Ecco anche l’undicesimo capitolo, “Magnus Bane”! 🙂 Questa volta l’autrice del post è Liz, quindi ringraziate lei per le splendide parole e le meravigliose foto. <3
“Non voglio gli spaghetti. Voglio sapere cos’è un Magnus Bane.”
“I don’t want spaghetti. I want to know what a Magnus Bane is.”
Ma andiamo con ordine…
Il capitolo 11 si apre con Jace, Alec, Clary, Simon e Isabelle riuniti a fare colazione al Taki. Alec è sempre più infastidito dalla presenza di Clary accanto al suo parabatai.
Non doveva essere facile voler bene a Jace. Stavo ridendo perché le dichiarazioni d’amore mi divertono, soprattutto quando si tratta di amori non corrisposti.
“Jace couldn’t be an easy person to care about. I was laughing at you because declarations of love amuse me, especially when unrequited.
Altro importante evento del capitolo è la discussione tra Clary e Hodge riguardante una foto che Clary ha trovato all’interno di un libro.
Jocelyn stava abbracciando un ragazzo che Clary non riconobbe. Fu un piccolo shock. Non aveva mai pensato a sua madre con un uomo che non fosse suo padre. Jocelyn non usciva mai con nessuno e non sembrava affatto interessata all’altro sesso.
Jocelyn’s arm was around a boy Clary didn’t recognize. It gave her a jolt. She’d never thought of her mother being involved with anyone other than her father, since Jocelyn had never dated or seemed interested in romance.
– È Valentine – disse una voce accanto a lei. – Quando aveva diciassette anni.
“That’s Valentine,” said a voice at her elbow. “When he was seventeen.”
E qui veniamo a conoscenza dell’amore che Valentine provava per Jocelyn, delle feste che organizzavano a Idris, della loro vita prima che nascesse Clary.
È un capitolo di rivelazioni e di storie mai raccontate, come quella del falco che Jace racconta a una Clary quasi addormentata.
“Il bambino non pianse mai più e non dimenticò mai ciò che aveva imparato: che amare significava distruggere e che essere amati significava essere distrutti.”
“The boy never cried again, and he never forgot what he’d learned: that to love is to destroy, and that to be loved is to be the one destroyed.”
Facile per Clary riconoscere dietro questo bambino il giovane Cacciatore che le sta accanto. Una lezione veramente triste e crudele che però ci aiuta a capire la difficoltà di Jace di affezionarsi alle persone.
Nella parte finale del capitolo Isabelle impone a Clary un cambio look per la festa di Magnus. Il risultato non si fa attendere: sia Simon che Jace ne rimangono sbalorditi.
Allungò una mano e le tolse i fermagli scintillanti dai capelli, che le ricaddero in grossi boccoli attorno al collo. La sensazione dei capelli che le solleticavano la pelle era insolita e stranamente piacevole.
“Molto meglio, disse Jace, e Clary pensò che questa volta forse anche la sua voce era un po’ incerta.“And one last thing,” he said. He reached over and pulled the sparkling pins out of her hair, so that it fell in warm and heavy curls down her neck. The sensation of hair tickling her bare skin was unfamiliar and oddly pleasant. “Much better,” he said, and she thought this time that maybe his voice was slightly uneven too.
E su questo momento da mozzare il fiato, il capitolo 11 si conclude. Pronti per la festa di Magnus?
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