Shadowhunters, buonasera! 🙂 Abbiamo pensato di tradurvi un’intervista a Katherine – relativamente lunga – in cui parla del telefilm, di alcune associazioni che sta sostenendo e anche un pochino di se stessa. Speriamo che vi piaccia!
L’attrice ventenne sta calciando sederi sia dentro lo schermo che fuori. Solo quest’anno Katherine McNamara è comparsa sul grande schermo nel ruolo di Sonya in Maze Runner: La Fuga, e tra meno di due mesi, (ah!) renderà i nostri martedì sera migliori interpretando Clary in Shadowhunters della ABC Family – presto Freeform.
Come se questo non la rendesse già abbastanza figa, Katherine ha anche cominciato a lavorare insieme a Girl Up e all’app Donate a Photo per aiutare a far sì che le ragazze abbiano ovunque nel mondo l’opportunità di ricevere un’educazione. Ora, questo è potere femminile. Kat era emozionatissima all’idea di condividere con noi altri dettagli sui suoi meravigliosi sforzi, e non riusciva neanche a nascondere l’eccitazione per la premiere di Shadowhunters. Vale anche per noi.
Oltre a tutte le scene cazzute che non vediamo l’ora di poter guardare, dovremmo anche prestare attenzione e cercare tutti i lividi neri e blu che si è fatta l’attrice durante le riprese. Ha anche condiviso con noi l’incidente più doloroso che le è capitato sul set, e com’è riuscita a “grattugiare come il formaggio” il suo stesso gomito. Ahi! Leggete tutti i dettagli cruenti nella chat qui in basso.
Stai facendo squadra con Girl Up e l’app Donate a Photo per cominciare a contribuire durante questa stagione di festa. Puoi dirci di più su Girl Up e su come sei stata coinvolta in questo progetto?
“Sono sempre stata una grande fautrice dell’educazione; mi sono diplomata a quattordici anni e ho finito il college a diciassette. Credo che l’educazione sia una cosa davvero importante per i giovani, oggigiorno. Non importa che succederà nella tua vita, ti apre tantissime porte. In questo paese abbiamo tantissime opportunità per poter studiare, ma questo non vale in ogni posto del mondo, soprattutto per quanto riguarda le ragazze. È per questo che ciò che sta facendo Girl Up è così importante. L’anno scorso ho partecipato al loro ciclo scolastico a Malawi; è stata la loro raccolta fondi più di successo. È questa la cosa davvero fantastica di Girl Up: permettono alle ragazze, e a chiunque altro, di restituire qualcosa alle giovani in giro per il mondo. E, come dicono loro, il potere femminile è la forza più grande di tutte. Le ragazze sono le più brave a influenzare e creare un cambiamento. Sapevo, come giovane, di voler contribuire in qualche modo, ma non ero certa di sapere come farlo. Girl Up dà alle ragazze un’opportunità, e offre loro una piattaforma e un punto di partenza che possono prendere e utilizzare per aiutare altre giovani ad avere la possibilità di essere libere, indipendenti e di avere un’educazione. Quest’anno sto lavorando con il Guatemala per il loro ciclo scolastico. Stanno donando bici. Alcune statistiche ti spezzano davvero il cuore. Sei su dieci ragazze adolescenti del luogo lasciano la scuola prima dei quindici anni semplicemente perché il percorso per arrivarci è troppo lungo e pericoloso. Ci sono ragazze che viaggiano per oltre venti miglia e dormono sui pavimenti delle loro classi solo perché vogliono disperatamente un’educazione; desiderano quell’opportunità. Hanno quella spinta e l’ambizione, quindi perché non facilitare loro le cose? È una cosa così importante e semplice da fare.”
Come fanno le persone a contribuire utilizzando l’app?
