Buonasera, Shadowhunters!
Questo primo lunedì di giugno ha in serbo per voi una sorpresa: la lettera che Ty ha scritto a Dru dopo aver visitato Blackthorn Hall.
Il nostro consiglio è di procurarvi un pacchetto di fazzolettini – potrebbero decisamente farvi comodo!
Buona lettura!
Ciao, Dru,
Sono rientrato da Londra, e Julian ed Emma mi hanno chiesto di dirti “ciao” da parte loro, e che “ti mandano tutto il loro amore”. Non è questa la parte importante della lettera, però; quella arriverà più avanti. Ma non saltare direttamente lì: ti spiegherò presto il perché.
In verità, Blackthorn Hall è un’abitazione piuttosto forte. È enorme e antica, con un mucchio di parti che ancora non funzionano come si deve, ma Emma e Jules hanno lavorato un sacco per renderla carina. Ci sono tantissime stanze da letto. Ne ho scelta una, che loro due chiamano “la camera grigia” – sinceramente, però, tutte le camere da letto di Blackthorn Hall hanno un che di grigio. Mi hanno detto che è perché così potremo ridipingerle, se ci va; che saranno le nostre stanze e potremo decorarle come desideriamo.
Quando verrai in visita, dovrai sceglierne una tua, ma c’è una camera che scommetto che diventerà la tua preferita. Dà sul giardino, l’ultima zona della casa che penso che verrà sistemata, quindi continuerà ad avere un’aria inquietante per un bel po’. Ci sono un mucchio di statue in frantumi circondate da piante, che crescono tutt’intorno a loro come se stessero tentando di ucciderle. Come se fossero riuscite a ucciderle. È come se, passeggiando lì, rischiassi di venir avviluppato dalle piante rampicanti e trascinato nel sottosuolo. Lo amerai.
Prima di andare a Londra, faticavo a dormire bene: adesso credo di aver capito che fosse perché ero preoccupato. Anush sostiene che spesso i nostri corpi ci dicono quello che proviamo anche quando le nostre menti non ne sono consapevoli. Tipo quando hai la nausea prima di un test importante. Probabilmente sai che intendo.
Però è stato bello. Rivedere Jules ed Emma in particolare. Non mi ero reso conto di quanto mi fossero mancati finché non li ho visti. Credo di aver sentito quello di cui parla Anush – una sorta di strana pressione nel petto, che è sparita non appena Jules mi ha abbracciato. Magari per te è lo stesso. O forse tu sai già quanto ti mancano. A ogni modo, ho pensato che fosse importante dirti che mi manchi anche tu, e che sarà bello quando potremo trovarci di nuovo tutti insieme nella stessa casa. Credo che piacerà anche a Irene.
La mappa di Ragnor è stata effettivamente utile, quindi è un bene che lui sia venuto. Ha individuato un paio di luoghi a Londra dove potrebbero trovarsi altri oggetti maledetti: un ulteriore passo in avanti per s-maledire la casa. Lo so, sarebbe figo vivere in una tenuta maledetta. Però non sarebbe giusto nei confronti di Rupert Il Fantasma, visto che la maledizione lo tiene intrappolato lì. E poi ci sono un mucchio di restauri che gli operai non porteranno a termine finché la maledizione non verrà spezzata. Sarebbe bello se il tetto della casa non perdesse acqua. Persino tu potresti trovarlo un po’ troppo tetro.
Abbiamo appena discusso delle camere da letto, della casa e di Ragnor, quindi, qualora qualcuno te lo chiedesse, potrai rispondere che è di questo che abbiamo parlato. Adesso sei giunta alla parte di lettera in cui ti parlerò di cose importanti, ma volevo che avessi anche delle informazioni da condividere, in caso qualcuno ti domandasse se avevi mie notizie. Cioè, se te lo chiedesse qualcuno di importante. Qualora fosse qualcuno che non conosciamo a chiederti qualcosa, Anush ha suggerito di rispondergli: “Fai come un’auto e sgomma via”, cosa che a me non risulta chiara, ma secondo lui funzionerà benissimo.
