Nuova, lunga domanda su Simon e il finale di Città del Fuoco Celeste. Speriamo vi piaccia!
PS: per evitare spoiler, abbiamo parzialmente “censurato” il titolo del post. 😉 Lo trovate completo qui in basso!
Simon and his memory
« SPOILER DA CITY OF HEAVENLY FIRE.
“EEEEEEEEEK! Ciao! Uhm, sono così nervosa! Sono un’ENORME fan di TMI, e lo stesso vale anche per la mia migliore amica, ne parliamo quasi tutti i giorni… ma devo chiederti… PERCHÉ HAI FATTO PERDERE LA MEMORIA A SIMON? Io e la mia amica abbiamo pianto per tipo un’intera settimana! Ho soltanto bisogno di sapere… *Sospira*”
La perdita della memoria di Simon affonda le sue radici in Città delle Anime Perdute, quando Azazel prende un ricordo da ognuno dei membri del Team Buoni, a dimostrazione che i demoni scambiano in ricordi.
Simon ha perso la memoria perché, benché io avessi in programma un finale speranzoso e dolce, per TMI, piuttosto che amaro, non pensavo che una conclusione dovesse giungere totalmente senza conseguenze. Le conseguenze sono parte del tema dei libri, e da qui nasce la citazione di Ted Hughes che apre Città degli Angeli Caduti:
Niente è gratuito. Ogni cosa dev’essere pagata.
Per ogni guadagno, c’è un prezzo da pagare. Per ogni vita, una morte. Persino la tua musica, che tanto abbiamo ascoltato, andava pagata. Tua moglie è stata il pagamento per la tua musica. Adesso l’Inferno è soddisfatto.
Non c’erano possibilità che il Team Buoni uscisse da Edom senza pagare un prezzo enorme. La vita di Sebastian non era quel prezzo, perché erano andati lì per ucciderlo; assolvere il compito per cui ti sei recato lì in primo luogo, per quanto possa riempirti di rimpianto, non è un gran costo. Hanno perso Raphael, ma è successo prima ancora che la maggior parte del Team Buoni arrivasse lì, e Raphael non era andato a Edom volontariamente – era stato obbligato. Essere rapito e poi ucciso non è la conseguenza di una scelta che hai preso.
Era importante, per me, che il Team Buoni fosse coraggioso e subisse delle perdite per salvare il mondo. Hanno scelto di andare a Edom, sapendo che probabilmente non sarebbero tornati mai più a casa. È stata data loro una via per tornare, ma quel modo doveva venire con un prezzo terribile. Si sarebbe potuto trattare di uno qualsiasi di loro che si era offerto volontario per morire – si erano tutti offerti volontari. O il costo sarebbe potuto essere la vita di Magnus, ma visto che erano stati loro a praticamente obbligare Magnus a evocare suo padre, sarebbe stato spiacevole. Quando il Team Buoni obbliga uno dei suoi membri a fare qualcosa che non voleva fare, e questo ha come risultato la sua morte, il Team Buoni potrebbe dover diventare il Team Moralmente Compromesso.
Per non dire, poi, che non sono certa che Alec sarebbe riuscito a sopravvivere alla morte di Magnus.
Per ogni guadagno, c’è un prezzo da pagare. Sono andati tutti a Edom, persino Simon. Il prezzo da pagare è stato la sua memoria. Sarebbero anche potuti uscire dall’Edom senza pagare niente, ma a quel punto sarebbero parsi parecchio stupidi per essersi così preoccupati all’idea di andarci, sebbene sia chiaro che è un luogo nient’affatto pericoloso dove hai pure la possibilità di fare sesso nelle grotte. Tutti dovrebbero andare nei regni dei demoni! Hanno lo sci!
Quando al perché i ricordi?, perché Simon? – beh, togliere la memoria a chiunque altro avrebbe significato gettarlo nelle strade di un mondo in cui non ha modo di sopravvivere; sono tutti Shadowhunters o creature magiche. Simon aveva una vita a cui tornare. Era un compromesso sopravvivibile, anche se doloroso. È pure una scelta che colpisce tutti loro lì dove fa più male. Sono Shadowhunters. Simon no. Avrebbero dovuto proteggerlo. Non hanno potuto farlo. Salva il mondo e perdi un pezzo del tuo cuore; è questa la conseguenza.
