Ed ecco arrivare anche la quinta e ultima parte di After the Bridge, il racconto Jessa (post-Clockwork Princess) che Cassandra ci ha regalato in questi giorni.
🙂
Anche questo pezzo ci ha fatte piangere – e ci è ovviamente piaciuto molto. Speriamo sarà così anche per voi!
PS: in fondo al post c’è anche un disegno di Cassandra Jean! 😉
« Una storia per quanti si sono chiesti cos’hanno fatto Tessa e Jem dopo essersi contrati sul Blackfriars Bridge nell’epilogo de La Principessa.
Tutti coloro che non apprezzano Tessa&Jem insieme o i momenti sexy Jessa probabilmente dovrebbero saltare questo racconti. (Non vi perderete nulla che potrebbe minare la vostra comprensione dei prossimi libri.) Quelli che apprezzano questo genere di cose troveranno invece roba che a loro piace.
After the Bridge alterna i POV di Jem e Tessa. Verrà pubblicato in capitoli.
Questa è la Quinta Parte. Non si tratta della storia completa. Ce ne sono altre, di parti. Visto che è più una storia breve che un racconto a capitoli, ogni post conterrà la storia dall’inizio fino al punto dove la parte si conclude, così che i nuovi lettori o i lettori che non ricordano cos’è successo nei pezzi precedenti non debbano dare la caccia al vecchio post/ai vecchi post [NdT: nella versione originale. Noi linkeremo di volta in volta le traduzioni precedenti. Tuttavia, per rendere più semplice il “collegamento”, prima di cominciare col nuovo pezzo riporteremo un passaggio della parte precedente]. »
After the Bridge
[Parte 1: QUI] [Parte 2: QUI] [Parte 3: QUI] [Parte 4: QUI]
“Jem?” disse. “Jem, sei a mille miglia di distanza!” Si era avvolta in un copriletto ripiegato che aveva preso dal divano; gli sedeva accanto; le lacrime erano sparite, e adesso Tessa era calda e sorridente. “Davvero, se quello che abbiamo appena fatto non ha ottenuto la tua attenzione, allora non so cosa potrebbe riuscirci.”
Jem la fissò. “Ma stavi piangendo,” fece alla fine.
Tessa gli lanciò un’occhiata interrogativa. “Perché sono felice. Visto che è stato meraviglioso.”
A lui scappò un sospiro di sollievo. “Quindi è stato – andava tutto bene? Potrei migliorare, potremmo far pratica…”
Quando si rese conto di ciò che aveva detto, serrò la bocca.
Un ghigno malvagio si dipinse sulle labbra di Tessa. “Oh, faremo pratica,” confermò. “Appena sarai pronto.”
“Non ho altri appuntamenti, questa sera,” disse Jem in tono grave.
Lei arrossì. “Il tuo corpo potrebbe aver bisogno di tempo per… per recuperare.”
“No,” fece lui, e questa volta si concesse una lieve nota di compiacimento. “No, non credo.”
Tessa arrossì ancora di più. Amava farla arrossire; gli era sempre piaciuto. “Beh, io ho bisogno di almeno cinque minuti!” esclamò. “E ho bisogno che tu veda questo. Per favore?”
Gli porse un pezzo di carta. Aveva un’espressione sorprendentemente seria; il compiacimento di Jem si prosciugò, e così anche il suo desiderio di prenderla in giro. Non osando parlare, prese il foglio e lo aprì.
Tessa si schiarì la voce. “Forse stavo scherzando, prima,” rivelò, “quando ho detto di possedere quest’appartamento col nome di Bedelia Codfish.”
Jem fissò l’atto di proprietà dell’appartamento di Queen’s Gate. Era stato redatto a nome di Tessa, o qualcosa di simile. Non Tessa Gray, comunque, e neanche Tessa Herondale. Era a nome di Tessa Herondale Carstairs.
