MakeUp Magazine ha condiviso un po’ di foto che potrebbero interessarvi, Shadowhunters: bozzetti e non solo con vampiri, demoni e Fratelli Silenti. 🙂 E c’è anche un bell’articolo, qui di seguito tradotto (da noi) per voi.
« Uno dei film fantasy più attesi di quest’estate era Shadowhunters: Città di Ossa. Basato sul romanzo bestseller di Cassandra Clare, la storia è quella di un’adolescente chiamata Clary (la interpreta Lily Collins) che si ritrova risucchiata all’interno di un mondo sovrannaturale con demoni, vampiri e altri mostri.
Le creature del film sono state costruite dal veterano degli effetti make-up Paul Jones (Silent Hill, Defiance), con il contributo del concept artist Martin Mercer. A differenza di altri progetti dello stesso tipo, dove i mostri sono una presenza più ovvia, la sfida in questo film era creare una varietà di creature sovrannaturali che non saltasse subito all’occhio. “C’è una scena grandiosa in cui Clary va a casa di Magnus Bane, [e lì si sta tenendo] un party,” spiega Jones, “e io direi che il settanta percento degli ospiti è umano, e il restante trenta è umanoide, perché c’è qualcosa di strano in loro. C’è un ragazzo col viso dorato e cicatrici di tribali africani in faccia, ma la pelle del suo volto è di un dorato luminescente; un’altra ragazza ha occhi da gatto che non noti finché non guarda fisso la videocamera; quindi, parlando unicamente di protesi, tutto è stato progettato per essere discreto. Abbiamo cercato persone dall’aspetto già interessante e giocato con i loro tratti naturali, piuttosto che prendere uomini e donne comuni o attraenti e trasformarli in mostri”.
Jonas ha lavorato direttamente con Mercer per creare le creature. “Martin è davvero veloce,” ha sottolineato Jones, “quindi mi è stato possibile gestire il lavoro e non dover stare al pc a preparare i design tutto il giorno. Martin veniva da me e io mi atteggiavo ad art director e gli rispondevo, tipo: ‘Okay, quel taglio è grandioso – rendilo solo un po’ più lungo e fa’ uscire maggiormente gli zigomi, scurisci questa parte della runa, rendi i denti più lunghi’. Quattro o cinque ore più tardi il lavoro era pronto e potevamo inviarlo all’incaricato della produzione dei design, François Séguin, e, per ciò che riguarda il lavoro pratico in sé, non ho avuto problemi a costruire nessuno dei design. Quando è qualcun altro a darti il design, a volte la cosa può essere difficoltosa, perché non si capisce ciò che si sta facendo o quali sono le limitazioni pratiche della protesi. Dal momento che comprendo i personaggi di questo mondo e il luogo in cui vivono, siamo stati in grado di portare a termine il nostro lavoro”.
Anche se quanti andranno a vedere il film non faranno necessariamente caso alle creature in Shadowhunters: Città di Ossa, Jones insiste a ripetere che ce ne sono in gran quantità, se si sa dove guardare. “Vedendo questo film la prima volta non ti capiterà di esclamare: ‘Oh, wow, guarda tutti quei make-up effects!’” ci dice. “Ma se dovessi rivederlo, penserai: ‘Quello era make-up, ma quasi non lo vedi!’ I Fratelli Silenti sono come Darth Maul: sono davanti alla tua faccia, per intero, con delle protesi dall’aria figa; i trucchi degli altri invece sono stati fatti in maniera più discreta. Il pubblico vede questo mondo, ma al suo interno c’è quest’altro universo più periferico, lontano dall’occhio; non è come Cantina in Star Wars. Non ci sono alieni che camminano davanti alla telecamera; è solo una discoteca piena di roba strana che non noti se non ti viene indicata. Ho probabilmente un portfolio pieno di make-up utilizzati in questo film, ma che compaiono tutti nel background, lontano dagli occhi!”
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