“Ciao, Cassie. 🙂 Riguardo Simon – mi chiedevo quale fosse esattamente il tuo ragionamento dietro la scelta di far diventare Simon uno Shadowhunter. In un tuo vecchio post (non ricordo quale) hai detto che pensavi ‘meritasse’ di diventare uno Shadowhunter, dopo aver combattuto così a lungo al loro fianco. Ma sento che questo implichi che i vampiri non sono validi quanto gli Shadowhunters, un discorso che Simon e Alec hanno fatto. Stando a quel che ho capito, non andava bene che Alec pensasse a Simon come a una persona a lui inferiore solo perché era un vampiro, ma la tua affermazione non implica che i vampiri non siano pari agli Shadowhunters? Inoltre, ora che Simon è di nuovo mortale, in procinto di diventare uno Shadowhunter e capace pure di avere figli, questo non rende tutti i suoi sforzi durante la serie privi di senso? Mi è piaciuto vedere Simon lottare con la sua identità e accettare il suo vampirismo (se è una parola), e mi è davvero apprezzato tutta la faccenda del Marchio di Caino. Ma se tutto ciò che è successo è stato capovolto, qual è stato il senso dei suoi sforzi? Ho solo la sensazione che il suo finale sia troppo perfetto. Ma sono certa che tu abbia delle ragioni, e sarei onorata se le condividessi con noi. Grazie mille!”
Ho messo queste due domande fianco a fianco per mostrare i vari tipi di risposta del pubblico. Da chi pensa che ciò che è successo a Simon sia insopportabile a chi ritiene che fosse troppo perfetto: ognuno ha una sua idea. E, dal momento che credo che tutte le idee personali siano valide, tutto ciò che posso fare è dirvi la mia idea. Potrebbe essere in disaccordo, o potremmo concentrarci su cose diverse, ma questo non significherà che io creda che la vostra interpretazione sia sbagliata. Volevo solo che fosse chiaro.
“In un tuo vecchio post (non ricordo quale) hai detto che pensavi ‘meritasse’ di diventare uno Shadowhunter, dopo aver combattuto così a lungo al loro fianco. Ma sento che questo implichi che i vampiri non sono validi quanto gli Shadowhunters, un discorso che Simon e Alec hanno fatto.”
Questa è roba fuori dal libro, visto che adesso stiamo discutendo il mio commento sul commento. 🙂 Ma ti dico che non sono d’accordo. Simon meritava di diventare uno Shadowhunter perché è qualcosa che desiderava essere, non perché sia oggettivamente migliore. Dire che qualcuno merita qualcosa che vuole… non equivale a dire che ciò che non desiderano è inferiore. Se Simon avesse voluto essere un pilota e non un marinaio, questo avrebbe significato che il testo comunicava: ‘DANNATI SIANO TUTTI I MARINAI’?
“Mi è piaciuto vedere Simon lottare con la sua identità e accettare il suo vampirismo (se è una parola), e mi è davvero apprezzato tutta la faccenda del Marchio di Caino. Ma se tutto ciò che è successo è stato capovolto, qual è stato il senso dei suoi sforzi?”
Simon ha perso il Marchio di Caino in Città delle Anime Perdute – scambiato per un’arma da Raziel. In effetti, il suo parlare con Raziel è probabilmente la cosa più Shadowhunter che qualcuno, fatta eccezione di Clary, ha fatto nei libri! Qui è dove discordiamo testualmente (ed è okay) – non ho mai volutamente scritto di Simon come di una persona che ha accettato il suo vampirismo. L’ha sempre odiato. Odiava ciò che era successo a Maureen, l’aver perso la sua famiglia, l’idea di essere in un clan, di vivere con gli altri vampiri. Non aveva nessun amico vampiro, sempre se non conti Raphael, e quello è sempre stato un rapporto teso in cui Raphael gli ripeteva di continuo che era un pessimo vampiro, perché effettivamente era così. Era univocamente inadatto a essere un vampiro. L’unica cosa del vampirismo che è mai parsa piacergli era mordere Isabelle, e ci sono altre cose che avrebbe potuto fare con lei e che probabilmente gli sarebbero piaciute altrettanto, se non di più.
(Lord Montgomery pondera.)
“Inoltre, ora che Simon è di nuovo mortale, in procinto di diventare uno Shadowhunter e capace pure di avere figli, questo non rende tutti i suoi sforzi durante la serie privi di senso?”
