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Buonasera, Shadowhunters!

Questo post lo scriviamo qui per poter ribadire più di una volta e in maniera enfatizzata (con l’uso di grafica adeguata) che si tratta solo di Teorie. Parti delle nostre menti. Pensieri di gente che un sabato pomeriggio aveva troppo tempo da perdere. Chiamatele come vi pare, basta che capiate  che non si tratta di una notizia, ma del nostro utilizzare lo spazio che abbiamo a disposizione per condividere con voi un’idea.

Ovviamente, come tutte le teorie che si rispettino, hanno sicuramente bisogno di validazione. Noi abbiamo fatto delle ipotesi a partire dalle cose CERTE che ci sono state date insieme agli annunci degli attori che interpreteranno i nostri attori.
Piccoli indizi che, messi in fila, ci hanno portato a dire le cose che leggerete in questo post. Che potranno essere più o meno vicine alla realtà—quando avremo una realtà—ma sono le nostre teorie.

Ho detto teorie?

Scherzi a parte (e no, alla fine non posterò il numero esatto delle volte in cui ho scritto la parola “teorie”, quindi smettete di contare), vi lasciamo qui quello che pensiamo avverrà. Il pensiero gira soprattutto intorno ai cambiamenti che sono stati fatti nella storia del personaggio di Luke, ma poi si allargano un po’ a tutta la serie, perché i romanzi sono per lo più dal punto di vista degli Shadowhunters, che dei mondani in parte se ne fregano, ma per allargare il pubblico bisogna proporre nuovi punti di vista, e trovare nuovi modi di raccontare la stessa storia.

Prendiamo ad esempio l’occupazione di Luke che passa da libraio a poliziotto. Può piacere o non piacere, ma così sarà.
Per noi è una cosa che ha senso, perché sappiamo che i demoni possono impossessarsi delle persone o ucciderle per nutrirsene (lo scopriamo proprio all’inizio di Città di Ossa, ne parla il demone con i capelli blu nelle scene in cui possiamo leggere il suo punto di vista).

Le persone impossessate/uccise avranno pure delle famiglie, no? Queste famiglie si preoccuperanno di certo per i loro cari scomparsi, e andranno dalla polizia.
Ora, la nostra teoria è che la maggior parte dei fascicoli riguardanti crimini di origine demoniaca finisca—nel romanzo—nello schedario dei crimini irrisolti o che una persona random venga incolpata nonostante la sua innocenza. E, certo, noi che abbiamo letto i romanzi non ci facciamo troppe domande, ma con il passaggio in televisione ci saranno tantissime persone che vedranno il telefilm senza aver letto i romanzi (forse li leggeranno dopo, incuriositi, forse mai, non siamo nessuno per giudicarli) e queste domande se le faranno. Nessuno si accorge che questa gente sparisce? Come fanno a scegliere le vittime? Se è una cosa casuale non possono sapere se hanno famiglia o no?
Significherebbe avere un telefilm calato in un mondo parallelo, che alla lunga potrebbe stancare il grande pubblico, quando sappiamo perfettamente che la serie di Shadowhunters si colloca in quel genere che viene definito Urban Fantasy.

Perciò, avere un “infiltrato” nella polizia ha totalmente senso.
Luke sarà sicuramente un Licantropo e un ex-Shadowhunter—per quanto si possa essere EX-Shadowhunters—questo ce lo ha detto la descrizione del suo personaggio insieme all’occupazione che avrà nel telefilm.
Lui conosce il sovrannaturale e sicuramente saprà rendersi conto di quali casi hanno origini demoniache e quali no. Non si tratta di un super-poliziotto, è solo uno che ne sa di più. A quel punto il crimine viene “segnalato” agli Shadowhunters che ‘indagano’ e puniscono i demoni responsabili. Non sono parte della polizia, ma comunque tengono in ordine il mondo umano, quello reale, in cui è impossibile che nessuno veda/sappia/faccia.

È questo il motivo per cui pensiamo sia possibile che introducano un “motivo a episodi” nel telefilm. Una roba tipo un omicidio o un crimine qualunque ad opera dei demoni la cui storia si risolva nell’arco di un singolo episodio, mentre la storia del romanzo si dipana sull’intera stagione, facendo sì che ogni episodio sia una storia auto-conclusiva che si colloca nella storia della stagione.

Non tutti conoscerete How To Get Away With Murder, ma pensiamo sia possibile che abbiano deciso di adattare un format del genere: lì, in ogni puntata si racconta un singolo caso che la squadra porta in tribunale, ma c’è comunque un filo conduttore nella storia.

Si tratta di modifiche che potrebbero rendere il prodotto più fruibile al grande pubblico, insomma, che potrebbe unire il genitore a cui piacciono i polizieschi e la figlia avida lettrice che ama i romanzi della Clare, e che ci regalerebbero sei stagioni (perché sappiamo che per mantenere in vita una serie TV c’è bisogno degli ascolti) e non sarebbero neanche ipotesi totalmente inaccettabili (naturalmente dal nostro punto di vista).

Ovviamente, queste rimangono teorie 😉 Restiamo in attesa della realtà 🙂

PS: Grazie a Kimira, Adele e Rò che questa teoria l’hanno elaborata tanto quanto me 🙂