guerre illesi, o senza aver sofferto, o ancora tutt’interi. Se la morte di Jordan avesse rotto Maia, sarebbe stato un grosso disservizio per il personaggio di lei.
“Ciao! Dunque, il 75% di me ha assolutamente adorato CoHF, ma all’altro 25% non è piaciuto! Odio come la morte di Jordan sia stata accantonata così alla svelta, specialmente da Maia (un personaggio che adesso disprezzo appassionatamente).”
Da quando ho cominciato a scrivere, ho notato qualcosa che mi ha sempre resa triste: i personaggi maschili sono sempre giudicati in base a ciò che compiono. I personaggi femminili sono giudicati in base al loro atteggiamento verso quelli maschili, e in special modo verso i tristi uomini bianchi. Come ho detto in alcuni post precedente, quando ho scritto Città di Cenere non avevo intenzione di riportarlo nella storia, perché non riuscivo a vedere come una persona che aveva compiuto qualcosa di così orribile potesse essere portata indietro e riabilitata; di certo non capivo come potesse essere un ragazzo adatto per Maia.
E poi ho cominciato a notare qualcos’altro, ovvero uno schema, nei libri, con uomini che fanno cose terribili alle donne e poi la storia racconta di come l’uomo si ricomponga per lei e attraverso di lei si riabiliti; con lei che lo perdona, spesso per averla ferita fisicamente in modo grave. E ho pensato che riportare Jordan sarebbe potuto essere un modo per coinvolgere quel luogo comune: avrei potuto discutere di come si possa tornare indietro dopo aver fatto qualcosa di terribile, di come sia possibile venir riabilitati, e di come questo debba avvenire attraverso le proprie buone azioni, non grazie alla persona a cui originariamente si era fatto del male.
Penso che le persone siano così avvezze a queste storie in cui l’uomo trova il riscatto attraverso una donna (proprio come a quelle in cui l’uomo trova il senso della vita grazie a una donna che muore per insegnargli un’Importante Lezione Di Vita) da aver supposto che sarebbe stato così anche in questo caso, ma non è mai stato questo il piano – ed ecco perché in CoLS c’erano indizi sul fatto che C’era Qualcosa Di Sbagliato In Questa Relazione.
In questo libro, Maia riesce a mediare una pace tra i vampiri e i licantropi, salva la vita di Bat battendo in combattimento un avversario molto più grande di lei, salvando così anche il branco, distrugge Maureen, cattura un demone, e alla fine è riconosciuta come un eroe dal Console, e indicata non solo come rappresentante dei licantropi nel Consiglio, ma pure come la persona che ricostruirà il Praetor Lupus. Eppure sento persone dire che sono delusi da lei e ora non la apprezzano più perché 1) voleva rompere col suo ragazzo e 2) si è dedicata a salvare il mondo invece di restare paralizzata dal dolore dopo la morte del sopracitato fidanzato.
In altre parole, ancora una volta una donna è giudicata e disprezzata per aver considerato il suo benessere e il salvare il mondo prioritari rispetto a un unico triste uomo bianco. Che, in ogni caso, è morto. (Similmente a come Tessa viene spesso criticata perché è stata in grado di andare avanti con la sua vita ottant’anni dopo la morte di Will, anziché considerando un uomo bianco più importante di qualsiasi altra cosa nell’universo. Solo che con Maia è peggio, perché è una signorina di colore, dunque come osa pensare che il suo mandato possa sostituire quello di un triste uomo bianco?)
(Ho anche visto alcune persone criticare Clary perché non ha portato sufficientemente il lutto per Jordan – come ha osato rispondere alla domanda di Simon sul suo pigiama quando le era stato detto della morte di Jordan da così poco?! Non ha importanza il fatto che fosse stato Simon a citare il pigiama. Clary sarebbe dovuta essere inconsolabile per la morte del coinquilino del suo migliore amico, piuttosto che sollevata dal sapere che le persone a cui era, in verità, molto più vicina – Simon e Maia – stavano bene; non importa che Jace fosse in ospedale e lei stessa fosse quasi morta.)
