Cassandra ha scritto un post davvero, davvero bello su Tumblr; vi consigliamo di dargli un’occhiata. 🙂
« Ho comprato un paio di [tuoi] libri, a Natale, per mio figlio. Ama la saga di Harry Potter, ecc., e gli piace leggere. Ho scaricato City of Bones e l’ho letto insieme a lui. Wow! Non continuerà a leggere i tuoi libri, e non andremo a vedere il film. Perché hai sentito l’esigenza di inserire personaggi omosessuali nel racconto? Sul serio? Immagino tu l’abbia fatto per moda. 🙁 Peccato aver speso così tanti soldi per i tuoi libri. »
Suppongo che nessuno abbia mai detto a questo tizio che Silente era gay. Oh, beh.
honey-plumeria: « So che ricevi un milione di messaggi ogni giorno, e probabilmente sei sopraffatta, ma da qualche parte ho letto che ti mandano lettere d’odio perché Alec e Magnus stanno insieme (il che è ridicolo), e volevo solo dirti che quando nel libro loro due sono diventati una coppia ho pianto di gioia, perché (essendo bisessuale) mi sono identificata un sacco con Alec, e mi sono sentita felice indirettamente tramite lui; quei due mi hanno resa così felice, mi hanno dato speranza. Quindi, grazie. I tuoi libri mi ispirano a diventare a mia volta un’eccellente scrittrice! »
Aaron: « Cara signora Clare, il mio nome è Aaron ___, e volevo ringraziarti per aver salvato la mia vita.
Come l’hai fatto? È un po’ complicato, ma, fondamentalmente, è perché hai condiviso con noi la storia d’amore di Alec Lightwood e Magnus Bane. Mi spiego meglio. Ho cominciato a leggere la saga “The Mortal Instruments” al college. A quel tempo non avevo idea di essere gay. In effetti, essendo un cattolico devoto, pensavo che il matrimonio omosessuale fosse sbagliato (anche se la mia coscienza mi diceva il contrario). Arriva questo personaggio eccezionale, Alec, che lotta per tenere segreto il suo orientamento sessuale e non ha speranze di trovare la sua anima gemella, quella che ricambierà il suo amore. Mi sono subito identificato con lui. Pensavo che Magnus fosse uno personaggio omosessuale stereotipato, tutto party e notti passate in letti altrui. Qualche tempo dopo aver finito il primo libro, ho capito di essere gay. È stato devastante. Per tutta la vita ho sognato di trovare l’amore, sposarmi e avere dei figli. Pensavo che lo scopo della mia esistenza fosse finito. Poi, leggendo la tua storia, ho condiviso il momento sulla barca con Alec e Magnus, quando Magnus gli confessa il suo amore. Ecco due uomini che si erano trovati e così completati. Cosa più importante, finita la serie, ho visto questi due uomini impegnarsi a vicenda e amarsi fedelmente, qualcosa che il mondo sostiene essere impossibile, per i gay. Non ho ancora trovato il mio Magnus, ma ora ho il coraggio e la speranza di cercarlo, e questo in gran parte grazie a te. Grazie per dipingere i personaggi gay e le storie d’amore omosessuali in una maniera così autentica, romantica, in grado di riscaldare il cuore. La maggior parte dei libri che hanno a che fare con l’orientamento sessuale sono pieni dei soliti dilemmi, e i personaggi gay che li popolano paiono non fare altro che soffermarsi sulla loro omosessualità. I tuoi combattono i demoni, salvano il mondo, fronteggiano orde di problemi e fanno sì che le persone come me credano nell’amore. Che Dio ti benedica, non vedo l’ora che esca il prossimo libro! »
tocallforhands: « Salve, signora Cassandra,
questa non è una domanda o qualcosa di simile, quindi sentiti pure libera di ignorarmi completamente. Il mio nome è Roman, e sono un ragazzo che fa parte di parecchi club e pratica vari sport. A un certo punto della mia vita ero seriamente soffocato dallo stress che mi causavano i miei coetanei, gli insegnanti e i miei genitori quando si parlava di accademia e attività fisiche. Non avevo letteralmente tempo per me stesso, e questo cominciava a pesarmi. Ero così preoccupato di accontentare gli altri e vivere all’altezza delle loro aspettative da non rallentare mai, e non chiedermi: “Cosa voglio?”. Presto, comunque, ho capito che i ragazzi mi piacevano in “QUEL” modo. Certo, non potevo dirlo a nessuno perché ero un campione di atletica, e avrei buttato tutti giù. Così ho nascosto la cosa per più di due anni. E poi un giorno mi sono ritrovato così depresso da pensare seriamente di suicidarmi. Sono dovuto uscire. Ho cominciato a camminare senza meta e mi sono imbattuto nella libreria in fondo alla strada. La prima cosa che ho visto è stata il tuo libro, quindi l’ho preso senza pensarci e l’ho comprato. Ho cominciato a leggerlo quella notte, e poi ogni volta che quella sensazione orribile e soffocante mi invadeva il petto. E ogni volta che aprivo il tuo libro stavo bene. Non alla grande, tutto quanto non diventava improvvisamente migliore, ma stavo bene. È stata probabilmente la miglior sensazione provata in un sacco di tempo. Prima di allungare ancora di più questa lettera, vorrei solo ringraziarti. Davvero, grazie, signora Cassandra. Il tuo libro mi ha letteralmente salvato la vita. E mi ha aiutato a rallentare e passare un po’ di tempo con me stesso. E Jace. E Clary. E Will. E Simon. E Alec. E Magnus. E Tessa. E Jem. Grazie, e spero mi perdonerai per essere stato così sdolcinato. »
Per prima cosa, vorrei dire: non c’è niente di troppo sdolcinato. Noi Shadowhunters siamo parecchio sdolcinati. Sotto, tipo, tutte le uccisioni. 🙂
In secondo luogo, pubblico questo post in parte per quello che ho detto ieri, riguardo la negatività e la positività. Ricevo mail di odio per Alec e Magnus tutto il tempo, e la prima lettera qui sopra è un esempio abbastanza tranquillo. (Ho chiesto il permesso a tutte le persone qui presenti di pubblicare le loro mail, eccetto al primo. Se hai intenzione di fare il grande omofobo con me, allora mi riservo il diritto di pubblicare la tua email, senza segni che possano identificarti, se ne ho voglia.)
