Pubblicare l’ottava parte del nostro read along ci è parso un ottimo modo per accompagnare la premiere di Los Angeles di Città di Ossa. 🙂 Concordate con noi, Shadowhunters?
Per il post di oggi va ringraziata Liz, che se l’è gentilmente accollato – e niente, che “L’arma preferita” abbia inizio!
Avevamo lasciato Clary che si era buttata nel portale creato da Madame Dorothea, seguita a ruota da Jace. Il portale li fa arrivare direttamente davanti alla casa di Luke.
«Non eri obbligato a seguirmi.»
«Sì, invece» disse lui. «Sei troppo inesperta per cavartela da sola in una situazione ostile.»
«Che carino! Può essere che ti perdoni.»
«Perdonarmi? Per cosa?»
«Per avermi detto di stare zitta.»
“You didn’t have to come after me.”
“Yes, I did,” he said. “You’re far too inexperienced to protect yourself in a hostile situation without me.”
“That’s sweet. Maybe I’ll forgive you.”
“Forgive me? For what?”
“For telling me to shut up.”
«Luke mi ha detto di non venire qui.»
Jace scosse il capo. «E tu lo accetti e basta?»
Clary strinse le spalle. Nonostante il tepore della giornata che volgeva al termine, aveva freddo. «Ho la possibilità di scegliere?»
«Abbiamo sempre la possibilità di scegliere» disse Jace. «Se fossi in te, avrei parecchie curiosità su Luke, al momento. Hai le chiavi di casa?»“Luke told me not to come here.”
Jace shook his head. “And you just accept that?”
Clary hugged her arms around herself. Despite the fading heat of the day, she felt cold. “Do I have a choice?”
“We always have choices,” Jace said. “If I were you, I’d be pretty curious about Luke right now”
E mentre scavalcano il cancelletto della casa – negozio di Luke, si imbattono in Simon.
«Preso!» Clary si voltò e lo vide seduto sopra l’intruso steso a terra con le braccia sollevate sopra la testa. Jace gli stringeva un polso. «Forza, fatti guardare in faccia.»
«Mollami subito, cretino presuntuoso» ringhiò l’intruso dando uno spintone a Jace. Riuscì a mettersi a sedere, gli occhiali mezzi rotti di traverso sul naso.
Clary restò di sasso. «Simon?»
«Oddio» disse Jace con un’aria rassegnata. «E io che speravo di avere catturato qualcuno di interessante.»“Got him!” Clary turned to see Jace sitting on top of the prone intruder, whose arms were up over his head. Jace grabbed for his wrist. “Come on, let’s see your face—”
“Get the hell off me, you pretentious asshole,” the intruder snarled, shoving at Jace. He struggled halfway into a sitting position, his battered glasses knocked askew.
Clary stopped dead in her tracks. “Simon?”
“Oh, God,” said Jace, sounding resigned. “And here I’d actually hoped I’d got hold of something interesting.”
Simon che, ricordiamolo, non vede Clary da quando è scappata fuori dal Java Jones e che è chiaramente preoccupato.
«Tu sei il mio migliore amico» disse Clary. «Non ero arrabbiata con te.»
«Sì, be’, però evidentemente non ti sei preoccupata di chiamarmi e dirmi che ti stavi dando da fare con un fighetto biondo tinto che probabilmente hai incontrato al Pandemonium» rispose acido Simon. «Mentre io ho passato tre giorni a chiedermi se non fossi morta.»
«Non mi stavo dando da fare con nessuno» disse Clary, contenta che il buio nascondesse il rossore che le era spuntato in volto.
«E io sono biondo naturale» precisò Jace. «Tanto per la cronaca.»“Yeah, well, you clearly also couldn’t be bothered to call me and tell me you were shacking up with some dyed-blond wanna-be goth you probably met at Pandemonium,” Simon pointed out sourly. “After I spent the past three days wondering if you were dead.”
“I was not shacking up,” Clary said, glad of the darkness as the blood rushed to her face.
“And my hair is naturally blond,” said Jace. “Just for the record.”