Non è che io biasimi necessariamente qualcuno perché si sente in questo modo, dal momento che ritengo che questo genere di reazione derivi da ciò che la società ci ripete di continuo – ovvero che i tristi uomini bianchi e i loro bisogni vengono sopra ogni altra cosa e che ci si dovrebbe concentrare sull’eliminare tutto il resto. L’idea che Maia e Clary dovessero letteralmente salvare il mondo, e che quindi non avessero la possibilità di concentrarsi sulla morte di Jordan, è scartata, perché salvare il mondo non è lavoro da donne. È il compito dei tristi uomini bianchi. (Batman, Spiderman, tutti gli Avengers tranne la Vedova Nera…)
I personaggi non hanno, in linea di massima, la possibilità di piangere per Jordan – quello che più ci riesce è Simon, ovvero la persona che gli era più vicina – Jace, mentre sono nell’Edom, constata con amarezza che è morto, ed è così che Jace porta il lutto (è esattamente lo stesso modo in cui ha reagito con Max: sarcastica amarezza), e in seguito, nell’epilogo, Clary si sente sul punto di scoppiare in lacrime, quando pensa a Jordan. Ma questi sono Shadowhunters. Sono abituati alla morte, e se l’aspettano. Non reagiscono come ci si aspetta che reagirebbe una persona normale. Sono morti migliaia di Shadowhunters in questa guerra. Jordan non sarà mai il centro della loro attenzione, per quanto possa essere un triste uomo bianco.
Quanto a Maia, se davvero la disprezzi violentemente perché svariati mesi dopo la morte del ragazzo con cui stava per rompere tiene per mano un altro ragazzo, beh, immagino che le nostre priorità siano diverse. A volte è così tra scrittori e lettori. Jordan è morto perché la guerra fosse una faccenda personale, per il lettore e per Maia. Di solito questo è il lavoro delle donne, ma in quest’occasione sono molto felice che non sia stato così.
*Inoltre, ho pensato che fosse un bel finale per la storia di Clary e Jace avere in Bat un personaggio più importante, che i lettori imparano a conoscere meglio e apprezzare di più, visto che a fornire la musica durante il loro primo incontro era DJ Bat. Sapete quanto è importante la musica d’atmosfera per le storie d’amore! Spero che i lettori sentano, come disse un tempo Simon, che DJ Bat stava facendo un lavoro singolarmente eccezionale. »
Bello il libro ….ma mi hanno rapito di più alcuni degli altri libri della saga….cmq cohf e geniale…mi è piaciuto il fatto di un Sebastian redento….un alec molto più maturo e nn un gregario di jace….beh nn vedo l ora di leggere dei blackthorn…anche se cassandra ci farà penare con emma e jules…e l idea di aspettare altri mesi …mi uccide!!!!!
come sempre, grazie per la traduzione. Avendo finalmente letto il libro (ole’!) posso e voglio dire qualcosa in proposito. Secondo me la cosa che ha infastidito di piu’ le persone, e in parte anche me, lo ammetto, non e’ tabto il fatto che Maia nom doveva concentrarsi su altro ch non fasse Jordan, quanto il poco spessore che e’ stato attribuito alla morte. Jordan, in fin dei conti, e’ stato uno dei personaggi che ha portato avanti uno dei tanti filoni della storia per tutta la seconda parte di TMI, quindi sarebbe stato carino se ci fosse stato un pensiero in piu’ su di lui, anche dal punto di vista di Simon, che abitato con lui per circa due mesi se non d piú … in un certo senso ho sentito come se fosse stata piu’ “sentita” la morte di Raphael. A proposito, il vampiro in cohf mi e’ piaciuto tantissimo, anche se non so che idea farmi di lui. sono l unica a cui questo libro hq lasciata si soddisfatta ma con un bel po’ di interrogativi? cosa xhe cob la principessa non mi e’ successo …
anche se il libro e’ indubbiamente bello e, in alcuni punti, mi e’ sembrato il migliore tra i sei (lord montgomery *.*)
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