“Attraverso la Johnson & Johnson condividi una foto, ed è completamente gratuito. Quante foto e selfie ci scattiamo durante questo periodo di festa? Quante foto di un clima bellissimo e delle decorazioni natalizie facciamo? Per ogni foto postata attraverso quest’app, la Johnson & Johnson donerà un dollaro a Girl Up. Questo aiuterà Girl Up a donare una bici e gli strumenti per ripararla a una ragazza, insieme alla possibilità di concludere la sua educazione. Basta letteralmente scaricare l’applicazione. È gratuita e disponibile su tutte le piattaforme – Google Play e l’App Store. Si può accedere sia con Twitter che con Facebook; io mi sono loggata col mio Twitter, ed è stato semplicissimo. Carichi semplicemente la foto che vuoi mettere e la Johnson & Johnson donerà per quello scatto un dollaro a Girl Up, o a un qualsiasi ente benefico di tua scelta. Io suggerisco Girl Up, ma la scelta è vostra! Pubblicherò foto nel corso della giornata, e terrò le persone aggiornate tramite l’app di Donate a Photo. Potete farlo oggi o quando volete, nel corso di queste vacanze, e aiuterete i Cicli Scolastici.”
Che consigli dai per le selfie?
“La luce! Di sicuro la luce! Me l’hanno insegnato degli esperti di selfie. *Ride* Sono il tipo di ragazza che gironzola in cerca della luce giusta. Quindi la luce, e poi assicuratevi di avere l’aria di starvi divertendo. A volte sei COSÌ concentrato sul fare la foto da sembrare troppo intenso. Divertitevi e assicuratevi che si veda; è una selfie, quindi fate in modo che ci sia il vostro io.”
Parlando di potere femminile: per te cosa significa?
“Per me il potere femminile è l’essere abbastanza coraggiosi da fare il primo passo e parlare ed essere se stessi. A questo mondo succedono così tante cose, e desideri sempre poter dare una mano per così tante cause – oppure ci sono così tante cose che ti dicono di no, ma tu sii quel ‘sì’ al mondo. Sii la luce, e combatti e parla. Abbi quel coraggio e le persone si uniranno a te. Girl Up sarà lì per supportarvi! C’è quest’enorme rete di ragazze in giro per tutto il mondo; al momento sono 66 paesi. Ci sono persone da 66 paesi diversi che saranno lì per te e ti supporteranno. Ciò che amo di Girl Up è che fa davvero la differenza nelle vite di queste ragazze. È una cosa fatta dalle ragazze e per le ragazze, il che è davvero speciale e stupendo.”
Clary è praticamente la definizione di ‘potere femminile’ – e oltre a dover entrare mentalmente nel personaggio, c’è stato pure un sacco di allenamento fisico. Puoi dirci di più a riguardo?
“L’allenamento fisico è stato molto divertente. Diciamo che è stato il nostro modo, come cast, per legare. Andavamo insieme in palestra perché dovevamo allenarci insieme a quest’istruttore che ci massacrava tutto il tempo, cosa grandiosa! Poi abbiamo imparato a usare le armi, e lì abbiamo utilizzato le spade, l’arco e le frecce, i pugnali, le fruste e ogni altro tipo di oggetto ammazza-demoni con cui potevamo giocare e allenarci. Abbiamo anche deciso di fare della ginnastica che ci permettesse di realizzare acrobazie differenti e altre cose fighe. Amiamo le nostre controfigure, ma non abbiamo bisogno di utilizzarle tutto il tempo. Desideriamo poter fare il più possibile. In effetti, sono riuscita a fare la maggior parte delle mie acrobazie. Avevo una controfigura eccezionale, e da lei ho imparato un sacco di cose; mi ha insegnato tutto sugli stunt, e mi ha portato al punto di saperne fare il più possibile.”
Il fatto che tu sia riuscita a fare la maggior parte delle tue acrobazie è stupendo! Ti sei mai fatta male?
