Shadowhunters, Cassie ci ha regalato un nuovo snippet da uno dei racconti de Le Cronache dell’Accademia Shadowhunters, Bitter of Tongue. <3
Tecnicamente la traduzione l’ho terminata alle 00:33, ma ho pensato di programmare il post perché si caricasse adesso. XD
E niente, speriamo che l’estratto vi piaccia – secondo noi è molto, molto bello!
« Alcuni hanno chiesto uno snippet per celebrare #lovewins [NdT: “L’amore vince”].
Ho pensato che un estratto del matrimonio di Helen e Aline in Bitter of Tongue sarebbe stato appropriato! »
Simon non comprendeva totalmente le tradizioni degli Shadowhunters.
Nella Legge si parlava un sacco di chi potevi o no sposare: se sposavi un mondano che non era Asceso, ti toglievano i Marchi e venivi cacciato. Potevi sposare un Nascosto tramite una cerimonia mondana o Nascosta; in quel caso nessuno ti avrebbe mandato via, ma tutti sarebbero stati imbarazzati, alcuni si sarebbero comportati come se il tuo matrimonio non contasse e tua prozia Nerinda, Nephilim tremendamente tradizionalista, avrebbe cominciato a riferirsi a te come alla vergogna della famiglia. Inoltre, visto come funzionava la Pace Fredda, ogni Shadowhunters interessato a sposare una fata non avrebbe avuto troppa fortuna.
Ma Helen Blackthorn era una Shadowhunters secondo la loro Legge, non importava quanto la gente potesse disprezzarla o considerarla indegna di fiducia per via del suo sangue fatato. E gli Shadowhunters non avevano stabilito nella loro preziosa Legge di non poter sposare qualcuno dello stesso sesso. Probabilmente perché al tempo nessuno aveva pensato che fosse un’opzione anche solo possibile.
Quindi Helen e Aline potevano sposarsi con una cerimonia totalmente Shadowhunters, davanti agli occhi di entrambe le loro famiglie e del loro mondo. Anche se subito dopo le avessero esiliate di nuovo, questo era loro concesso.
Durante un matrimonio Shadowhunters, era stato detto a Simon, bisognava vestirsi d’oro e disegnare la runa matrimoniale l’uno sul cuore dell’altro. C’era una tradizione simile alla consegna della sposa, per entrambi i futuri coniugi. Sia la sposa che lo sposo dovevano scegliere il famigliare a cui teneva di più – a volte il padre, altre la madre o il proprio parabatai o un fratello o un amico prescelto, o anche un figlio o un anziano che simboleggiasse tutta la famiglia – e il prescelto, o congiunto, consegnava la sposa o lo sposo al suo amato, e gli dava il benvenuto in famiglia.
A volte farlo non era possibile, però, perché tutta la tua famiglia e i tuoi amici magari erano stati mangiati da un demone a forma di demone. Con gli Shadohwunters non potevi mai dire. Ma Simon pensava che fosse bello che Jia Penhallow, Console e membro più importante del Conclave, fosse il congiunto che stava consegnando sua figlia Aline agli infetti, scandalosi Blackthorn, e prendendo Helen in seno alla sua famiglia.
Aline era stata molto coraggiosa a chiederlo. Jia era stata molto coraggiosa ad accettare. Ma Simon pensò che a conti fatti il Conclave aveva già esiliato la sua figlia: che altro poteva farle? E come sputargli negli occhi più educatamente che dicendo: questa ragazza che avete scacciato adesso è pari alla figlia del Console?
Julian era quello pronto a consegnare Helen. Stava lì con addosso i suoi abiti decorati d’oro e tenendo la sorella a braccetto, e i suoi occhi simili al mare sotto la luce del sole brillavano come se fosse felice quanto un qualsiasi altro bambino. Come se non avesse altro pensiero al mondo, anche se Simon sapeva che non era così.
Sia Helen che Aline indossavano abiti d’oro, un oro che brillava come luce delle stelle tra i capelli neri di Aline. Erano entrambe così felici che i loro visi superavano in luminosità i vestiti. Stavano in mezzo alla cerimonia, soli gemelli, e per un attimo tutto il mondo sembrò ruotare intorno a loro.
Helen e Aline si disegnarono le rune matrimoniali sul cuore con mano ferma. Quando Aline avvicinò alla propria la testa brillante di Helen per baciarla, in tutta la sala risuonò un applauso.
“Grazie per averci lasciate venire,” sussurrò Helen dopo la fine della cerimonia, abbracciando sua suocera.
Jia strinse la nuora tra le braccia e disse, con un tono di voce considerevolmente più rumoroso di un bisbiglio: “Mi spiace di dovervi mandare di nuovo via.”
Simon non disse a Julian Blackthorn di aver incontrato Mark, così come non aveva detto a lui che Helen non era a casa a badare ai Blackthorn bambini. Gli sembrava un’orribile crudeltà posare un altro peso su delle spalle che erano già cariche fin quasi a scoppiare. Gli pareva più giusto mentire, cosa che le fate non potevano fare.
Ma quando si avvicinò a Helen e Aline per fare loro le congratulazioni, si fermò e diede un bacio sulla guancia a Helen, così da poterle sussurrare: “Tuo fratello Mark ti manda il suo amore, e la sua gioia per il tuo amore.”
Helen lo fissò, gli occhi improvvisamente pieni di lacrime, ma il suo sorriso era persino più radioso di prima.
Scusate io non so molto pratica dove posso cominciare a leggere i racconti dell’accademia? :yey:
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