Buon pomeriggio, Shadowhunters!
Quest’oggi abbiamo per voi un’interessante pagina del diario di Emma, che ci aggiorna un po’ su quanto successo dopo il rapimento di Mina.
L’avranno trovata? Sarà ancora dispersa? Beh, leggete e lo scoprirete!
Bruce,
sono certa che anche tu sia preoccupato per Mina, proprio come tutti noi. Beh, la cattiva notizia è che non è ancora tornata.
Buone notizie non ce ne sono.
Permettimi di ripartire dall’inizio. Una volta trovata quella bambola inquietante e il bigliettino, ci siamo tutti gettati nell’azione e abbiamo iniziato a setacciare la casa e i terreni circostanti. Anche se nessuno di noi sperava davvero che fosse ancora qui. Magari c’è qualche traccia della fata che l’ha (o delle fate che l’hanno) portata via, ci siamo detti; ovviamente, però, non era rimasto nulla che noi Shadowhunters potessimo riconoscere. Julian ha inviato un messaggio di fuoco a Ty, per chiedergli se il Sensore si potesse nuovamente modificare per rilevare le fate, anziché i fantasmi: Ty aveva delle idee, ma in tal caso il Sensore non avrebbe fatto altro che dare di matto di continuo. Cosa che suppongo abbia senso, visto che tutta la casa ora è piena zeppa di lavori fatati. E visto che non credo che gli architravi intagliati delle finestre abbiano rapito Mina… non sarebbe d’aiuto.
Tessa ha inviato un messaggio all’Istituto di Londra, che ha messo in stato di grande allerta l’Enclave e ha inviato qualche Shadowhunters qui a casa ad aiutare, il che perlopiù ha significato nel preparare tè ed emettere Versi Preoccupati Britannici (“Oh, cielo, oh cielo cielo cielo”, “Pensa un po’” e via dicendo). Jem è andato al Mercato delle Ombre per fare qualche domanda, ma è tornato qualche ora dopo a mani vuote. Ci ha spiegato che non è che le fate lì presenti si fossero rifiutate di parlargli – è che sembravano sinceramente confuse tanto quanto noi e Round Tom. Immagino che la maggior parte delle fate del Mercato delle Ombre stiano il più lontano possibile dalle faccende delle Corti, e concordano tutte sul fatto che rapire uno Shadowhunter debba essere una roba di Corte, perché nessuna fata qualunque sarebbe stata tanto stupida da violare gli Accordi in modo così spudorato.
Oh, ed ecco l’altra questione. Il fatto che Tessa abbia contattato l’Enclave di Londra è stato proprio una sorta di ultima risorsa, perché adesso sanno di quest’enorme violazione degli Accordi, e nessuno vuole una nuova guerra con le fate. (A parte il rapitore, forse?) D’altro canto, non riesco proprio a immaginare Alec Lightwood, tra tutti, dichiarare guerra senza che se ne sappia prima di più. Però la cosa ha comunque fatto crescere la tensione, il che non è piacevole.
Se mai dovessi incontrare Raziel, gli chiederò… okay, d’accordo: immagino che, se mai dovessi incontrare Raziel, verrò trasformata in un mucchietto di atomi dal fuoco celeste. Ma se prima avessi modo di chiedergli qualcosa, sarebbe: perché non ci è possibile Tracciare i bambini? Lo so che dipende dal fatto che non hanno ancora rune, ma non sono proprio loro quelli che più probabile che ci sia il bisogno di Tracciare? Mi sembra un po’ una grossa falla nella progettazione del sistema. Dovrei parlarne con Clary: magari in futuro potrebbe inventare una qualche Runa Trova-Bimbo. Non che questo ci torni utile adesso.
La vera domanda – oltre a dove sia finita Mina, e chi l’abbia portata via – è: perché mai qualcuno dovrebbe volerla rapire? Non ha senso. Julian ha chiesto se ci fosse qualcuno che potrebbe provare del risentimento nei confronti di Jem o Tessa, ma non sono riusciti a pensare a nessuno. Round Tom ha ipotizzato che qualcuno stia tentando di incastrare le fate per questo rapimento – ma, ripeto: perché? A ogni modo, non abbiamo ancora contattato né Kieran né Adaon, visto che ci è stato riferito di non farlo.
