Alla fine le restanti scene tagliate (sono dodici, di varie dimensioni) le abbiamo caricate oggi. 😉 Speriamo vi piacciano!
PS: se vedete un “____”, è perché la parola nella versione originale del testo era stata omessa (visto che la scena tagliata era stata regalata a noi fan prima dell’uscita effettiva di Città delle Anime Perdute).
1 – Questa volta, quando Clary suonò il campanello, lei e Simon, anziché ritrovarsi nel corridoio buio davanti alla stanza della Regina, finirono in una caverna umida che sapeva di muffa; le pareti gocciolavano acqua fredda, il terreno era fangoso e marrone sotto ai loro piedi. Svariati passaggi conducevano a quella che pareva essere la stanza principale. Mentre si voltava, gli stivali di Clary scivolarono sulla pietra bagnata, e dovette afferrare il braccio di Simon per tenersi in equilibrio.
Lui stava guardando in alto, osservando le pareti della caverna, gli occhi scuri pieni di curiosità. Posò una mano sulla pietra e poi la tolse, mostrandole il palmo luminoso. “Guarda,” disse. “Muschio fosforescente.”
“Le fate lo usavano per creare delle torce,” spiegò Clary, ricordando ciò che aveva letto nel Codice. “Quello, e fuochi fatui intrappolati nel vetro.”
“Andiamo.” Simon la spinse dolcemente in avanti verso uno degli scuri passaggi che attraversavano la parete.
“Sai dove stai andando?”
“In caso di dubbio, muoviti in avanti,” le rispose. “L’ho imparato nei Boy Scout. Inoltre, vedo perfettamente bene, al buio.”
“Ci riuscirei anche io, se mi facessi una runa della visione notturna – oh!” Clary boccheggiò, e i due si fermarono mentre Meliorn gli compariva davanti, l’armatura bianca che luccicava come una stregaluce nella penombra. C’era un’espressione sgradevole nei suoi occhi chiari.
“Dunque sei tornata nella nostra terra, umana bugiarda,” disse a Clary. “Devi essere o molto coraggiosa o molto stupida se desideri presentarti davanti alla Regina dopo il trucco che hai tentato di giocarle.”
“Non lo definirei un tentativo,” osservò Clary. “L’ultima volta che ho controllato, aveva funzionato.”
“Sì,” disse Simon. Clary lo sguardò di sbieco, e lui si strinse nelle spalle. “Ti stavo solo dando manforte.”
“Cosa mi impedisce di ucciderti qui e prenderti il premio?” domandò Meliorn senza alcuna emozione.
“Due cose,” rispose Clary, contandole sulle dita. “Uno, non ce l’ho io. Ce l’ha lui.” Indicò Simon. “Buona fortuna se cercherai di ucciderlo. Due, se dovessi farlo la Regina non scoprirà mai cosa desideravo, e sai che è curiosa. Se non lo fosse, mi avrebbe tolto il richiamo, non me l’avrebbe lasciato.”
Meliorn sospirò. “Sei una sciocca del peggior genere. Quello che crede di essere intelligente. Molto bene, piccola Nephilim umana. Seguimi. Forse, se sei fortunata, la Regina ti lascerà vivere.” Si voltò e attraversò il passaggio.
“Ricordi quando pensavamo che le fate fossero piccoli esserini che vivevano nei funghi e indossavano cappelli fatti di ranuncolo?” Clary guardò Simon mentre cominciavano a seguire il cavaliere delle fate. “Non era meraviglioso?”
Simon ghignò, un lampo nell’oscurità, e le strinse la mano.
2 – Clary scosse il capo. “L’onestà è più… più dell’ordine delle parole. Dicono che le fate non sono in grado di mentire, ma tu lo fai con le tue intenzioni, il tuo atteggiamento, i tuoi gesti…”
“E gli umani no?” Lo sguardo della Regina scivolò da Clary a Simon. “Questo vampiro, questo Diurno che ti porti sempre dietro – è il ragazzo il cui bacio non desideravi, qui nella mia Corte, non è così? Ti importa qualcosa di lui, o è solo il Marchio di Dio che porta su di sé a fare in modo che tu lo voglia con te, come se fosse uno scudo? E tu,” aggiunse, voltandosi verso Simon, “tu che la amavi, adesso le presti il tuo non insignificante potere per aiutarla a trovare colui che ama di più? Cosa ci guadagni?”
