Continua la nostra traduzione dei vari post della Clare dedicati a Clockwork Princess. Anche questa volta la domanda posta a Cassie (anzi: le domande) riguarda il triangolo amoroso, e la conclusione del libro.
Se vi siete persi i post tradotti in precedenza, potete trovarli QUI.
Sull’amore e i triangoli amorosi. Di nuovo. Questa volta è incluso anche un disegno di Cassandra Jean. Inoltre, vorrei ricordarvi che le domande a cui sto rispondendo provengono da vecchi messaggi, dalla mia cartella delle bozze; al momento non c’è la possibilità di inviarmi domande, né leggo le lettere dei fan. Se avete bisogno, però, potete sempre mandarmi un’e-mail!
“Ehi, Cassie, ieri ho finito di leggere Clockwork Princess, e da quel momento non ho smesso di pensarci. Credo di essere in un qualche stato di shock. Ho amato il libro, assolutamente. L’ho trovato così emozionante e divertente che non ho smesso di piangere per tutto il tempo, sia lacrime di felicità che di tristezza. Ma dopo aver letto il finale, mi sento un po’ in conflitto…
Vedi, ero ‘team’ Will, ma amavo anche Jem… come amico. E a un certo punto ho davvero desiderato che ci fossero due Tessa… Ma quello che sto cercando di dire è: non è che Tessa ha scelto di stare con Will perché Jem non era più disponibile? E lo so che i due hanno avuto una vita felice, e che lei gli è stata fedele e lo è ancora oggi e sente la mancanza di Will, ma quando Tessa ha detto di aver sempre amato Jem, per certi versi è come se non avesse incluso Will. Lei e Jem non hanno neppure pronunciato il suo nome. Ora, so che questa cosa è successa nel futuro e che Jem e Tessa non devono continuare a rivangare il passato… e so che hai scelto questo finale perché Tessa potesse passare una vita sia con l’uno che con l’altro… e che tutti e tre si amavano vicendevolmente, e tanto, ma sono ancora in conflitto. Alla fine del libro, mi è parso che Will venisse lasciato fuori.”
“Cassie, ho finito di leggere Clockwork Princess e, pur avendolo amato, e pur essendo felice che alla fine Jem e Tessa siano riusciti ad avere il loro lieto fine, sono stata male sapendo che Tessa ha sposato Will per primo. So che Jem non poteva sposare Tessa, ma a me, sin da L’Angelo, è sempre parso che fosse Jem quello che la amava davvero, quello che le dava una comprensione e un amore che nessun’altro era in grado di darle. Ho sempre creduto che ciò che Tessa provava per Will fosse passione fisica e infatuazione, e che i due non avessero la stessa connessione profonda che lei ha con Jem. Dal momento in cui lui le ha detto Mizpah, lì sulle scale, ho saputo che erano destinati a stare insieme, e dunque non so cosa provare riguardo tutto il tempo che lei ha trascorso con Will. Immagino di dover raccontare a me stessa che per tutto il tempo del suo matrimonio con Will Tessa ha pensato a Jem, e che in ultimo è finalmente riuscita a stare con lui. Tranne per il fatto che Jem un giorno morirà, e dunque Tessa non è riuscita a stare con nessuno, alla fine, e non so cosa sentire. Ho come la sensazione che sia Jem quello a cui è toccata la parte peggiore della faccenda.”
“Ho finito La Principessa la scorsa notte, e annacquato le pagine con le mie lacrime. Ho amato l’amicizia di Will e Jem, e anche la relazione di Jem e Tessa e Will e Tessa, e ho persino cominciato a farmi piacere Gabriel, anche se per certi versi desidero pure che qualcuno lo picchi. Immagino che ciò che voglio davvero dire è: anche se capisco che la conclusione del libro l’hai scelta per essere giusta, non credi che ci sia, in realtà, un solo vero amore per ognuno? Che ci sarà sempre una persona che ami più di un’altra? E so che hai detto che Will sarebbe felice, se potesse guardare Jem e Tessa insieme alla fine del libro, ma non riesco a evitare di pensare che ci starebbe male. Jace non soffrirebbe se, dopo la sua morte, Clary si mettesse con Simon?”
Whooszle. (Non sono neppure sicura che questo suono possa essere prodotto dagli esseri umani.) Ho messo queste domande a mo’ di esempi delle differenti e totalmente opposte reazioni che possono avere i lettori a uno stesso libro. È interessante, per certi versi.