“Quando ho parlato a Magnus, a Idris, dopo la Guerra Mortale,” gli disse, “mi ha detto che ti aveva sognato guarito. Sai com’è fatto Magnus. A volte i suoi sogni si realizzano. Così mi sono concessa di sperare per la prima volta dopo tanto tempo. Sapevo che la cosa era improbabile, se non proprio impossibile. Sapevo che ci sarebbero potuti volere anni. Ma mi hai chiesto di sposarti, una volta, un sacco di tempo fa. E, in un certo senso, questa è la nostra prima notte di nozze. Una consumazione a lungo rimandata.” Gli sorrise, mordendosi il labbro, chiaramente nervosa. Con le dita giocherellava con la coperta intorno a sé. “Non avrei dovuto prendere in prestito il tuo cognome, forse, ma ho sempre sentito, nel mio sangue, che eravamo una famiglia.”
“Tessa Herondale Carstairs,” sussurrò Jem. “Non dovresti mai preoccuparti di prendere in prestito il mio nome, quando sai che puoi tenerlo.”
Lasciò cadere il foglio e si allungò verso Tessa. Lei gli finì in grembo, e Jem la strinse forte, combattendo contro la sensazione di soffocamento che sentiva in gola.
Tessa non aveva mai rinunciato a lui. Ricordava di aver detto a Will, una volta, che gli aveva dato fiducia quando Will non ne aveva nessuna in sé. Aveva sempre sperato il meglio per Will, anche quando Will non aveva speranze per sé. E Tessa aveva fatto lo stesso per lui. Jem aveva a lungo disperato che ci fosse una cura, ma lei – lei se l’era sempre auspicato.
“Mizpah, Tessa,” sussurrò. “In verità, perché di certo Dio ci stava guardando mentre ci separavamo. E stava guardando quando entrambi siamo stati separati da Will, e ci ha riportati l’uno dall’altro.”
*
Dormirono, accoccolati l’uno contro l’altra, sui resti del vestito di Tessa, e più tardi si spostarono sul divano. Era piuttosto buio, e bevvero tè freddo e fecero di nuovo l’amore, questa volta più gentilmente e lentamente, mentre Tessa stringeva le spalle di Jem e lo pregava di andare più veloce. “Dolcissimo, non appassionato,” le disse Jem, sorridendo per il puro divertimento che gli dava tormentarla.
“Oh?” Tessa si chinò e fece qualcosa con la mano per cui lui non era chiaramente preparato. Tutto il suo corpo si irrigidì. Lei rise mentre Jem le artigliava di scatto la vita, affondando le dita. I suoi capelli scuri gli cadevano negli occhi; la pelle gli brillava di sudore. Prima Tessa aveva chiuso gli occhi: questa volta lo guardò, osservò il cambiamento nella sua espressione mentre il suo controllo andava in pezzi, la forma delle sue labbra mentre boccheggiava il nome di lei.
“Tessa…”
E questa volta dimenticò di mordersi la mano per attutire i suoi stessi suoni. Oh, beh. Al diavolo i vicini. Era rimasta in silenzio per quasi un secolo.
“Forse era più presto di quanto avessi previsto,” disse Jem, ridendo, quando dopo giacquero insieme, incastrati tra i cuscini. “Ma hai barato. Hai più esperienza di me.”
“Mi piace.” Tessa gli baciò le dita. “Mi divertirà tantissimo introdurti a tutto. Non vedo l’ora che tu senta la musica rock, Jem Carstairs. E voglio vederti usare un iPhone. E un computer. E prendere la metro. Sei mai stato in aereo? Voglio andare in aereo con te.”
Jem stava ancora ridendo. I suoi capelli erano un disastro terrificante, i suoi occhi scuri e splendenti sotto la luce della lampadina. Sembrava il ragazzo che era stato, così tanti anni fa, ma era anche diverso: questo era un Jem che Tessa aveva solo iniziato a conoscere. Un Jem giovane e in salute, non un ragazzo morente o un Fratello Silente. Un Jem che poteva amarla con tutta la sua forza, come lei lo ricambiava.
“Prenderemo un aereo,” le disse. “Forse per Los Angeles.”
Gli sorrise. Sapeva perché dovevano andare lì.
“Abbiamo tempo di fare tutto,” fece Jem, facendo scorrere le dita lungo il viso di Tessa. “Abbiamo per sempre.”
