Ed ecco arrivare anche la seconda tappa del nostro read along: questa volta prendiamo in esame il secondo capitolo di Città di Ossa, “Segreti e Bugie” (in originale: “Secrets and Lies”).
Fateci sapere se è una parte del libro che avete gradito, e qual è la vostra battuta preferita (se ne avete una)! 🙂
NB: di nuovo, la traduzione italiana è quella della Mondadori, mentre il testo in inglese è stato interamente copiato dalla mia copia in lingua del libro edita da McElderry Books.
« Il principe oscuro era seduto in sella al suo destriero nero, il mantello di zibellino che gli ricadeva dietro le spalle. Un cerchietto d’oro gli cingeva i riccioli biondi, il suo volto bellissimo era reso gelido dalla furia della battaglia e…
– E il suo braccio sembrava una melanzana – borbottò Clary esasperata. »
« The dark prince sat astride his black steed, his sable cape flowing behind him. A golden circe bound his blond locks, his handsome face was cold with the rage of battle, and…
“And his arm looked like an eggplant,” muttered Clary to herself in exasperation. »
Nel secondo capitolo facciamo la conoscenza di due personaggi decisamente degni di nota: Jocelyn Fray, la mamma di Clary, e Luke Garroway (che è il migliore amico di Jocelyn e una specie di papà/zio per Clary. Le è stato vicino per tutta la vita!).
Li incontriamo praticamente subito, a distanza di poche centinaia di parole l’uno dall’altro: il primo a piombare nell’appartamento di Clary è Luke, che sta portando degli scatoloni; poi arriva Jocelyn, che era andata a parcheggiare l’auto.
Ma prendiamoci un secondo per analizzare un pezzo del dialogo di Clary e Luke:
« – Tu cosa faresti se avessi visto una cosa che nessun altro poteva vedere?
[…] – Vuoi dire se fossi stato l’unico testimone di un crimine o una cosa del genere?– No. Voglio dire se c’erano delle persone che potevi vedere soltanto tu. E che per tutti gli altri erano invisibili.
Luke esitò, ancora in ginocchio […].
– Lo so che sembra una cosa folle – abbozzò Clary. – Ma…
Luke si voltò. I suoi occhi azzurrissimi dietro le lenti si fissarono su di lei con un’espressione di profondo affetto. – Clary, tu sei un’artista, come tua madre. Questo vuol dire che vedi il mondo in modo diverso dalle altre persone. È il tuo dono vedere la bellezza e l’orrore delle cose di tutti i giorni. Non sei pazza per questo… soltanto diversa. E non c’è niente di male a essere diversi. »
« “What would you do if you saw something nobody else could see?”
[…] “You mean if I were the only fitness to a crime, that sorto f thing?”“No. I mean, if there were other people around, but you were the only one who could see something. As if it were invisible to everyone but you.”
He esitated, still kneeling […].
“I know it sounds crazy,” Clary ventured nervously, “but…”
He turned around. His eyes, very blue behind the glasses, rested on her with a look of firm affection. “Clary, you’re an artist, like your mother. That means you see the world in ways that other people don’t. It’s your gift, to see the beauty and the horror in ordinary things. It doesn’t make you crazy—just different. There’s nothing wrong with being different.” »
È la prima volta che Clary ammette – più o meno apertamente – di aver visto qualcosa (o, almeno, che c’è la possibilità che lei abbia visto qualcosa). Ed è anche la prima volta che intuiamo che Luke nasconde qualcosa, così come Jocelyn.
Clary poi abbozza anche qualcosa su suo padre, “Jonathan” – un uomo morto prima della sua nascita che conosce solo grazie a delle foto, una fede e una ciocca di capelli biondi.
“Jonathan” è un argomento che, come tutti voi lettori sapete già, ritroveremo approfonditamente più avanti; quindi per ora forse è meglio glissare e passare direttamente alla notizia bomba che Jocelyn dà a Clary. 😉
Per chi non la ricordasse, è questa: anche se i progetti per l’estate che avevano fatto erano totalmente diversi, Jocelyn ha deciso che lei, Clary e Luke partiranno per la fattoria di quest’ultimo, e resteranno lì fino alla fine delle vacanze.
Clary è allibita, e capisce subito che la madre le sta nascondendo qualcosa. Tuttavia, prima che Luke riesca a convincere Jocelyn a dire la verità a Clarissa la porta d’ingresso si apre ed entra il nostro il nostro clone di Gesù, Simon – che poco prima, dopo averle fatto un grazioso scherzo telefonico, aveva chiamato Clary per chiederle di andare a vedere con lui una specie di gara di poesia.