Bruce, mi sento malissimo. Tessa e Jem sono venuti qui solo per aiutarci con la maledizione, e ora Mina è sparita Mi fa sentire male – come se Blackthorn Hall avesse ancora qualcosa di profondamente sbagliato, talmente sbagliato da non poter essere aggiustato neanche da una maledizione infranta. O forse è solo che al momento mi sento macabra e preoccupata. Probabilmente è così.
Mi sta chiamando Julian, torno subito.
Eccomi di nuovo, e porto delle notizie. La rapitrice ha mandato un messaggio! Cioè, un altro messaggio. E si è identificata!
La bambina vi verrà restituita se, e solo se, mi verrà concesso un incontro privato con colui che chiamate Christopher Herondale.
Per prima cosa: “colui che chiamate”? Ma dai. E lei Kit come lo chiama, L’Eccezionale Maghetto? E poi, il messaggio era firmato “Madre Hawthorn”, cosa che per me e Julian non aveva significato, ma Jem e Tessa si sono scambiati uno Sguardo, e Kit aveva un’aria infelice. Ci hanno spiegato che era la bambinaia del Primo Erede. Cioè, del Primo Primo Erede, tanto tempo fa.
Quindi questa faccenda riguarda Kit, e la politica delle fate, ed è un casino, e mi sento malissimo per lui, che non avevo mai visto così pallido e inquieto. (E non penso ci sia bisogno di ricordarti, Bruce, che Kit mi era già capitato di vederlo maledettamente pallido e inquieto.)
Kit ha ovviamente detto subito di sì, che l’avrebbe incontrata; qualunque cosa, pur di riavere Mina. Julian ha fatto presente che potrebbe trattarsi di una trappola, e a quel punto Kit è esploso. “Certo che è una trappola! Ma non posso permettere che a Mina venga fatto del male in nome mio.”
Credo che fosse la prima volta che lo vedevo in quel modo, Bruce. Così inferocito o determinato. Sta crescendo. È diventato grande, in un certo senso, nel modo in cui Julian è dovuto crescere così alla svelta; è straziante. Kit sembra consapevole di ciò che dovrà affrontare – non solo adesso, in generale – e di non avere possibilità di sfuggire al futuro. Sarà costretto ad affrontarlo.
Round Tom ha precisato che Madre Hawthorn è sì imprevedibile, ma pure lei esiterebbe a infrangere gli Accordi al punto di far del male a Mina. Kit ha ribattuto che gli Accordi li ha già infranti rapendola.
Jem – essendosi reso conto che Kit avrebbe in ogni caso accettato l’incontro – ha suggerito che dovremmo perlomeno farlo secondo le nostre regole, in un luogo scelto da noi e con un mucchio di precauzioni. Kit ha risposto: “Quello che volete. Ma incontrerò questa Madre Hawthorn e riporterò indietro Mina”. E lo so che loro due sono, tipo, cugini di sesto grado o giù di lì, ma in quel momento mi è sembrato di sentir parlare proprio Jace. Suppongo che la testardaggine degli Herondale sia profondamente ereditaria.
Dopo che Kit gli ha strillato contro, Julian se n’è rimasto stranamente in silenzio; pensavo che ci fosse rimasto male, ma poi mi sono resa conto che aveva quell’espressione, in viso, che significa che gli è venuta un’idea, ma non è ancora pronto a condividerla. Tutti parlavano di incanti anti-fata e di quali rune porre su Kit, e Julian è semplicemente rimasto seduto nelle retrovie a riflettere – quel suo modo di riflettere che è diverso dal modo di riflettere di chiunque altro. Totalmente consumato da pianificazioni.
Mi chiedo che assi abbia su per la manica. Potrei dargli il tormento per scoprirlo, ma ho imparato che è meglio attendere che sia lui a parlarmene. Vedergli quell’espressione in viso, però, mi ha donato più speranza di qualunque altra parte della conversazione.
Emma
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