News

Cassandra ha risposto su Tumblr a due domande – nella prima, commentando i casting di Hodge e Madame Dorothea/Dot; nel secondo rispondendo a una domanda su Tessa (e indirettamente su Magnus) che le fanno spesso.
Come al solito, ve le abbiamo tradotte!

« “Ciao, Cassie! Amo i tuoi libri, e sono così felice di sapere che verranno trasformati in una serie TV, perché diamine Dorothea e Hodge verranno interpretati da attori così giovani? E perché chiamano Dorothea ‘Dot’? Il fatto che stiano trasformando Dorothea e Hodge (proprio Hodge, tra tutti i personaggi!) in due sex symbol mi sta facendo arrabbiare.”

Lo showrunner voleva un Hodge più giovane di quello del film. Ma questo è perché nel film avevano invecchiato Hodge di una ventina di anni.

L’età di Luke viene rivelata in Città di Cenere. Ha trentotto anni. Ha due anni più di Ian Somerhalder, che interpreta Damon in The Vampire Diaries. Non è vecchio. Queste persone – Luke, Valentine, Jocelyn, Hodge – hanno tutte la stessa età. Sono andate a scuola insieme. Era nella stessa classe. In Città di Ossa, Hodge mostra a Clary una sua foto di quando andava a scuola con sua madre e con Luke. Non ha vent’anni più degli altri. Non sarebbe possibile. A dire il vero, è un anno più giovane.

Non credo che i film rovinino i libri, ma sono dell’idea che quando le persone li guardano, fissano la propria visione sui personaggi della pellicola, e quindi la gente crede che Hodge abbia più degli anni che ha. Jon Cor è molto più vicino all’età dell’Hodge dei romanzi di quanto non lo fosse Jared Harris, sebbene io abbia amato Jared.

Jon Cor è decisamente più bello di come mi immagino Hodge? Sì! Molto! Ma è così per la maggior parte degli attori. La televisione e il cinema tendono a castare individui molto più belli di quelli descritti nei libri. Perché sono mezzi visivi e via dicendo.

Quanto a “Dot”: Dot non è davvero Madame Dorothea, nel senso che non condividono nient’altro che il nome. Dal momento che è un personaggio originale, immagino che possano farne ciò che desiderano. Non somiglia a nessuno dei personaggi che ho creato o che creerei, quindi non so davvero cosa dire a riguardo. Non voglio che le persone abbiano pregiudizi o rendere la gente infelice, e vi ricordo che le cose cambiano sempre, durante le riprese, quindi vedremo come verrà fuori il personaggio.

Nei romanzi, Hodge ha la stessa età di Tom Hardy. SÌÌÌÌ. Davvero. 🙂 »

« “Ciao, Cassie! Ho visto un sacco di discussioni, sul tuo Twitter, in cui si parlava del futuro insieme di Jem e Tessa, visto che lei è immortale e lui no. Mi chiedevo se Tessa prenderebbe mai in considerazione l’idea di farsi togliere l’immortalità, così da poter invecchiare, vivere una vita relativamente normale e morire con Jem, così come Magnus stava pensando di fare per Alec prima che Alec agisse dietro le sue spalle e facesse quella brutta cosa. È una storia che magari potremmo leggere in futuro? Grazie per il tuo tempo.”

No. Tessa non sta pensando a niente del genere.

Magnus non sta punendo Alec non diventando mortale; è che davvero non ha potuto trovare un modo non orribile per farlo. Se ci fosse una maniera non-orribile, questo potrebbe cambiare le cose sia per Magnus che per Tessa. Attualmente non c’è modo per farli diventare mortali senza commettere qualcosa di davvero orribile o distruttivo – ovvero, dovrebbero ammazzare altre persone perché funzioni.

Vedo un sacco di discussioni riguardo al come Magnus dovrebbe diventare mortale “per Alec” o Tessa “per Jem”. Non credo che questo sia un gesto enormemente romantico che fanno molti altri. 🙂 Ma se mai dovesse accadere, credo che dovrebbero decidere da sé, a prescindere dalla sua vita sentimentale. Tessa dovrebbe decidere se le sta bene non scoprire se in futuro verranno pubblicati dei romanzi che potrebbe leggere e amare, se le starebbe bene non ricordare mai più Will, o Jem. Magnus dovrebbe decidere se gli starebbe bene sapere che non dirà mai un’altra battuta, non vedrà più un altro tramonto, il suo bambino, e che non ricorderà più Alec. Sarebbe una decisione che dovrebbero prendere per se stessi, e da soli. »