Insomma, la parte importante. Rupert Il Fantasma. Non stavo riflettendo granché, quando poco fa ho scritto che sarà bello trovarci di nuovo tutti insieme. Cioè, è davvero così, però non sarà poi così semplice – almeno, non per me. Sai… Rupert ha visto Livvy. Lei non si stava nascondendo né niente di simile, e non mi è parsa sorpresa di essere vista. Ma io avevo trascorso un mucchio di tempo a preoccuparmi che gli altri viventi venissero a sapere di lei, e non mi era mai venuto in mente che ci sono fantasmi ovunque, ovviamente, in ogni parte del mondo, e loro lo sapranno, che Livvy c’è. I fantasmi qui alla Scholomance sono logicamente consapevoli della sua presenza, ma sia Edvard che Prudence tendono a estraniarsi, e nessuno presta loro molta attenzione. Prudence se ne sta sempre in libreria a fingere di sistemare i libri sugli scaffali (o a metterci dei tomi fantasmi, non saprei), mentre Edvard girovaga lentamente per i corridoi e parla a stento. A volte mugugna, ma è solo per lamentarsi.
Rupert e Livvy hanno conversato un paio di volte da soli, suppongo di roba da fantasmi. Lei mi ha detto di avergli fatto promettere che non avrebbe fatto parola sulla sua presenza, ma i fantasmi possono mentire. E se dovesse raccontare qualcosa a Emma o Julian? Se avesse notato che c’è qualcosa di bizzarro nel modo di essere un fantasma di Livvy e gliene parlasse?
Il problema è che non è solo Rupert. Se anche lui dovesse mantenere il segreto, io stesso ho corso il rischio di far insospettire Emma mentre parlavo con Livvy. Le ho dovuto raccontare di essere stato a telefono con te. So di Rupert, così come so di Edvard e Prudence, ma potrebbero esserci fantasmi ovunque io vada, e se dovesse esserci qualcuno mentre interagiscono con Livvy, poi io dovrei dare delle spiegazioni. Mi ero abituato al fatto che Edvard e Prudence la ignorino, ma Rupert è piombato dritto nella camera da letto e le ha chiesto chi fosse.
Livvy ha detto che non dovrei preoccuparmi. Mi ha ricordato che tutti gli Shadowhunters sono in grado di vedere i fantasmi che desiderano palesarsi, come Edvard e Prudence, ma che è parecchio più complicato vedere i fantasmi che non vogliono farsi notare – ovvero la maggior parte di loro. Secondo lei Rupert voleva farsi vedere (prima da Emma e Julian, poi da me e Livvy, benché sia lei l’unica ad averlo visto distintamente); in caso contrario, non mi sarei mai neanche accorto della sua presenza.
Livvy ha dichiarato di essere in grado di restare celata agli occhi della maggior parte delle persone (persino di Jace, e lui ha delle capacità latenti di visione-dei-fantasmi), e di sapersi persino nascondere da un sacco di fantasmi. E anche se la vedessero, non è per forza detto che sappiano chi è: i fantasmi non sono mica in grado di identificarsi a vicenda. E ha aggiunto anche che, se necessario, racconterà loro una bugia. Mi ha dato un sacco di rassicurazioni. Però io continuo a provare una sensazione gelida: credo che sia il mio corpo che fa sapere al mio cervello che ho paura. Se Julian ed Emma dovessero venire a sapere di Livvy, non si limiterebbero ad arrabbiarsi. Sentirebbero di dover fare qualcosa, tipo aiutarla a riposare in pace. Le persone non credono che i fantasmi possano essere felici, però Livvy lo è. Mi aiuta con il mio lavoro e mi dà consigli per Anush (che ha una cotta per Nasha, la sorella di Rayan), e quando siamo da soli facciamo dei giochi insieme, oppure leggo per lei. Non può fare tutto, ma che dovrebbe esserci di meglio nell’essere completamente morta? Tutti parlano di “pace”, però nessuno lo sa con certezza, no?
Forse tu hai qualche idea. Dimmelo, se dovessi avere qualche idea.
Con amore,
Tiberius
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