“Dal momento che sono una persona che si fa male facilmente, per tutto lo show sono costantemente ricoperta di lividi. Credo che la ferita più grande me la sia fatta sul set alle, tipo, due di notte. Un venerdì avevamo appena finito di girare, e stava piovendo, e io stavo uscendo dalla roulotte del trucco e parrucco mezza appisolata. I gradini erano umidi e fatti di questo materiale ondulato, quindi sono scivolata e caduta, grattugiandomi il gomito sul tappeto e sulle scale. *Ride* È stata una cosa isterica; ridevamo tutti mentre i ragazzi si precipitavano da me per rimettermi in sesto in attesa del medico. Io stavo bene, però; eravamo tutti delirantemente stanchi. Penso sia stata quella la mia più grande ‘ferita’ sul set. Intorno a noi c’era una grande squadra, e una cosa davvero grandiosa di Shadowhunters è il fatto che in ogni singolo dipartimento c’erano persone incredibilmente appassionate. Dagli attori alle persone che si occupavano degli oggetti di scena e le luci; tutti quanti credono davvero nel telefilm e hanno portato il lavoro su un nuovo livello. Penso che sia davvero possibile vederlo sullo schermo.”
Ci è stato anche detto che le storie d’amore saranno molto sexy! Com’è stato girarle? Tu e Dom Sherwood avete fatto un chemistry test prima di essere presi?
“*Ride* Abbiamo fatto un test, ma io e Dom eravamo già amici da molto tempo prima che iniziassero a lavorare al telefilm. Andare a fare il chemistry test sapendo che ci sarebbe stato anche lui mi ha messa completamente a mio agio. Quando si è già amici, c’è già un livello di fiducia, perché accanto a quella persona sei a tuo agio; potete giocare e provare cose e divertirvi. È sempre divertente lavorare perché si tratta di una cosa diversa dalla vita reale, ma quando ti fidi già dell’altra persona, penso che renda le cose molto più semplici. Penso che aggiunga qualcosa sullo schermo.”
Qual è stata la prima scena che avete girato insieme?
“La prima scena che ho girato con Dom è stata quella del primo incontro tra Jace e Clary davanti al Pandemonium. È stato il modo perfetto per cominciare, penso. La prima scena che ho girato con Alberto (Rosende) è stata quella di Simon e Clary in caffetteria, quindi entrambi i rapporti sono, diciamo, partiti proprio dall’inizio. È stato un ottimo modo per cominciare la stagione e le loro storie.”
Parlando di chimica, hai un racconto divertente su un bacio dentro o fuori dal set?
“Il mio primo bacio l’ho dato la vigilia di Natale di un paio di anni fa, a New York. È stato davvero divertente e dolce; magico, ma anche imbarazzante. Al tempo si è trattato del momento più grandioso di tutti, ma ripensandoci ora mi dico: ‘Oh, è stato assolutamente imbarazzante.’ *Ride* La storia della mia vita.”
È già stato chiarito che Shadowhunters non è direttamente basato né sul film né sul libro. C’è qualche grosso cambiamento che pensi che i fan apprezzeranno assolutamente?
“Da fan dei libri, posso solo dire che aggiungono qualcosa alla storia. Volevamo realizzare un prodotto che potesse realizzarsi un’esperienza divertente per tutti – per le persone completamente nuove al Mondo delle Ombre, e per quanti conoscono ogni singola battuta del libro dal fronte della copertina al retro, perché lì fuori ci sono persone così. Le amo! Andiamo dal Punto A al Punto B e l’arco narrativo è praticamente quello del primo romanzo, nella prima serie, e per quanto riguarda i personaggi siamo rimasti davvero fedeli; è questa la forza che ci spinge. Col progredire della storia abbiamo aggiunto alcuni nuovi personaggi che Ed Decter, il nostro showrunner, ha creato. Abbiamo inserito dei personaggi dal secondo, terzo e quarto libro, e vedremo quali svolte e colpi di scena ci saranno. Siamo sempre in quel mondo lì, ma è leggermente diverso, un’interpretazione più cupa che tutti possono apprezzare. Persino l’aspetto dello show è molto diverso; è davvero cupo e ombroso. C’è un sacco di oscurità, e questo crea le basi giuste per questo stato d’animo cupo, e per l’aspetto quasi gotico. Aggiunge molto allo show.”
