Buonasera, Shadowhunters! 🙂
Quest’oggi per il post del read along dovete ringraziare la nostra Liz, che ci ha fornito una sintesi decisamente gustosa del capitolo 5, “Il Conclave e l’Alleanza”.
Forza, tutti a leggere! <3
«Pensi che si sveglierà? Ormai sono tre giorni…»
«Devi darle tempo. Il veleno dei demoni è forte e lei è una mondana. Non ha le rune a darle forza, come noi.»
«I mondani muoiono come niente, eh?»
«Isabelle, lo sai che porta sfortuna parlare di morte nella stanza di un malato.»
“Do you think she’ll ever wake up? It’s been three days already.”
“You have to give her time. Demon poison is strong stuff, and she’s a mundane. She hasn’t got runes to keep her strong like we do.”
“Mundies die awfully easily, don’t they?”
“Isabelle, you know it’s bad luck to talk about death in a sickroom.”
Il capitolo 5 si apre con Clary che si sveglia all’Istituto dopo aver combattuto contro il Demone. A vegliarla c’è Isabelle. In queste righe, le due si presentano per la prima volta.
«Cosa è successo ai miei vestiti?»
«Erano coperti di sangue e veleno. Jace li ha bruciati.»
«Ah, sì?» chiese Clary. «Ma senti, è sempre così scontroso o il suo è un trattamento che riserva ai mondani?»
«Oh, è scontroso con tutti» disse Isabelle allegra. «È questo che lo rende così maledettamente sexy, oltre al fatto che ha ucciso più demoni di chiunque altro alla sua età.»
Dopo essersi cambiata, Clary si avventura fuori dalla sua stanza dell’Istituto. Segue una musica che sente provenire da una delle stanze e…
Jace era seduto al piano, le mani affusolate che si muovevano velocemente sui tasti. Era a piedi nudi e portava dei jeans e una maglietta grigia.
I capelli color bronzo erano arruffati come se si fosse appena svegliato.
Guardando i movimenti veloci e sicuri delle sue mani, Clary ricordò la sensazione che aveva provato quando l’aveva sollevata tra le sue braccia, con le stelle che sfrecciavano attorno a lei come una pioggia di brillantini d’argento.
Jace was seated at the grand piano, his slender hands moving rapidly over the keys. He was barefoot, dressed in jeans and a gray T-shirt, his tawny hair ruffled up around his head as if he’d just woken up. Watching the quick, sure movements of his hands across the keys, Clary remembered how it had felt to be lifted up by those hands, his arms holding her up and the stars hurtling down around her head like a rain of silver tinsel.
«Alec?» disse. «Sei tu?»
«No, non è Alec. Sono io.» Clary entrò nella stanza.
“Alec?” he said. “Is that you?”
“It’s not Alec. It’s me.” She stepped farther into the room. “Clary.”
Un chiaro riferimento alle Origini, non pensate?
Pian piano veniamo a scoprire nuovi aspetti della vita di Jace.
«Aspetta» disse Clary. «Alec e Isabelle e Max… sono gli unici Cacciatori della tua età che conosci? Gli unici con cui passi il tempo?»
Jace smise di accarezzare il gatto. «Sì.»
«Ti sentirai solo.»
«Ho tutto quello che mi serve.».
“Wait,” said Clary. “Alec and Isabelle and Max—they’re the only Shadowhunters your age that you know, that you spend time with?”
Jace stopped stroking the cat. “Yes.”
“That must get kind of lonely.”
“I have everything I need.”
Poco dopo facciamo la conoscenza di Hodge Starkweather, il tutore dell’Istituto, vera e propria memoria storica degli Shadowhunters di New York. È lui che spiega a Clary dell’esistenza di un Conclave che regola le vite degli Shadowhunters e dell’esistenza di un gruppo ristretto, il Cerchio, di cui faceva parte Valentine.
Clary ci pensò sopra un po’. «Ha detto qualcosa su un certo Valentine, ma…»
Hodge scattò in piedi così all’improvviso che Hugo, fino a quel momento comodamente appollaiato sulla sua spalla, si lanciò in aria con un verso irritato. «Valentine?»
«Sì» disse Clary sbalordita. «Ho pensato di avere sentito male. Valentine non sembra proprio un nome da demone…»
«Valentine non è un demone.» La voce di Hodge era ferma, ma Clary notò un leggero tremito nelle sue mani. Hugo, che era tornato a posarsi sulla sua spalla, arruffò le penne inquieto.
«Lo conosci?»
«Sì. Valentine è… era… un Cacciatore.»
«Un Cacciatore? Perché dici era?»
«Perché è morto» disse Hodge in tono neutro. «È morto da quindici anni.»
Clary thought. “It said something about a Valentine, but—”
Hodge jerked upright, so abruptly that Hugo, who had been resting comfortably on his shoulder, launched himself into the air with an irritable caw. “Valentine?”
