Oggi noi admin ci siamo sentite un po’ più generose (masochiste? Sadiche?) del solito, e abbiamo pensato di proporvi un piccolo snippet di Clockwork Princess. 🙂 Proviene dal terzo capitolo, To The Last Hour, e ha per protagoniste Cecily e Tessa.
Facciamo presente che la traduzione è NOSTRA, e pertanto non vi è permesso copiarla senza riportare la fonte (e quindi concederci i crediti).
Speriamo che questo pezzettino vi piacerà! 🙂
“Estella,” disse Tessa con voce morbida. “Fino al momento della mia morte, non puoi fare altro che restare parte della mia persona, parte di quel po’ di bene che c’è in me, parte del male.”
“Dunque anche tu memorizzi i passaggi dei libri, proprio come Will? O questo è uno dei tuoi preferiti?”
“Non ho la memoria di Will,” rispose Tessa, avvicinandosi leggermente. “O la sua runa della memoria. Ma amo davvero quel libro.” I suoi occhi grigi cercarono il viso di Cecily. “Perché indossi ancora la tua uniforme?”
“Stavo pensando di andare ad allenarmi,” spiegò Cecily. “Ho scoperto di riuscire a riflettere come si deve, nella stanza degli allenamenti, e non è che a qualcuno importi ciò che faccio.”
“Allenarti ancora? Cecily, sei appena tornata da una battaglia!” protestò Tessa. “So che a volte le rune vanno applicate più di una volta, per guarire del tutto – prima di ricominciare con gli allenamenti, dovrei chiamare qualcuno per te: Charlotte, o…”
“O Will?” la interruppe Cecily. “Se importasse qualcosa a uno dei due, sarebbero già venuti.”
Tessa si fermò vicino al letto. “Non puoi davvero pensare che a Will non importi di te.”
“Ma è così, no?”
“Mi ha mandata lui,” chiarì Tessa, “perché è con Jem,” aggiunse, come se questo spiegasse tutto. Cecily si disse che in un certo senso era proprio così. Sapeva che Will e Jem erano amici intimi, ma anche che c’era più di questo. Aveva letto dei parabatai, nel Codex, e sapeva che il loro legame era di un tipo che tra i mondani non esiste, qualcosa che li rendeva più vicini di due fratelli e che valeva più del sangue. “Jem è il suo parabatai. Will ha giurato di stargli accanto, in momenti come questo.”
“Sarebbe lì, giuramento o meno. Sarebbe lì per tutti voi. Ma non è venuto a vedere se avevo bisogno di un altro iratze.”
“Cecy…” cominciò Tessa. “La maledizione di Will…”
“Non era una vera maledizione!”
“Sai,” disse Tessa con fare pensoso, “in un certo senso, lo era. Credeva che nessuno potesse amarlo, e che se si fosse concesso di voler bene a qualcuno, questa persona sarebbe morta. È per questo che vi ha lasciati. Ti ha lasciata per tenerti al sicuro, e ora eccoti qui – e questa per Will è la precisa definizione di non sicuro. Non può sopportare il pensiero di venire qui e guardare le tue ferite, perché dal suo punto di vista è come se te le avesse inflitte lui stesso.”
“L’ho scelto io. Cacciare i demoni. E non solo perché volevo stare con Will.”
“Lo so,” fece Tessa. “Ma sono anche stata seduta accanto a Will mentre stava delirando perché aveva ingerito il sangue di un vampiro, soffocato dall’acqua santa, e so quale nome ha pronunciato. Il tuo.”
Cecily alzò lo sguardo, sorpresa. “Will ha chiamato me?”
“Oh, sì.” Un piccolo sorriso piegò gli angoli delle labbra di Tessa. “Non ha voluto dirmi chi eri, ovvio, quando gliel’ho chiesto, e questo mi ha fatta quasi impazzire…” Si fermò, distogliendo lo sguardo.
e sono impazzita per questo … mmmm tess questo è proprio da spiegare a cecily vero? XD
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