Alcune volte ho parlato della loro struttura, altre del fatto che era già previsto, altre volte ancora ho spiegato la natura dell’amore e dei triangoli amorosi nei libri; questa volta voglio fare un post di natura puramente personale. Credo che esista un solo vero amore per ognuno? No. Penso che tu sia nel giusto se vuoi vederla così, perché se tutti avessimo la stessa opinione il mondo sarebbe un posto davvero noioso. Ma credo che questo sia un mito, e non un semplice mito, ma uno potenzialmente distruttivo. (Aspetta di leggere Vampiri, Scones ed Edmund Herondale…)
Dunque, racconterò due storie personali. Una è quella di mia madre. Scusami, mamma. I miei genitori sono divorziati. Hanno passato insieme venticinque anni. Mia madre si è risposata con un uomo che conosceva già prima. Il mio patrigno. Amo il mio patrigno. Luke è in parte basato su di lui. È un uomo stupendo, e mia madre è stata felice, con lui al suo fianco. Era felice anche insieme a papà.
Quindi dimmi. Quale dei due ha amato di meno, mia mamma? A quale dei due è capitata la parte peggiore della situazione? A quale dei due è capitato un amore non all’altezza dell’altro? Mia madre è ora sposata con un uomo che ama meno di quanto amava mio padre, una specie di amore secondario e inferiore, anche se probabilmente passerà il resto della sua vita al suo fianco? Oppure era papà quello che mamma ha amato di meno? L’uomo con cui è stata venticinque anni, da cui ha avuto dei figli, con cui ha passato una vita; è lui quello che non amava sul serio? Mio padre?
È ovvio che io preferisco credere in ciò che credo: e cioè che li ha amati entrambi allo stesso modo, e che i due erano quelli giusti per lei in parti diverse della sua vita. Altro sull’argomento in arrivo.
Seconda storia, su una donna dell’età di mia madre. Anche lei è divorziata, e dopo il divorzio ha incontrato un uomo meraviglioso di lui si è innamorata; chiamiamolo D. E poi D. è morto. E, proprio come Jem, l’ha supplicata in punto di morte di non lasciare che la sua scomparsa le impedisse di ritrovare l’amore. Conosco i suoi figli e so che per buona parte della loro vita sono stati amaramente tristi vedendo la madre così sola. So che hanno odiato vederla così. E so che l’uomo che amava avrebbe ugualmente odiato questa situazione. So che questa storia rende tristi i suoi amici. E so che anche lei è triste. Se si escludono i suoi figli, questa donna non riesce a trovare altro scopo nella vita oltre al desiderio di morire, un giorno, in modo da poter stare con D.
Come scrittori, noi tutti abbiamo i nostri valori personali. Scriviamo di ciò in cui crediamo, di ciò che troviamo importante, e di ciò che conosciamo. Amo i racconti in cui le persone si trovano, e nessun’altro sarà in grado di trovarle allo stesso modo dell’altra persona. Amo l’idea delle anime gemelle. Penso che TID sia una storia sulle anime gemelle – che Will, Jem e Tessa siano l’uno l’anima gemella dell’altro.
Per me però è anche importante scrivere che le persone possono guarire, possono rigenerarsi, possono amare di nuovo, e che anche se questo amore è diverso, diverso non significa inferiore. È una delle cose fondamentali delle Bane Chronicles – il fatto che Magnus possa innamorarsi, e perdere l’amore, e poi vada avanti, sempre con ottimismo e cuore aperto. È una delle cose che lo rende meraviglioso. E non penso che questo modo di fare di Magnus renda meno importante qualche suo amore, perché Magnus, proprio come Tessa, è immortale, e, citando le sue parole, non c’è lieto fine per quelli che vivono per sempre.
Credo che ognuno di noi abbia bisogno di amore. Penso che ne abbiamo bisogno come se fosse acqua o cibo o aria. Ed è questa la ragione per cui dubito che Will soffrirebbe, vedendo Tessa e Jem trovarsi di nuovo nell’epilogo de La Principessa. Credo che la cosa lo irriti tanto quanto lo irrita il pensiero che Tessa, pur essendo lui morto e quindi incapace di fare queste cose, possa ancora bere, mangiare e respirare.