Non per sempre, pensò Tessa. Avevano molto, molto tempo. Una vita. La vita di Jem. E lei un giorno l’avrebbe perso, come aveva perso Will, e le si sarebbe spezzato il cuore, così come si era spezzato in passato. E si sarebbe ricomposta e sarebbe andata avanti, perché la memoria di aver avuto Jem sarebbe stata meglio della consapevolezza del non averlo mai avuto.
Era abbastanza saggia da saperlo, ora.
“Ciò che stavi dicendo prima,” chiese. “Che Jace Herondale ama Clarissa Fairchild più di chiunque tu abbia mai conosciuto, eccetto qualcuno – non hai finito la frase. Chi è?”
“Stavo per dire, eccetto te e me e Will,” le rispose Jem. “Ma – è una cosa piuttosto strana da dire, vero?”
“Per niente.” Gli si accoccolò contro il fianco. “Hai esattamente ragione. Sempre e per sempre, esattamente ragione.”
Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per tutte le vostre traduzioni. Siete fantastiche! <3
E, o mio Dio, Cassie sei un genio. Sicuramente vuoi uccederci.
Sono sicurissima che Will è contento quanto noi.. ❤
Solo qualche giorno fa ho pianto come una fontana facendo andare quattro fogli di scottex per aver riletto l’epilogo di la principessa e ora piango perché Tessa è pienamente consapevole che come ha già perso Will le capiterà anche con Jem…. ho la stanza allagata di lacrime. Grazie per aver tradotto questo bellissimo racconto della Clare e averlo condiviso con noi ❤
Tutto questo è troppooo!! Li amoo, grazie Cassie..leggo e rileggo questa parte da anni e non me ne stanco mai e poi mai :heart: :heart:
Oddiooo è bellissima!! La Jessa è sempre stata la migliore :kiss: li adoro, sono così dolci insieme :love: troppo, troppo contenta :happy: Cassie deve avere un monumento!! Complimenti :clap:
Grazie mille per la traduzione, questa storia è incredibile, e pensare che nemmeno ne sapevo l’esistenza! Grazie di cuore!!♡
Oh Raziel…hanno aspettato così tanto…e poi i cognomi di Tessa…e il per sempre di Jem…per l’Angelo, sono davvero sotto shock adesso o.O o.O 😥 😥
😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 oh raziellllllll è la 10 volta che lo leggo dal primo giorno in cui lo avete pubblicato e ogni volta finisco con l urlare e saltare per tutta casa per poi piangere di felicità… nel vero senso della parola!!!sto piangendo tantissimo 😥 😥 😥 :happy: :kiss: :love:
Vi prego, piango..è veramente splendido. Sono veramente splendidi! Tutti e tre! Will…penso abbia guardato con il sorriso sulle labbra questa scena :heart: :love:
Vi devo ringraziare troppo per averla tradotta, la Clare si supera sempre :clap: :kiss: :heart:
Cassie mi stupisce ogni volta. Sono felicissima, per l’Angelo! :yey: :yey: :heart: :heart:
Non vi ringrazierò mai abbastanza per le vostre traduzioni. Graziegraziegrazie.
Grazie, grazie per averla tradotta! :yey: Mi sono trasformata in una fontana 😥 ma è una storia bellissima, un’altra perla della Clare.
Non sto piangendo, mi è solo entrata una spada angelica nell’occhio… 😥 GRAZIE per averlo tradotto, garzie, adesso però voglio un monumento per Cassandra
O mio Dio nn ce la faccio sn l’amore questi due ragazzi :love: :heart:
Okay, questo è troppo … sto piangendo … Tessa herondale Carstairs … e poi le ultime frasi e … okay, non posso. Non posso proprio
dobbiamo fare una statua a quella benedetta donna, una statua d’oro! 😥
Ho pianto dall’inizio alla fine, dalla prima parte all’ultima. Credo sia una delle cose più belle che Cassadra Clare abbia mai scritto, grazie per averla tradotta
Piango dalla felicità! 😥 :happy: :happy: è splendido!! :trio: :trio: grazie per averlo tradotto :yey:
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