Questo personaggio è molto diverso dagli altri che hai interpretato. Qual è la cosa di questo ruolo che aspetti con più ansia che i tuoi fan vedano?
“Sì, penso che Clary sia, come persona, quella più vicina a me. In genere interpreto la cattiva ragazza, e Sonya di Maze Runner è un tipo di guerriera cazzuta completamente diverso… Clary è una ragazza forte e sicura di sé che si ritrova in un mondo nuovo e lì deve trovare la sua strada. Come essere umano, è la più vicina a me, quindi per me è stata un’esperienza diversa interpretare la sua parte. Sono davvero emozionata all’idea che la gente la veda, e ognuno di noi ha messo un pezzo di sé in questo telefilm. Abbiamo davvero dato tutto, e sono eccitata all’idea che la gente dia un’occhiata.”
Come hai detto tu, Sonya e Clary sono personaggi molto diversi, quindi com’è stato bilanciare due grandi mondi YA?
“Molto diverso, perché in TV ti muovi incredibilmente alla svelta e vai incontro a tantissime cose in un lasso brevissimo di tempo. Con Maze Runner: La Fuga avevamo più tempo per esplorare le cose; abbiamo passato tre settimane su una scena. Se si fosse trattato del telefilm, ci avremmo passato un giorno. È uno stile di ripresa davvero diverso. I mondi in sé sono completamente diversi. Sì. Sono entrambi sci-fi e YA, ma il mondo di Cassie (Cassandra Clare) è ricchissimo, romantico e meravigliosamente contorto, mentre quello di James (Dashner) è desolato, crudo e rigido. Sono ambienti del tutto diversi, ma più di ogni altra cosa è divertentissimo girare e immergersi in questi universi. Vai sul set e ti senti completamente parte di questa realtà alternativa. Sono molto fortunata, perché entrambi i cast sono delle famiglie. È bellissimo avere entrambi i lati della medaglia, qui. È un onore meraviglioso, ma anche terrificante, poter portare in vita questi personaggi, perché la gente tiene a loro e prova per loro dei sentimenti fortissimi. Il mio obiettivo primario è di rendere loro giustizia e poterli in vita in un modo che vada bene per tutti. Quando leggi qualcosa, nella vita è come se ci fosse un film, ed è un’esperienza davvero personale. Ciò che cerchiamo di fare è di portare una sua versione in vita e rendere quante più persone possibili felici.”
Tu e il cast di Shadowhunters avete fatto qualcosa di particolare per legare?
“Nessuno di noi veniva da Toronto, quindi stavamo tutti nello stesso hotel. Sono stata l’ultima ad arrivare, e quando sono entrata nell’ingresso, erano tutti seduti sul divano e mi hanno detto: ‘Sei qui! Congratulazioni!’ Mi hanno trascinata via e portata a cena, e abbiamo passato una notte bellissima chiacchierando e facendo gli stupidi. Stavamo nella stessa zona e andavamo insieme in palestra e al cinema. C’è questo gioco di nome Werewolf che facevamo di solito – è simile a Mafia, ma si fa con delle carte; ci giovavamo sempre, e un paio di volte l’abbiamo pure mandato in onda con Periscope. Quando passi così tante ore al freddo, sotto la pioggia, a tarda notte o di prima mattina con qualcuno, lo vedi sia al suo meglio che al suo peggio. Devo dire che non preferirei condividere quest’esperienza con nessuno più di questi sei esseri umani. Li adoro.”
C’è altro che vorresti condividere con i fan?
“Donate a Photo è una cosa semplicissima da fare, e così divertente, durante le vacanze. Per maggiori informazioni, visitate GirlUp.org. Si sono tanti modi diversi per donare e contribuire attraverso programmi diversi. Donate a Photo probabilmente è il metodo più semplice e veloce, perché carichi una foto e in questo modo puoi fare la differenza; è davvero così facile.”
ok…la adoro :heart: e (ovviamente) adoro anche voi grazie per la traduzione :kiss:
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