Jace soffrirebbe, se, dopo essere morto, Clary si mettesse con Simon? Beh, dobbiamo parlarne in maniera totalmente teorica, perché in quel caso Jace sarebbe morto. Ipotizzando che pure da morto sia consapevole di ciò che succede, però, credo dipenderebbe. Jace è un adolescente. Non prova per Simon un amore profondo, come se fosse la preziosa metà della sua anima. Gli piace in maniera normale. 🙂 E in un caso del genere Jace non potrebbe vedere le cose dal punto di vista di Will, che ha vissuto un’esistenza intera. Quindi sì, Jace sarebbe geloso, e forse soffrirebbe sapendo di aver perso la possibilità di vivere una lunga esistenza. Will ha avuto una vita. Anche se a me piace pensare che Jace, non essendo una brutta persona, vorrebbe ancora per Clary la felicità, sebbene questo renda una parte di lui triste (e probabilmente confusa, perché, ehi, che fine ha fatto Izzy?).
Inoltre, Clary non è immortale. Non che io non pensi che per lei sarebbe perfettamente okay trovare di nuovo l’amore dopo la morte di Jace, ma Will non è un idiota. Sapeva perfettamente che sposando Tessa stava sposando una persona che sarebbe vissuta migliaia di anni più di lui. Non si aspettava certo che lei avrebbe trascorso quelle migliaia di anni senza amore. Quindi, dal mio punto di vista, è forse Will quello a cui è capitata la cosa peggiore? No, non penso. Ha avuto una vita bellissima. Ottant’anni dopo la sua morte sua moglie si è messa col suo migliore amico. Quindi forse penso che Will abbia avuto al suo fianco una persona che non lo amava completamente o come si deve? No, non penso. Tessa l’ha amato di un amore epico, travolgente, un tipo di amore che difficilmente riesci a trovare. Credo forse che sia Jem quello a cui è capitata la parte peggiore? No, non penso, sapendo ciò che so del suo futuro. Ritengo forse che sia lui quello che ha accanto una persona che non lo ama completamente o come si deve? No, non penso. Anche in questo caso, Tessa lo ama di un amore epico, travolgente, un tipo di amore che difficilmente riesci a trovare. Penso che una delle cose che Will ama di Tessa sia il fatto che lei ami Jem, e parte di ciò che Jem ama di Tessa sia il fatto che lei ami Will.
Se a qualcuno è capitata una parte peggiore, quella persona è Tessa. Un giorno Jem potrà riunirsi a Will dall’alta parte, dove Will lo sta aspettando vicino al fiume, e quel giorno loro due si riuniranno. Ma quando Tessa li avrà persi entrambi, se ne saranno andati tutti e due dal suo per sempre.
“quando Tessa ha detto di aver sempre amato Jem, per certi versi è come se non avesse incluso Will. Lei e Jem non hanno neppure pronunciato il suo nome.”
? Da CP2: “Mi hai chiesto se ho mai amato qualcuno a parte Will,” disse [Tessa]. “E la risposta è sì. Ti ho sempre amato. L’ho sempre fatto, e lo farò per sempre.”
Il nome di Will è presente nella stessa frase in cui Tessa dichiara il suo amore a Jem. Will è presente come ricordo (nello stesso modo in cui Jem è presente come musica di violino quando Will si dichiara a Tessa) – e forse è questo il punto importante, il fatto che lui sia un ricordo e non una presenza viva. È stato cenere per ottant’anni. Se ami Will, questa cosa fa male. Fa male a Jem e a Tessa. Ne ho parlato di più in un altro post, ma ho sempre detto che l’epilogo è agrodolce, e il fatto che Will sia morto, morto per sempre, è la parte agro. Jem e Tessa, infatti, continuano a rivangare il passato, ma questo non cambia il fatto che Will non ci sia più e che questo è l’inizio della loro vita insieme. Will e Tessa hanno avuto la loro vita insieme. Ora è arrivato il turno di Jem e Tessa, e, sebbene entrambi amino Will, non è un problema che si bacino, che pensino l’uno all’altro. Se entrambi stessero pensando a Will, sarebbe la storia di come tutti e due erano innamorati di lui; potrebbe essere un racconto molto interessante, ma non è questa la storia che stavo raccontando. 🙂
