Anche questa traduzione, come altre, era decisamente troppo lunga per essere pubblicata QUI, quindi abbiamo deciso di metterla in un post a parte. 🙂
La domanda è indicibilmente spoiler, quindi sconsigliamo la lettura a quanti non vogliono rovinarsi il finale de La Principessa.
« Domanda sotto il cut, dal momento che è spoiler. E vi ricordo, così come ho fatto in precedenza, che il mio ask box è chiuso e lo stesso vale per le lettere dei fan, almeno per il prossimo futuro. A dire il vero, mio marito ha fatto in modo che io non possa controllare le mail neppure volendo. 🙂
Questa domanda è su Tessa e i bambini, quindi la trovate sotto il tag spoiler.
“Ancora non riesco a capire come Tessa abbia potuto abbandonare la sua famiglia dopo la morte di Will. So che questa cosa è necessaria (se ci fosse stata Tessa a vegliare su di loro, la tragedia avvenuta a Stephen/Imogen/il giovane Jace non sarebbe mai successa) per TMI, ma fuggire dalle persone che si ama – non è da Tessa. Non posso credere che Tessa abbia tagliato i ponti con i figli e i nipoti solo perché il dolore di perdere i propri cari è impossibile da sopportare. Dopotutto, “sostieni ciò che è insopportabile. E lo sopporti”. Tessa è sempre stata, per me, un personaggio capace di sopportare l’insopportabile per le persone che ama; non una donna capace di allontanarsi dal proprio sangue.
Avendo terminato proprio lo scorso semestre i miei primi studi di genere, ho davvero apprezzato che tu abbia ridefinito gli stereotipi nel tuo meraviglioso, affascinante stile di scrittura. Ho una domande, però, e stranamente su un ruolo più tradizionale per le donne: la maternità. Come ha fatto Tessa a scoprire che i suoi figli erano morti e non rimpiangere di non essere stata lì con loro? Capisco che nell’epilogo si dice che Tessa non poteva restare lì e guardarli morire, ma, allo stesso tempo, se io dovessi morire prima di mia mamma la vorrei lì con me. E, sebbene sappia che Tessa non è perfetta, mi pare parecchio egoista da parte sua decidere di non fare più parte delle vite dei suoi figli e nipoti solo perché ha appena realizzato quanto costi per un immortale amare i mortali. Uno dei miei amici ha obiettato che se Tessa fosse stata mortale sarebbe comunque morta con ogni eventualità in quel periodo. Anche se da un lato questo potrebbe pure essere vero, Tessa NON È mortale. È questo il punto. E a volte anche i mortali devono guardare i loro bambini morire. Quindi come ha potuto giustificare la sua partenza?”
Catreadsbooks ha scritto un post molto interessante su come per Tessa sarebbe stato terribile avere dei figli, vista la sua immortalità. L’ha scritto prima che uscisse Clockwork Princess.
Dunque, questo è il mio pensiero: tutti dicono sempre che Tessa ha “abbandonato i suoi figli”, e questo per me è interessante. Quando Tessa se ne va, intorno al 1937, i suoi bambini hanno una cinquantina di anni e dei figli, che a loro volta sono adulti. In scena infatti non ci sono “bambini”, ad eccezione dei possibili pronipoti (date un’occhiata all’albero genealogico dei Blackthorn?).
La gente si lamenta anche dicendo: “Tessa può stare con Jem e vederlo invecchiare e morire, ma non è stata in grado di fare lo stesso con i suoi bambini? Che ipocrita!”. (Anche se ammetto di non aver mai visto nessun fan della TessaxJem dire una cosa simile. E mi domando se tutto questo discorso non dipenda da alcuni dei problemi che sono stati discussi qui.) Ma – risponderò anche a questo.
Ancora una volta, non sto cercando di dirvi cosa pensare, o cosa sentire. Qualsiasi cosa proviate è valida. Noi tutti portiamo le nostre esperienze personali in ciò che leggiamo, e ci sono pochi argomenti più delicati della maternità – specialmente quando si parla pure di femminismo, dove i racconti di maternità, indipendenza e responsabilità si intersecano in maniere intensamente complesse.
Quindi, secondo il mio modesto parere: tutto si basa su un paragrafo dell’epilogo, in cui si dice che Tessa è fuggita dall’Inghilterra dopo la morte di Will perché non poteva sopportare l’idea di stare in un posto e guardare i suoi bambini invecchiare e morire. Non abbiamo più informazioni sulla relazione di Tessa coi sui discendenti, dopo questo piccolo accenno, ma del resto non rivisitiamo neppure buona parte della sua vita. Non ha mai significato, per me, che Tessa da allora li abbia esclusi completamente dalla sua vita. Ma dirò dell’altro a riguardo tra un secondo.