Simon si schiarì la gola. “Forse è questa la differenza tra la mia specie e la tua,” disse. “A volte facciamo delle cose non per il nostro guadagno.”
“Ah,” rispose la Regina. “Per stupidità, vuoi dire.”
“Non la chiamerei così.” Clary non riuscì a non restare impressionata – l’ultima volta che erano stati lì, Simon si era sentito troppo a disagio e fuori luogo per pronunciare più di una manciata di parole; adesso difendeva le sue decisioni. “Ora, vuoi ____ o no? Ci sono delle questioni che richiedono la nostra presenza.”
“Potrei prendervelo,” rispose la Regina. “Sbarazzarsi della ragazza non sarebbe difficile, e per quanto riguarda te, Diurno, coloro che mi servono lo fanno con la loro vita. Una carica suicida potrebbe procurarti notevoli fastidi, a dispetto della tua maledizione.” Spostò lo sguardo su Simon, facendoglielo indugiare addosso.
“Sono la figlia adottiva del membro del Consiglio Lucian Graymark,” si inserì Clary. “Sono vicina ai Lightwood dell’Istituto. Varrebbe la pena di guadagnarsi la loro collera e ira solo per vendicarti del mio inganno? Inoltre – mi hanno sempre detto che le fate apprezzano l’intelligenza. Non desideri che si dica che non sai apprezzare un bel trucco, per quanto a tue spese, no?”
Clary capì guardando gli occhi della Regina sbarrarsi di aver scommesso molto – forse troppo – sull’orgoglio della fata; un attimo dopo, però, la Regina cominciò a sorridere, e le creature nella parete strillarono in tono d’apprezzamento. “Furba come tuo padre,” le disse, e Clary ebbe la sensazione di aver ricevuto un calcio nello stomaco. “Molto bene. Cosa vorresti in cambio del ___? Devo decidere se la tua proposta merita una negoziazione.”
3 – “Beh, salve, madre,” disse Sebastian; la sua voce era simile alla seta. “Ti sorprende vedermi?”
4 – Jace la raggiunse e protese le mani verso di lei; Clary le strinse e lasciò che la tirasse in piedi. I suoi occhi d’oro pallido le cercarono il viso. “Ti voglio con me,” le disse. “Ma voglio che sia una tua scelta. Una volta che saremo andati via, non potrai tornare indietro.”
5 – Jace posò ciò che aveva tenuto in mano sul davanzale e la raggiunse. Clary gli si poggiò contro, e la mano di Jace le scivolò sotto la maglia, posandosi con fare carezzevole, possessivo, sulla sua schiena. Lui si chinò per baciarla, all’inizio dolcemente; la dolcezza andò via alla svelta, però, e presto Clary si ritrovò premuta contro il vetro della finestra, le dita di Jace sull’orlo della maglia di lei – di lui…
“Jace.” Clary si spostò lievemente. “Sono abbastanza sicura che le persone lì in strada possano vederci.”
“Potremmo…” Jace fece un gesto in direzione del letto. “Spostarci… di là.”
Lei ghignò. “L’hai detto come se ti ci fosse voluto un po’ per farti venire quell’idea.”
Quando Jace parlò, la sua voce suonò attutita dal collo di Clary. “Posso solo dire che fai rallentare i miei processi mentali. Adesso so cosa si prova a essere una persona normale.”
“Cosa… si prova?” Le cose che le stava facendo con le mani sotto la maglia erano una distrazione.
“È terribile. Sono già parecchio lontano dal mio numero minimo di battute spiritose, oggi.”
6 – “Vuoi che porti Isabelle?”
“Isabelle è qui?” A dispetto di tutto, Magnus riuscì a suonare divertito.
“Lei – lei, ah, ha passato la notte qui.”
“Alec ne sarà deliziato. Magari potremmo organizzare una gara per scoprire chi tra lui e Jocelyn ti ucciderà per primo.” Ridacchiò.