Non credo che Tessa pensi a Will come a un amore inferiore e imperfetto, perché, come dice nel libro quando pensa al suo amore per Jem, “ci sarà sempre una piccola parte del suo cuore che apparterrà [all’altro ragazzo].” Ci sarà sempre una parte di Will che apparterrà a Jem. Ci sarà sempre una parte del cuore di Jem che apparterrà a Will. Will e Jem condividono cose che Tessa non può condividere. Will sa che c’è una piccola parte del cuore di Tessa che appartiene a Jem, e la ama anche di più per questo, e si sente amato anche di più per questa ragione. Tessa ama Jem così come lui ama lei, e questa comunanza li unisce. Il Will nella mia testa, quello che esiste mentre scrivo, non starebbe mai male sapendo che ottant’anni dopo essere diventato ossa e cenere la persona che amava di più al mondo ha trovato la felicità insieme all’altra persone che amava di più al mondo. Will ha passato un sacco di tempo ad allontanare le persone e negarsi la possibilità di essere amato. Sa quanto questo faccia avvizzire l’anima. Non proverebbe mai rabbia nei confronti di Tessa per una cosa simile, né sarebbe geloso o sentirebbe amarezza. (Questo in un mondo in cui Will anche da morto può avere un’opinione: non è un fantasma, è andato avanti, quindi stiamo parlando in via teoricamente teorica.) L’amore di Jem per Will ha permesso a Will di mantenere la sua umanità durante gli anni della formazione. Se provasse amarezza o gelosia o fastidio guardando Jem e Tessa (sapendo, come sa, quanti anni Jem ha passato nell’ombra, mentre Will e Tessa stavano insieme), a me parrebbe (a me: è un parere personale, non una direttiva!) aver perso tutta quell’umanità che aveva in precedenza mantenuto, in un modo capace di rattristarmi.
Se il Will che immagini leggendo è diverso, va bene. Non devi essere d’accordo con me. Ti sto solo dando la mia opinione su Will, il Will che vive nella mia testa mentre scrivo. Il Will di cui sto ora scrivendo con Sarah in L’Erede di Mezzanotte.
Nello stesso modo, il mio Jem, quello nella mia testa, che esiste per me mentre scrivo, non ce l’ha con Tessa e Will per gli anni che hanno vissuto insieme, ed è felice per loro, è felice che siano potuti essere felici – è diventato un Fratello Silente per salvarli, e ha rinunciato a ogni suo diritto su Tessa, diritto che lei avrebbe altrimenti onorato, in modo che i due potessero vivere insieme. E se Will avesse potuto fare un qualsiasi sacrificio per donare a Jem e a Tessa una vita insieme, l’avrebbe fatto, proprio come Jem. Perché a mio parere Will non è una persona peggiore di Jem – ritengo che siano entrambi eccezionali.
La Clockwork Series non ha decisamente la normale struttura di una storia d’amore. E accetto che ci siano lettori che amano il “vissero felici e contenti”, e l’idea che ci sia un solo vero amore e che si possa essere fedeli a quell’amore per l’eternità, e questo va bene. E se pensi che possa esserci, nella tua vita, un solo amore, un amore che è MEGLIO di ogni altro amore, okay. Portiamo i nostri valori e ciò in cui crediamo nei libri che leggiamo. E portiamo i nostri valori e ciò in cui crediamo anche nei libri che scriviamo. Ho scritto TID in parte per tutti quei ragazzi coi genitori divorziati, che amano anche i loro patrigni/matrigne, che hanno bisogno di credere che il Solo Vero Amore narrativo non è l’unica opzione narrativa. Che una parte della bellezza del cuore umano è la sua capacità di rigenerarsi. Che se ami davvero qualcuno, ciò che vuoi più di ogni altra cosa è la sua felicità, perché, per me, quella non è solo la parte migliore dell’amore; è la parte migliore di ogni individuo.
E sulla scia della parte migliore di ogni individuo, la scena in cui Tessa e Will presentano a Jem il suo omonimo, il loro bambino; ovviamente il disegno è di Cassandra Jean, signora dei sentimenti.
“E Jem suonò alla nascita del loro primo figlio, e svolse la cerimonia di protezione sul bambino nella Città Silente. Will non avrebbe permesso a nessun’altro fratello di eseguirla. E Jem risuonò anche nel modo in cui si nascose il viso coperto dalle cicatrici tra le mani, voltandosi, dopo aver scoperto che il nome del bambino era James.”
Ho un ultimo post sui triangoli amorosi, che è praticamente sulla sua struttura e prefigurazione, e poi avrò finito! La guarigione continuerà senza di me! Whooszle!
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