A parte tutto, noi come persone non dobbiamo ai nostri figli la nostra intera esistenza. Così come di sicuro non la dobbiamo ai nostri nipoti. Quest’idea della maternità è spaventosa, soffocante. L’età adulta, oggigiorno, significa spesso vivere lontano dai nostri genitori e dai nostri nonni. Non possiamo sempre esserci quando le persone muoiono. Anche oggi, con tutta la tecnologia medica del mondo, non possiamo stabilire quando qualcuno morirà. Se vivi lontano dai tuoi genitori e dai tuoi nonni, devi sapere che c’è la possibilità che potresti non esserci quando moriranno. Se ti allontani dai tuoi figli, sai che potrebbero morire prima che tu riesca ad arrivare lì e sedere al loro capezzale. Questa cosa è vera in particolare per gli Shadowhunters. Sono in pochi a morire come Will, in un letto, sapendo che la morte sta arrivando. La maggior parte viene uccisa in battaglia. Tessa starebbe forse facendo qualche grande favore ai suoi bambini restandosene ferma in un posto, così da ricevere la notizia della loro morte in una località vicina piuttosto che lontana?
(Questa faccenda potrebbe dipendere anche da un mio pregiudizio geografico: vivo in un paese enorme, e letteralmente nessuno dei miei amici che abita in zona ha un genitore nei paraggi. Il più vicino sta a sette ore di macchina. Non considero i miei genitori delle persone terribili solo perché non si sono trasferite vicino a dove abito io, e penso che lo stesso valga per i miei amici.)
Quanto a Tessa che si sta preparando alla morte di Jem, ma non è stata in grado di sopportare l’invecchiare e il morire dei suoi figli e nipoti – una delle tante, troppe cose che rende la morte di un figlio così dolorosa è la sensazione, provata dei genitori, che sia innaturale che i loro bambini muoiano prima di loro. Alla fine di [SPOILER] THE ADORATION OF JENNA FOX, ricordo, l’eroina [SPOILER] decide di morire (poteva vivere per sempre) prima dei suoi bambini perché l’idea di vederli morire era troppo orribile. Vedere Will morire è stato tremendo, per Tessa. L’eventuale morte di Jem sarà tremenda, per lei. Non queste morti non sono innaturali. Quando ci innamoriamo e ci sposiamo, lo facciamo finché morte non ci separi proprio perché ci si aspetta che sarà la morte a dividere l’uno dall’altro. Tu che ti innamori fai parte della stessa generazione della persona di cui sei innamorato. Presumibilmente morirete entrambi nello stesso periodo, con uno che se ne andrà prima dell’altro. Sopravvivere alla morte di un coniuge anziano è tremendo, ma non innaturale. Non ci fa provare quel sentimento malato, sbagliato, che senti quando pensi che sia successo qualcosa contro natura e tutte le intenzioni di Dio.
Quando Tessa va via, Will è appena morto e lei è annichilita dal dolore, e non riesce a sopportare l’idea di vedere i suoi bambini morirle davanti agli occhi. Questo però non significa che non ha più parlato con loro, o che se ne sia andata senza lasciare loro alcun modo per contattarla in caso di emergenza. Tessa è coraggiosa, in realtà, e probabilmente si sarebbe fatta forza e sarebbe andata lì, se i suoi bambini l’avessero voluta con sé mentre morivano.
E penso che probabilmente sia andata così. Ma i suoi nipoti? I suoi pronipoti? Conosciamo l’albero di famiglia degli Herondale maschi, ma non sappiamo cos’è successo ai discendenti della figlia di Tessa. Non sappiamo se sua figlia abbia avuto dei figli, o quanti potrebbe averne partoriti, o quanti figli questi figli avrebbero poi potuto avere. Tessa potrebbe letteralmente avere duecento discendenti, nel periodo di TMI, nessuno dei quali avrebbe meno diritto al suo affetto di Jace, sebbene sia lui a portare il cognome Herondale. In che famiglia dovrebbe inserirsi, ammesso e non concesso che la vogliano con sé?
E penso che il non sapere se la vorrebbero o no è una questione al centro della partenza di Tessa, una domanda che non ho mai visto porre nell’ambito di questa discussione. (Probabilmente perché è semplicemente troppo difficile ricordare che la Tessa di 135 anni non è come noi o come le persone che conosciamo: che quello che riteniamo un comportamento corretto per una persona mortale non si adatta molto a un personaggio immortale.)