“Yes,” Clary said. “I heard the same name in Pandemonium from the boy—I mean, the demon—”
“It’s a name we all know,” Hodge said shortly. His voice was steady, but she could see a slight tremble in his hands. Hugo, back on his shoulder, ruffed his feathers uneasily.
“A demon?”
“No. Valentine is—was—a Shadowhunter.”
“A Shadowhunter? Why do you say was?”
“Because he’s dead,” said Hodge flatly. “He’s been dead for fifteen years.”
«Valentine ha infranto la Legge più importante di tutte: ha preso le armi contro altri Shadowhunters e li ha massacrati. Lui e il suo gruppo, il Cerchio, uccisero decine di loro simili, oltre a centinaia di Nascosti, durante gli ultimi Accordi. Li sorpresero con la guardia abbassata.»
“Valentine broke the greatest Law of all—he took up arms against his fellow Shadowhunters and slew them. He and his group, the Circle, killed dozens of their brethren along with hundreds of Downworlders during the last Accords. They were only barely defeated.”
Insieme alle rivelazioni di Hodge, assistiamo a un furente scambio di opinioni tra Alec e Clary.
«Pensi che non sia stata lei a uccidere quel demone?»
«Certo che non è stata lei. Guardala, è una mondana, Hodge, e per di più una ragazzina. Non esiste proprio che sia riuscita a far fuori un Divoratore.»
“Are you suggesting that she didn’t kill that demon after all?”
“Of course she didn’t. Look at her—she’s a mundie, Hodge, and a little kid, at that. There’s no way she took on a Ravener.”
«Non sono una ragazzina» lo interruppe Clary. «Ho sedici anni… be’, li avrò domenica.»
«La stessa età di Isabelle» disse Hodge. «Isabelle ti sembra una bambina?»
«Isabelle viene da una delle più grandi dinastie di Cacciatori della storia» ribatté Alec. «Questa ragazza invece viene dal New Jersey.»
«Sono di Brooklyn» lo corresse Clary furente. «E con questo? Ho appena ucciso un demone a casa mia e tu mi vieni a rompere le scatole solo perché non sono una ragazza ricca e viziata come te e tua sorella?»
“I’m not a little kid,” Clary interrupted. “I’m sixteen years old—well, I will be on Sunday.”
“The same age as Isabelle,” Hodge said. “Would you call her a child?”
“Isabelle hails from one of the greatest Shadowhunter dynasties in history,” Alec said dryly.
“This girl, on the other hand, hails from New Jersey.”
“I’m from Brooklyn!” Clary was outraged. “And so what? I just killed a demon in my own house, and you’re going to be a dickhead about it because I’m not some spoiled-rotten rich brat like you and your sister?”
Ehm… il capitolo si chiude sulle note dei ricordi di Hodge.
Quando chiudeva gli occhi, dietro le sue palpebre esplodevano e si dissolvevano delle immagini: sangue e cadaveri, terra smossa, un podio bianco macchiato di rosso.
Le urla dei morenti. I prati verdi e dolci di Idris e il suo infinito cielo blu trafitto dalle torri della Città di Vetro.
Images burst like flashbulbs behind his lids when he closed his eyes. Blood and bodies, trampled earth, a white podium stained with red.
The cries of the dying. The green and rolling fields of Idris and its endless blue sky, pierced by the towers of the Glass City.
Oh, salve…
Un altro capitolo che adoro…
Per diversi motivi…
Per cominciare Isabelle :heart:
Oh Izzy.. Dolce adorabile Iz :heart:
Poi i sogni di Clary…
Poi Jace che suona il piano :yey: …
Jace che dice: Alec sei tu? (Già, ogni riferimento ad un qualche antenato e un qualche parabatai, è puramente casuale :heart:)… E Jace che dice: “La nostra bella addormentata. Chi ti ha baciata?” Niaaaaaah :heart:
E il sarcasmo di Jace, Jace che guarda di sottecchi Clary, Jace che prende le difese di Clary, Jace che bisticcia con Alec per Clary, Jace che vuole restare con Clary durante la sua “chiacchierata” con Hodge… Jace… Jace.. JACEJACEJACEJACEJACEJACEJACE…
*ahem*
E l’Istituto… Adoro la descrizione nel minimi dettagli dalle stanze alle pareti dei corridoi… Adoro come Cassie ci trasporta sempre nei mondi che disegna… Anche se adoro un po’ tutto della saga…
E il rapporto parabatai tra Jace e Alec…
E la chiamata di Clary a Luke.. E la chiacchierata piena di nozioni che avviene poco dopo tra Clary e Hodge…
È un capitolo dove si scoprono tante cose e.. Beh, basta così…
Sennò mi ripeto…
Ah! Capitolo sei :heart:
Dolce ascensore e “l’altro dieci per cento”… Venite a me!!
i battibecchi tra Alec e Clary mi piacciono un casino! ahahahahahah,poi Jace che non difende Alec e ride sotto i baffi :roftl:
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