Luke va via, e Jocelyn sembra avere il disperato bisogno di parlare con la figlia: tuttavia Clary non la ascolta, perché è troppo irritata, e se ne va sbattendo la porta.
Ed ecco che, una volta fuori da casa sua, intravede qualcosa:
« Clary stava per rispondere, quando la porta di Madame Dorothea si spalancò e ne uscì un uomo. Era alto, con una pelle color sciroppo d’acero, occhi verdi e dorati come quelli di un gatto e capelli neri arruffati. Sorrise distrattamente alla ragazza, mostrandole denti bianchi e affilati. Mentre si avviava verso la porta d’ingresso del condominio, Clary vide che aveva i piedi nudi e le unghie ricurve come artigli.
Fu colta da un capogiro ed ebbe la sensazione di essere sul punto di svenire. »
« Clary was about to reply when the door to Madame Dorothea’s fully open and a man stepped out. He was tall, with maple-syrup-colored skin, gold-green eyes like a cat’s, and tangled black hair. He grinned at her blindingly, showing sharp white teeth.
A wave of dizziness came over her, the strong sensation that she was going to faint. »
Lascio a voi indovinare di chi si tratta (anche perché tra un attimo Clary dimenticherà cos’ha visto di preciso e si convincerà di aver solo scorto il gatto di Dorothea), e vi dico subito che il capitolo termina poco dopo, senza effettivamente arrivare da Java Jones; nelle pagine successive troviamo un bel dialogo tra Simon e Clary, uno di quelli che ci fornisce informazioni utili e allo stesso tempo serve a consolidare il rapporto tra i personaggi, ma niente Jace e compari.
Il capitolo due si ferma un attimo proprio prima del momento in cui le esistenze di Clary e Simon cambieranno per sempre: prima che lei scopra di essere una Shadowhunter, e prima che lui si ritrovi a sua volta a far parte di questo strano mondo nascosto nel nostro. 🙂
A domani per il capitolo 3, chiamato emblematicamente “Shadowhunters”!
non avevo collegato per niente a Magnus! grazie a voi ho scoperto qualcosa di nuovo! sarà interessante leggere anche il 3 capitolo :yey:
ma lo sai che non avevo collegato?? Magnus con gli artigli ai piedi?? Ma l’unica differenza non erano gli occhi??
Amo Luke molto più della mamma che non sopporto !!
Nella versione inglese il dettaglio degli artigli non è presente, quindi non so se la Mondadori abbia tradotto una versione di CoB diversa rispetto a quella poi effettivamente edita in America o no (ho notato comunque che anche in altri capitoli ci sono frasi o scene assenti nel testo originale, quindi il dubbio mi è sorto). Se mai avrò modo, mi informerò e ti farò sapere – ammesso tu sia interessata! XD
si si. Grazie Mandami un messaggino se trovi conferma o meno. Perché io sono convinta che in un altro momento del libro si affermi che solo gli occhi erano la sua caratteristica distintiva… GRAZIE
Aaaaaah, le poesie di Eric al Java Jones, il sarcasmo onnipresente di Simon… Gli occhioni azzurri azzurri di Luke… E le domande di Clary riguardo al suo paparino…
Clary, cara dolce Clary… Imparerai con 3 maledettissimi libri, che non dovresti mai e poi mai lasciare le persone che ami in malo modo…
Potrebbe succedere di tutto ;P
Comunque ho aspettato a gloria il secondo capitolo solo per la mini apparizione del Sommo Stregone sulla porta di Dorothea…
Mica mi ricordavo che aveva le unghie a artiglio o.O
Ad ogni modo, facciamo che arrivi presto domani.. AMO il terzo capitolo :heart: :heart: :heart:
“Il nostro clone di Gesù”! hahaha povero Simon!
Un capitolo di transizione.. ha introdotto nuovi personaggi e ci ha fatto capire i legami tra di essi, con l’aggiunta di una serie di eventi atti a stuzzicare la nostra curiosità!
Quegli occhi da gatto… *-*
Awwwww *-* sarà per la nuovissima clip ma già mi immagino le scene del libro nel film <3
quando ho letto dell’uomo che è uscito da madame dorothea ho pensato….”che cosa c’entra?…vabbè le unghie..ma apparte questo….” ma poi…ho capito chi era 😀
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