Gli Shadowhunters sono molto attaccati alla loro mortalità. È una parte integrale, importante del loro essere. A pagina 98 di Clockwork Princess Jem dice: “E oltretutto non desidero vivere per sempre… credo sia un peso che nessuno dovrebbe essere costretto a sopportare”. Inorridisce all’idea di diventare un vampiro, ed è riluttante anche a diventare un Fratello Silente (che non è immortale) perché questo gli provoca un’avversione a livello morale, profondo. Anche Alce non è interessato a diventare immortale, neppure per stare con Magnus.
Gli Shadowhunters investono profondamente in ciò che sono: Nephilim, metà angeli e metà umani. L’Angelo li ha resi umani guerrieri, non immortali e non invulnerabili. Sanguinano, invecchiano e muoiono. Sono umani perché hanno bisogno di essere umani per proteggere l’umanità. Sono umani, e questo per loro è qualcosa di sacro. La loro mortalità non è semplicemente importante, è sacrosanta. Uno Shadowhunter immortale è un abominio.
Hanno già una relazione tremendamente complicata con i Nascosti. L’eccezione che ha permesso a Tessa di sposare Will è unica nel suo genere. E poi ecco Tessa, a sessant’anni, a cento anni, con l’aspetto immortale di… un Nascosto. Più gli anni passano, meno Tessa è adatta a vivere nel mondo degli Shadowhunters. Più gli anni passano, più crea disagio e orrore ai suoi discendenti averla con loro durante gli eventi di famiglia, con quel suo corpo che non pare avere un giorno più di diciannove anni. Un punto era per i suoi bambini, che erano cresciuti venendo a patti con questa faccenda; un altro per i suoi pro-pro-pro-pronipoti. L’idea che lei dovrebbe stare nei paraggi, o comparire di quando in quando nelle loro vite… è un bel pensiero, ma… Questa non è una società in cui se si è magici si viene graziosamente accettati o considerati non anormali. Se si è magici si viene attivamente odiati e respinti. (Alec dice in Città di Ossa: “NOI NON FACCIAMO MAGIE”.) È una cosa che separa gli Shadowhunters dai Nascosti. Il che mi conduce a…
Col pro-pro-pro-pronipote di Tessa, siamo giunti a Stephen, che apparteneva a una società dedicata a sterminare i Nascosti; probabilmente Valentine gli avrebbe ordinato di uccidere Tessa. La domanda viene sempre posta come: “Tessa non aveva un briciolo d’amore per i suoi discendenti?”. Sono certa di sì – e proprio per questo è di certo una buona idea stare lontana da loro e non ricordare al mondo degli Shadowhunters del tempo del Circolo di Valentine che gli Herondale hanno un antenato Nascosto.
“(se ci fosse stata Tessa a vegliare su di loro, la tragedia avvenuta a Stephen/Imogen/il giovane Jace non sarebbe mai successa)”
Io invece penso che sarebbe successo comunque. Che avrebbe potuto fare Tessa per impedirlo? E perché nessuno dà la colpa a Magnus per non aver impedito queste tragedie, visto il suo interesse per gli Herondale e i suoi poteri magici, decisamente più cospicui?
Gli Shadowhunters sono tante cose, ma teneri no di certo. Tessa è Tessa per noi; è qualcuno che conosciamo e amiamo, e lo stesso vale per Will, Jem e i suoi bambini. Ma per gli Shadowhunters di oggi lei è una terrificante creatura aliena, non importa che abbiano in sé una goccia o nulla del suo sangue. È una Nascosta che un tempo ha sposato uno Shadowhunter che nessuno di loro ricorda. (Fa male, ma è così.) Se n’è andata per proteggere il suo cuore, sì, ma anche per proteggere la sua sicurezza e quella degli altri.
*NB: ovviamente Jace appartiene a una generazione che ha cominciato a vedere diversamente i Nascosti e gli Shadowhunters in grado di “fare magie” – quindi c’è una possibilità che Tessa possa incontrarlo, anche se, proprio come tutti gli altri, pure lei ha scoperto solo di recente che la linea degli Herondale non si è conclusa con le orribili morti di Stephen e Celine. Gli Herondale non sono gli unici suoi discendenti che potrebbe essere curiosa di controllare.
“Come ha fatto Tessa a scoprire che i suoi figli erano morti e non rimpiangere di non essere stata lì con loro?”