7 – Gli sforzi di Clary quasi risultarono sprecati quando alzò lo sguardo e vide Sebastian appoggiato contro il muro opposto del corridoio; aveva le braccia incrociate e la guardava.
Si sentì improvvisamente molto consapevole degli abiti che indossava. Lo stesso vestito a sottoveste che aveva messo per andare al club, ma senza i suoi stivali, la sua giacca e, cosa più importante, il ronzio che l’aveva guidata la notte precedente, aveva la sensazione di essere indifesa, vulnerabile. “Chi mi ha tolto le scarpe?”
“È questo che vuoi sapere?” Sebastian sembrava incredulo. “Svieni in un locale, ti risvegli ricoperta di sangue e tutto ciò che desideri sapere è dove si trovano le tue scarpe?”
8 – [NdT: detta presumibilmente ad Alec] “Non prenderla male, ma odori come Magnus.”
9 – “Hai rubato una barca,” scattò [NdT: presumibilmente Clary]. “Che devo farmene di te, ladro di barche lunatico?”
10 – “È uno Shadowhunter,” disse Jocelyn. “La sua lealtà va al Conclave e all’Alleanza.”
“È mio amico,” rispose freddamente Magnus. “La sua lealtà va a me.”
11 – La legge degli Stregoni era parecchio chiara, a riguardo: potevi amare un mortale, era accettabile, ma non spettava a te interferire con la sua mortalità. Ci voleva del tempo per abituarsi a una regola del genere… di norma finché non ti rendevi conto che essere immortale era meno un dono e più un peso.
Magnus lasciò cadere la tabacchiera sulla scrivania e prese il telefono, digitando il pulsante di chiamata rapida associato al numero di Alec. Quando Alec rispose, sembrava sia tormentato che speranzoso: “Magnus? Hai trovato qualcosa?”
“Niente. Mi spiace.”
“Oh.” La bruciante delusione fece suonare la voce di Alec più debole.
“Ma pensavo ai parabatai,” disse Magnus. “Quando i parabatai sono particolarmente intimi, riescono a sentire se l’altro è morto, o Mutato, o…”
“Lo so,” rispose Alec. “Questo lo so. L’ho sentito – quell’istante in cui Jace è morto, a Idris. Ma stavolta non è così.” Magnus riusciva a immaginarselo, gli occhi blu sul suo viso pallido, mentre si tirava una ciocca di capelli. Normalmente Alec pareva uno caduto fuori dal letto e dentro una pila a caso di vestiti, anziché aver scelto con cura gli abiti; da quando Jace era sparito, sembrava anche che non si stesse più spazzolando i capelli. “Non sento niente, semplicemente.”
“Nel senso, niente davvero? Come in… nulla?”
“Giusto…?” Alec suonò confuso.
“Questo mi dà delle idee, in effetti,” disse Magnus. “Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutare, lo sai, vero, Alexander? Non per il Conclave, ma per te.”
“Lo so.” Alec rimase in silenzio per un attimo. “È bello sentire la tua voce, anche se non puoi fare nulla,” aggiunse, e attaccò bruscamente.
Magnus si mise accanto il telefono e rimase seduto per un attimo, abbastanza immobile da sentire il suo stesso respiro. Lo sto perdendo, pensò. Non so come né perché, ma so che è così.
12 – [Un consiglio di Jace per il combattimento] “Entra lì dentro. Ammazza un sacco di persone. Cerca di non farti ammazzare a tua volta.”
Ma la 5 in quale libro si trova (parlando di fascia temporale)?
la 5-7-12 sono bellissimissimefanno stra ridere :clap: :happy: :angel: !!(jace da dei consigli molto fondamentali o.O )
Mio Dio la numero 5 è *.* Li adoro troppo!!! La 7 mi ha strappato una risata acuta hahaha
Non vedo l’ora che esca la nuova saga!!!
“Svieni in un locale, ti risvegli ricoperta di sangue e l’unica cosa che vuoi sapere è dove si trovano le tue scarpe?!” Ahah :yey:
devo dire che i consigli di Jace non sono affatto oovi hahaahaha :angelic: :roftl: :roftl:
ma la due si riferisce agli anelli la regina giusto…….??? o.O
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