– SPOILER FREE –
Stamattina la giornata è cominciata un po’ così.
Ho finito Clockwork ieri sera. Erano le undici, credo.
E non mi sono ancora ripresa.
No. Per favore, non cominciate con: “Finirà malissimo!”, “Will morirà!”, “Jem morirà!”, “Tessa andrà a letto con un’anatra!”. Non fatevi un’opinione sbagliata del libro – e, lo sottolineo, tenete la mente aperta. Non precludete alcuna possibilità e non fossilizzatevi sulle vostre preferenze.
Siete fan di Will? Di Jem? Dell’anatra? È okay comunque. Ognuno avrà la sua dose di gioia – e la relativa botta di dolore.
NOTA BENE: NON sintetizzerò il libro: questa recensione è spoiler free, perché tutti possiate leggerla e commentare.
Quindi se siete a caccia di spoiler… beh, vi consiglio di inviarci un messaggio privato. Lì risponderemo (nei limiti del possibile, beninteso).
Dicevo: sofferenza e gioia per tutti.
Clockwork Princess è una miscela di felicità e tristezza. Vi farà piangere (alla fine del libro i singhiozzi miei e di Yume e i cuscini bagnati non si contavano più), a volte ridere. Arrabbiare, urlare, divertire.
E il finale… il mio cuore è diviso: da una parte sono felice, dall’altra no, avrei voluto altro, e avrei voluto che un certo personaggio (niente nomi) si comportasse in maniera diversa.
Ho pianto più di quanto pensassi (e questo la dice lunga), ho tirato un pugno alla parete, ho quasi lanciato via il Kindle. E ora che ho il cartaceo comincio a credere che non lo aprirò mai – ma magari tra qualche tempo lo farò.
Perché Clockwork Princess è un bel libro, ed è definitivo. Si chiude, non ci sono “se” e “ma” che tengano – addirittura l’epilogo si svolge nel 2008, dopo gli eventi di TMI! Direi che più “fine” di così non si poteva chiedere.
Cassie mette tutti i puntini sulle i, bada ai particolari e risponde a tutte le domande che ci siamo fatti (eccetto una, per quel che mi riguarda, ma confido che darà maggiori informazioni in City of Heavenly Fire).
Ci dice ciò che volevamo sapere: cos’è Tessa, come finisce il triangolo, chi sposa chi, chi ha figli da chi.
L’albero genealogico da questo punto di vista è un dono prezioso, perché ci mostra chiaramente i legami tra Jace, Alec, Isabelle ed Emma e la generazione di TID.
Grande assente è Clary (che, essendo una Fairchild, non fa parte né degli Herondale, né dei Lightwood, né dei Carstairs. Almeno, non nel 2007). Ma visto che nell’albero c’è un chiaro rimando alla versione estesa dell’albero genealogico dei Blackthorn, prego e spero che Cassie un giorno ci mostrerà anche le famiglie mancanti.
Lo stile è quello a cui siamo abituati: piacevole e incalzante. Cassie tiene viva l’attenzione e sa quando inserire battute (o momenti che più tragici non si può).
A volte ti fa venire voglia di coprirti gli occhi – tutto, pur di sottrarsi al dolore e alle immagini tristi –, ma non puoi perché è così che funziona la vita, è così che deve andare, e perché le parole ti hanno risucchiato.
Concludendo (sì, la chiudo già, la recensione: almeno non rischio di farvi inutili spoiler): Clockwork Princess è un libro che vale la pena leggere e amare. Dopo averlo terminato non ho potuto che ringraziare Cassie per aver condiviso con noi la travagliata storia di Will, Jem e Tessa.
Sono personaggi che mi sono entrati dentro: chiudere Clockwork Princess è stato come dire addio a una persona che si ama. E questo, per un libro, è decisamente un gran pregio.
– Roro
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