Non so dove si affermi che Tessa non è stata con i suoi figli mentre morivano, sebbene non fosse un suo desiderio restare lì a guardarli invecchiare e morire. Penso che se non fosse stata al loro fianco di certo l’avrebbe rimpianto, anche se fossero morti in battaglia e quindi non ci fosse stata possibilità, per lei, di stare loro accanto. Forse questo era tutto ciò che avevo da dire, ma tendo a divagare. Ancora, la lunghezza del discorso può variare. Ho chiesto a mia mamma, prima di scrivere l’epilogo, cosa ne pensasse, e lei ha affermato con molto fervore che preferirebbe l’inferno a essere costretta a guardare me e i miei figli invecchiare e morire, anche se sarebbe disposta a comparire al mio capezzale (tipo Jem) “se stessi morendo da sola”. Quindi forse questo modo di vedere le cose mi scorre nel sangue. 🙂
Con la maternità si mette un peso enorme sulle spalle delle donne. È una faccenda incredibilmente complicata, specialmente perché la maternità è stata usata, insieme a tutte le responsabilità a essa correlate, per secoli per controllare le donne e criticare il loro atteggiamento, quando invece la paternità non è mai stata usata per controllare gli uomini. È qualcosa di enorme dire che una donna ha “abbandonato” il suo figlio cinquantenne, o immaginare che se fosse stata una “buona madre” per i suoi discendenti avrebbe potuto fermare ciò che corrisponde a una guerra mondiale. Non devi, lo ribadisco, concordare con me: è solo una cosa su cui vale la pena riflettere. »
Scusate…. io stavo cercando gli alberi genealogici delle famiglie shadowhunters… se ho ben capito sono allegate alla fine di Clockwork Princess, ma io purtroppo ho l’edizione ebook e li non ci sono 🙁 non c’è modo di recuperarli?
Cercando online è parecchio semplice trovarlo. 🙂 Ti passiamo una foto a caso: QUI.
PS: gli unici alberi genealogici “conosciuti” sono quelli dei Carstairs, Herondale e Lightwood. Tuttavia si tratta di alberi non sempre completi e possibilmente scorretti (come disse Cassie all’epoca: “Gli alberi genealogici contengono le informazioni di cui disponeva la persona che li ha redatti, e quindi è possibile che le informazioni coccino con quanto è stato già detto o sarà detto nei libri della saga”).
Ho letto tutto l’articolo ma la mia mente si è fermata a “Will non è ricordato da nessuno” … :dead: :dead: :dead:
Per quanto riguarda Tessa … penso che Cassie abbia ragione … mettiamo il caso che Tessa fosse restata ad Idris con Marus e Imogen … sarebbe stata la prima sulla lista di Valentine da eliminare, e Stephen non avrebbe mosso un dito per aiutarla, oppure avrebbe cercato di sfruttarla, come Mortmain … Ammetto che è tristeil fatto che abbia lasciato i suoi figli ma in effetti non c’è scritto da nessuna parte che non li rivede più …
Giuro che non riesco a pensare al fatto che nessuno ricorda Will … come può la famiglia Herondale averlo dimenticato?? 🙁 🙁 🙁
Forse gli Herondale non l’hanno dimenticato. Dopotutto, Stephen (presumibilmente) conservava la copia di A Tale of Two Cities di Will, e immagino che almeno una volta abbia letto la dedica all’inizio del romanzo. 🙂
Ma gli altri Shadowhunters sì, temo. Per noi William è speciale, perché conosciamo la sua storia; conosciamo lui. Ma nella storia degli Shadowhunters Will non ha certo giocato un ruolo pari a quello di, nome a caso, Jonathan Shadowhunter. Certo, il fatto che abbia sposato un “essere” particolare come Tessa – che abbia avuto l’autorizzazione a sposarla – lo rende un caso unico. Ma così importante da essere un nome noto a tutti gli Shadowhunters?
Fa malissimo anche a me pensare che la sua storia sia andata perduta nelle centinaia di altre storie (a noi sconosciute) degli Shadowhunters. 🙁 Che viva solo nei ricordi di Jem, Tessa e Magnus.
Ma possiamo sempre sperare che un giorno Magnus (o Tessa, o Jem) racconti a Clary, Jace e gli altri qualcosa di lui, e che poi Clary e Jace decidano di trasmettere quelle storie ai loro bambini, e… okay, sì, sto diventando melodrammatica. X) Perdonami l’inutile risposta! :faint:
si penso che stephen l’abbia letta ma … tutti gli altri? Jace quando vede la dedica scrolla le spalle e dice qualche mio antenato … Si è logico che si così, per quanto ne so io i miei bisnonni potrebbero aver vissuto la stessa storia (?) ma è ovvio che la cosa non venga tramandata 🙁 Va beh ci sarà più Will per noi u.u
credo che sia normale. La mia memoria e quella della mia famiglia si ferma al papà di mio nonno… L’immortalità per i mortali si conquista solo se sei famoso e will malgrado abbia salvato gli sh, non è rimasto nella storia come chiunque altro si loro. Solo tessa e jem e Magnus possono ricordarsi di lui. Jace e c. di certo non ne conoscono l’esistenza.
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