Come vi avevamo già accennato, durante la sua visita sul set il TMI Source ha avuto modo di parlare con Cassie e gli attori. E proprio qualche giorno fa hanno cominciato a rivelare le varie interviste, a cominciare da questa qui, quella con Cassandra Clare.
L’abbiamo tradotta per voi! 😉
« C’è stato un personaggio, o un costume, o un pezzo del set che, quando hai visto, ti ha fatto pensare: “Wow, è esattamente ciò che mi ero immaginata”? »
Cassie: « La prima volta che ho visto la Città di Ossa ho pensato: “Wow, è esattamente come l’avevo immaginata”. È… non voglio dire granché a riguardo, ma è qualcosa di davvero emozionante, e incredibilmente dettagliato. Ogni piccola parte del set è diversa, e mi ha dato la sensazione di essere un posto realmente esistente. »
« La storia di Città di Ossa/The Mortal Instruments ti è stata ispirata da una visita a un negozio di tatuaggi. Hai un tatuaggio? E, se sì, è stato ispirato da qualche tuo libro? »
Cassie: « Non ne ho: sfortunatamente, non sono mai stata in grado di commissionare un particolare tatuaggio, ma mi piacerebbe farmene uno, e mi sono detta che magari, una volta uscito il film, mi tatuerò una runa. »
« Cos’ha ispirato il tuo meraviglioso nome d’arte? »
Cassie: « La sorella di Jane Austen si chiamava così, e la Austen era solita scrivere delle storie per lei; l’ispirazione è venuta da lì. »
« Questa domanda è per i tuoi lettori: cosa pensi che aggiungerà il film a questa/alla tua storia, che loro già conoscono e amano così tanto? »
Cassie: « Beh, penso che i film aggiungano sempre un nuovo livello di significato a una storia, così come lo fa anche un adattamento o una canzone ispirati a una storia. Un film è un’interpretazione di un libro, quindi credo che darà la possibilità alle persone di vedere un’altra versione del romanzo. »
« Quale scena sei più ansiosa di vedere? »
Cassie: « Credo che per me sia complicato scegliere tra il Party di Magnus e la scena della serra con Clary e Jace, che tutti noi conosciamo e amiamo. »
« C’è stato un consiglio che hai dato a un certo attore riguardo il suo personaggio che l’ha sorpreso? »
Cassie: « Non sono sicura di aver dato un qualche consiglio capace di sorprendere davvero gli attori, ma ho di sicuro ripetuto loro di prendersi la libertà di interpretare i personaggi secondo la loro visione delle cose, e di non preoccuparsi delle interpretazioni altrui. Sapete, ogni fan interpreta a modo suo i personaggi che ama, e volevo davvero che gli attori sentissero di poter interpretare il personaggio basandosi sulla loro visione. »
« Cos’è che rende Harald Zwart il regista giusto per questo film? »
Cassie: « Credo che Harald sia la persona giusta per questo film perché a conti fatti non è un uomo da fantasy – nel senso che prima non aveva mai girato un film fantasy. Non intendo dire che non gli piace, anzi, è un fan, ma ha approcciato il progetto dal punto di vista di chi si è sempre concentrato sulle relazioni tra i personaggi, e così fa lo stesso in questa storia, si concentra sulle emozioni dei personaggi, i loro vari rapporti, si è molto applicato per sottolineare le varie relazioni che i personaggi hanno tra loro, e credo che queste siano le basi necessarie per far sembrare una storia fantasy vera. »
« È difficile affidare le redini della tua storia alla persona che scriverà il copione, e permettere che sia qualcun altro a tradurre le tue parole sul grande schermo? »
Cassie: « Beh, sono un po’ una fanatica del controllo, quindi per me è un po’ complicato lasciar andare una storia e permettere che sia qualcun altro a occuparsene, sapete, a darne la sua interpretazione, ma lavorare con la Constantin è stato davvero grandioso. Hanno davvero parlato con me un sacco, tenuto conto delle mie opinioni e pensato a ciò che avevo detto loro. E alla fine della giornata, sono emozionata anch’io, proprio come i miei lettori, all’idea di vedere il prodotto finito, e sono pronta a restare sorpresa. »
« Quando Lily è stata presa come Clary che tipo di consiglio le hai dato sul come interpretare il personaggio? »
Cassie: « Quando Lily è stata scelta come Clary sono rimasta molto sorpresa, non sapevo stessero cercando qualcuno, e credo di averle consigliato di non sentirsi sotto pressione al pensiero di stare per interpretare un personaggio sui cui un sacco di persone avevano costruito aspettative e che questa stessa gente voleva veder interpretato in questo o quel modo, e di non preoccuparsi troppo di quanti volevano solo che lei avesse il giusto colore di capelli o gli occhi del verde corretto, ma piuttosto di cercare di catturare quello che per lei era lo spirito del personaggio; ho davvero creduto nella sua capacità di interpretare il personaggio, e stando a ciò che ho visto ci è riuscita. »
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