Jace ora è libero dal fuoco celeste, conosce la sua identità, sa che l’amore della sua vita non è sua sorella ed è sulla strada per una vita felice. Questo rende tutti i suoi sforzi privi di senso? Perché un lieto fine dovrebbe specificamente rendere insensati gli sforzi di qualcuno?
Voglio dire, forse non ho capito bene la domanda. Dal mio punto di vista, gli sforzi di Simon – il non voler essere un vampiro, non sapere come accettare di essere respinto dalla sua famiglia, aver sempre paura che i vampiri gli saltino addosso per il suo delizioso sangue da Diurno – sono semplicemente stati rimpiazzati da una diversa serie di lotte. Simon adesso è un ex Nascosto che sta per andare ad addestrarsi per diventare uno Shadowhunter in un mondo in cui gli Shadowhunters, a dispetto dei progressi fatti, ancora odiano e non si fidano dei Nascosti, e tutti sanno chi è lui. Deve vivere a Idris, un posto che non ricorda. Dovrà pure venire in qualche modo a patti col fatto che non ricorda più gran parte della sua vita. Non ricorda per bene la sua infanzia, o la sua migliore amica, o la ragazza che ama, o se stesso. Dovrà ricostruire un Simon completamente nuovo coi pezzi di ciò che era e con qualsiasi cosa recupererà. Secondo me, questo è uno sforzo molto più interessante.
“Inoltre, ora che Simon è di nuovo mortale, in procinto di diventare uno Shadowhunter e capace pure di avere figli”
Tutte queste cose sono buone solo se Simon le desidera. Chi vuole essere mortale? Io no, francamente. Altri sì. Non tutti desiderano essere degli Shadowhunters. Simon per fortuna sì, l’ha sempre voluto, sin dal primo libro. Quanto alla faccenda dei bambini, chi dice che Simon li voglia o li vorrà mai? Non tutti desiderano dei bambini; non tutti devono avere dei bambini per essere felici. (Qui c’è un post interessante sul quanto è difficile, se non desideri dei bambini, trovare una qualche storia che rifletta la tua vita e ciò che vuoi. “Sembra che in ogni altra storia d’amore debba esserci un epilogo con bambini, o bampilogo, con gravidanza e splendore e 2.5 figli nel futuro. Quale libro presenta un’eroina e un eroe che non sono interessati ad avere dei figli, che si tratti o meno di un argomento di grande importanza? Quale ti piace di più?”) TDA si svolge quando Simon ha 22 anni, TWP quando ne avrà 25. Non c’è ragione di pensare che, se anche dovesse volere dei figli, li avrà in quel lasso di tempo, o avrà un impatto sulla storia. (Inoltre, credo che tutti avessero pensato che sarebbe finito con Isabelle da vampiro, e poi sarebbero stati insieme, e avrebbero potuto avere tranquillamente dei figli adottandoli o con l’inseminazione artificiale. I bambini adottivi sono figli tuoi. Quando Magnus e Alec adottano, sarà il loro bambino. Scusate, sproloquio non correlato – la mia migliore amica ha due bambini biologici, l’altra mia migliore amica ha un figlio adottivo, e io non ho bambini. Mi stanco di sentir dire che solo una di noi ha una famiglia che è considerata felice o accettabile.)
COMUNQUE.
Non penso che, quando gli sforzi sono finiti, siano resi privi di senso. Credo che, se c’è qualcosa che sembra strano, nel finale di Simon, è che tutti gli altri ricevono quella che pare una conclusione. Simon invece ha avuto quello che pare l’inizio di un ulteriore racconto. E ci sarà – in Racconti dall’Accademia degli Shadowhunters, e persino in TDA. Riesco a capire perché qualcuno senta che: “quest’epilogo è diverso/strano/perché provo cose diverse per questa fine qui piuttosto che per le conclusioni degli altri personaggi?”. E a volte, quando le cose ci sembrano strane, ci sforziamo per identificarci perché – troppo felici, troppo tristi, troppo sovradeterminato, troppo poco chiaro? Forse questo spiega in qualche misura i vari tipi di risposta. Inoltre, i lettori sono sempre persone diverse. Un libro è un po’ un caleidoscopio – ogni persona che guarda al suo interno vedrà lo stesso cristallo scintillante, ma mai esattamente nella stessa posizione. »
C e veramente un modo “vero e pensato” dietro questi libri….cassandra e una vera scrittricecompleta ….
Belle risposte! Grazie per averle tradotte! Spero solo che la Sizzy sopravviva anche a questa ennesima disgrazia!:yes: :yes:
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