Il fatto è che le lettere di odio mi entrano sottopelle e mi irritano e fanno arrabbiare, a volte anche per giorni. E poi ricevo anche un’incredibile quantità di messaggi estremamente adorabili, commuoventi, e lettere e email, e anche incontri di persona (una meravigliosa coppia di genitori omosessuali che ha guidato tre ore per incontrarmi, così da farmi firmare la felpa del loro bambino da parte di Magnus e Alec; un ragazzo che ha speso sessanta sterline che non aveva per il biglietto del treno per consegnarmi una lettera di persona a un mio evento a Londra), e capita che io faccia la cosa peggiore di tutte e non risponda – perché ho salvato la lettera, perché voglio scrivere qualcosa davvero, davvero pieno di significato ed eccezionale e personale, ma la vita mi si abbatte addosso come una tonnellata di mattoni e non riesco a trovare le parole. Non è una scusa, solo una spiegazione. Vuoi poter restituire alle persone qualcosa dello stesso valore di quello che ti hanno dato, e – non puoi, e resti congelato.
Dunque.
Così ho preso un paio di questi messaggi, come esempi, in modo da poterli condividere pubblicamente e celebrare quelle persone abbastanza coraggiose da scriverli e condividere parti importanti di se stesse con qualcuno che non conoscono. Spesso non sono riuscita a fare lo stesso, nella medesima situazione, quando un libro mi ha aiutato – quindi li ammiro.
In ogni caso, molto irregolare, ma per sintetizzare: avevo l’abitudine di gettare le lettere omofobe, ma non molto tempo fa ha cominciato a rispondere a queste persone che si lamentavano per aver buttato i loro soldi per comprare i miei libri pieni di personaggi gay di restituire i libri, prendere il denaro e donarlo al Trevor Project.
“Il Trevor Project è la più importante organizzazione nazionale che si occupa di intervenire in caso di crisi e offre un servizio di prevenzione suicidio a lesbiche, gay, bisessuali, trans gender e giovani in dubbio. Ogni giorno, il Trevor Project salva giovani vite attraverso la sua linea d’aiuto gratuita e confidenziale, con laboratori scolastici, materiali didattici e risorse online e sensibilizzazione. Ulteriori informazioni a TheTrevorProject.org.”
Per quel che ne so, al momento nessuno l’ha fatto (sorpresa!), quindi ho pensato che visto che stavo invocando il Trevor Project, perché non usare il potere di tutte le persone gentili ed eccezionali e fantastiche per raccogliere un po’ di denaro per loro? Perché no?
Quindi – e questo è stato un gioco abbastanza lungo – mi sono portata una copia di City of Bones sul set, e ho chiesto a tutti gli attori di firmarla per beneficenza. È, stando a quel che so, l’unica copia di City of Bones firmata da tutto il cast.*
Potete trovare una foto del libro, e il bottone per la donazione, a questo link: www.stayclassy.org/cityofbonesfundraiser
Per partecipare e vincere il libro firmato, fate una donazione di dieci dollari [NB: sono circa sette euro e cinquantasei] o più al Trevor Project. Solo una persona può vincere il libro, ma TUTTI quelli che avranno partecipato riceveranno uno snippet dalle Bane Chronices… un estratto dalla storia in cui si racconta perché Magnus è stato bannato dal Perù! All’inizio di aprile sceglierò un vincitore a caso e invierò loro il libro, e mi sincererò che tutti ricevano il loro estratto dalle Bane Chronicles.
Avete un sacco di tempo per donare, e un sacco di tempo per spargere la voce così da raccogliere quanto più possibile. Continuerò a parlarne anche io.
E grazie a tutti quelli che mi hanno scritto, e sono venuti a vedermi, o mi hanno mandato un messaggio per condividere le loro storie su Magnus e Alec, o Aline e Helen. Significa più di quanto io sia in grado di dire. So di avere un sacco da imparare, per quel che riguarda la scrittura, sui personaggi di diverse sessualità, ma amo questi personaggi, e per me significa molto che li amino anche le altre persone.
*Okay, a causa di uno strano incidente in cui il libro prima è comparso sul set e poi è sparito, manca la firma di Godfrey, però lui appena è rientrato a casa mi ha gentilmente inviato una sua foto firmata, che è legata al libro. Quindi potrete guardare il suo bel viso, il che è un bonus.
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