Ahahahahaha… Jace…
Di seguito Clary racconta a Simon dell’esistenza di un mondo nascosto.
«Che figata!» disse lui.
Jace parve stupito quanto Clary. «Che figata?»
Simon annuì con tanto entusiasmo che i riccioli scuri gli saltellarono sulla fronte. «Ma certo! È come Dungeons and Dragons, però vero!»
Jace guardò Simon come se fosse un esemplare di una qualche bizzarra specie di insetti. «È come cosa?»
«È un gioco di ruolo» spiegò Clary. Si sentiva vagamente imbarazzata. «Un gioco dove si fa finta di essere stregoni o elfi e si ammazzano i mostri e roba del genere.»
Jace era sbalordito.
Simon sorrise. «Non hai mai sentito parlare di Dungeons and Dragons?»
«Be’, ho sentito parlare dei draghi. Ma sono quasi completamente estinti.»
Simon sembrò deluso. «Non hai mai ucciso un drago?»
«Probabilmente non ha neanche mai incontrato un elfo femmina alta un metro e ottanta con un bikini di pelliccia» disse Clary infastidita. «Piantala, Simon.»
«I veri elfi sono alti una ventina di centimetri» precisò Jace. «E mordono.»
«Ma i vampiri sono fighi, vero?» insisté Simon. «Voglio dire, le vampire sono sexy, o no?»“That is so awesome,” he said.
Jace looked as startled as Clary felt. “Awesome?”
Simon nodded enthusiastically enough to make the dark curls bounce on his forehead.
“Totally. It’s like Dungeons and Dragons, but real.”
Jace was looking at Simon as if he were some bizarre species of insect. “It’s like what?”
“It’s a game,” Clary explained. She felt vaguely embarrassed. “People pretend to be wizards and elves, and they kill monsters and stuff.”
Jace looked stupefied.
Simon grinned. “You’ve never heard of Dungeons and Dragons?”
“I’ve heard of dungeons,” Jace said. “Also dragons. Although they’re mostly extinct.”
Simon looked disappointed. “You’ve never killed a dragon?”
“He’s probably never met a six-foot-tall hot elf-woman in a fur bikini, either,” Clary said irritably. “Lay off, Simon.”
“Real elves are about eight inches tall,” Jace pointed out. “Also, they bite.”
“But vampires are hot, right?” Simon said. “I mean, some of the vampires are babes, aren’t they?”
Dopo questo scambio di battute, entrano a casa di Luke. Poco dopo, nascosti, assistono all’arrivo di Luke, Blackwell e Pangborn.
Leggiamo cosa si dicono.
«Ti ricordi la Rivolta, Lucian?» sussurrò. «Quello sì che fu un giorno grandioso e terribile. Ti ricordi quando ci addestrammo insieme per la battaglia?»
Luke fece una smorfia. «Il passato è passato. Non so cosa dirvi, signori. Non posso aiutarvi. Non so nulla.»“Do you remember the Uprising, Lucian?” he said softly. “That was a great and terrible day. Do you remember how we trained together for the battle?”
Luke’s face twisted. “The past is the past. I don’t know what to tell you gentlemen. I can’t help you now. I don’t know anything.”
E ancora…
«Non so dove sia la vostra preziosa Coppa e non voglio avere a che fare con i vostri intrighi politici. Odio Valentine» aggiunse «però lo rispetto. Ho sempre saputo che un giorno sarebbe tornato e che volendo potrebbe spazzare via qualsiasi avversario. Non ho intenzione di trovarmi in mezzo, quando succederà. È un mostro… una macchina assassina.»
“I don’t know where your precious Cup is, and I don’t want to get involved in your politics. I hate Valentine,” he added, “but I respect him. I know he’ll mow down everyone in his path. I intend to be out of his way when it happens. He’s a monster—a killing machine.”
I tre escono di casa, lasciando una Clary sbalordita da ciò che ha sentito e un Jace che ha appena riconosciuto in Blackwell e Pangborn gli assassini di suo padre.
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