Shadowhunters, buon pomeriggio!
Questo primo lunedì di dicembre ci porta una sorpresa: una lettera da Tessa, per Maryse. Cos’avrà mai da dirle?
Il nostro consiglio è di procurarvi dei fazzolettini, perché… insomma, non si sa mai. C’è una certa frase che secondo noi potrebbe farvi un pochino male…
Shadowhunter avvisato, mezzo salvato! ;P Buona lettura!
Cara Maryse,
Da madre a madre, ti scrivo in cerca di consiglio. Sono passati davvero tanti anni da quando ho cresciuto dei bambini – e quando dico che sono tanti, intendo più di un secolo. Oggi mi ritrovo nuovamente in questa posizione. Anche se noi due non ci siamo mai parlate molto di frequente, ho spesso pensato a quanto meravigliosa tu sia stata e continui a essere come madre. Dopotutto, tutti i tuoi bambini sono cresciuti splendidamente. Isabelle è così coraggiosa, Alec è un capo davvero capace, e Jace… beh, posso solo dirti che so riconoscere un modello esemplare di Herondale, e lui lo è.
So anche che hai dovuto sopportare profonda perdita e lutto, e che sei in grado di capire che significa.
Ti scrivo riguardo Kit. Anche lui è un Herondale, e ritengo che diventerà a sua volta un modello esemplare. Ma, come tutti gli uomini Herondale (e anche le ragazze: credimi, lo so per esperienza!), è molto riservato. In linea di massima, io e Jem non desideriamo altro che rispettare il suo bisogno di privacy. Ma quand’è che arriva il momento in cui la preoccupazione ti impone, in qualità di genitore, di intervenire?
Qualche sera fa, dopo cena, sono andata in camera sua per riportargli il telefono (continua a perderlo e lasciarlo in giro!), e ho notato che non c’era. Quando ho lanciato un’occhiata alla finestra, ho visto che era nel giardino all’ingresso. Mi dava le spalle, e sembrava star fissando qualcosa in lontananza, ma mi è bastato osservare la sua postura e i movimenti delle sue spalle per capire che era agitato. Preoccupata, l’ho raggiunto fuori. Mi sono avvicinata senza far rumore, perché non volevo spaventarlo. Forse mi sono mossa troppo silenziosamente. Ho capito subito che stava parlando con un fantasma – ho già avuto esperienze con cose simili. Come sempre, in questo tipo di situazioni, potevo ascoltare solo la sua parte di conversazione.
Kit ha detto: “Se continuerai a cercare di parlarmene, non potrò più incontrarti”. E poi: “Certo che credo nel perdono. Ma certe cose sono così terribili che non vuoi più ripensarci”. A questo punto, c’è stata una lunga pausa. Ho pensato che forse avesse finito. E invece, ha detto: “Non capisci? Ogni volta che mi parli di lui, un altro pezzo del mio cuore si strappa”. A quel punto si è girato, e ovviamente mi ha vista, lì in piedi sul vialetto di casa. Non ha detto nulla: mi ha solo rivolto un’espressione tradita ed è corso dentro.
Il giorno successivo ha ovviamente finto che non fosse successo nulla. Non so che fare. Dovrei lasciare che ci pensi da solo? Ho sempre dato per scontato che dovessero esserci degli spettri a Cirenworth – Kit mi ha informata della presenza di un cane fantasma con cui talvolta gioca; credo sia un retriever –, ma non riesco a pensare che qualcuno di loro sia maligno o sgarbato. E in effetti non mi è parso che Kit avesse paura del fantasma, ma piuttosto che lo spettro abbia fatto riemergere ricordi oscuri del suo passato. Magari di suo padre? Non so proprio cosa fare. Jem crede che dovremmo permettergli di pensarci da solo, visto che è un adolescente, ma poi a me tornano in mente i miei primi due figli, il tempo in cui erano adolescenti, e come talvolta avessero effettivamente bisogno del mio aiuto. (Spero davvero che Kit non stia portando avanti una tumultuosa relazione con un fantasma, perché non sono certa che potrei affrontarlo di nuovo.)
Mi sta tenendo sveglia la notte per la preoccupazione. Qualora avessi qualche consiglio da darmi, amerei davvero sentirlo.
Allego una fotografia di Jace e Clary con Kit e Mina, scattata durante la loro ultima visita. Sembrano così felici!
Cordialmente,
Tessa
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