Buon pomeriggio, Shadowhunters!
La lettera di oggi è opera del nostro Re Unseelie preferito, Kieran, che ha deciso di scrivere a Julian per fornirgli qualche delucidazione/aggiornamento (e non solo…).
Cos’avrà mai da raccontargli? Per scoprirlo non vi resta che leggere!
A: Julian Blackthorn, Padrone di Blackthorn Hall
Da: La Corte Unseelie
Mio caro fratello,
Mark mi ha mostrato – con il tuo permesso, mi risulta – il contenuto della tua ultima missiva, poiché riguarda Round Tom e la tenuta. Ho indagato su quanto mi domandavi, e mi ritrovo malauguratamente costretto a dover concordare con il lì presente Thomas: Blackthorn Hall è affetta da una maledizione.
Sono certo che, dal tuo punto di vista, la cattiva notizia non sia tanto la maledizione sulla casa, quanto i costi aggiuntivi che Round Tom ha richiesto per le riparazioni e gli ammodernamenti che la sua squadra sta realizzando. Sarai particolarmente infastidito all’idea che questi nuovi prezzi non includano la rottura della maledizione, ma abbiano il solo scopo di coprire l’incremento dei rischi per gli operai e le ulteriori protezioni che saranno obbligati a prendere.
Mi sono già mosso per cercare una soluzione, ma concedimi la possibilità di spiegarti la situazione, forse in modo più convincente rispetto a R. Tom.
Per prima cosa, mi preme che tu sappia che la riluttanza di Tom a rompere la maledizione sia, in verità, un’eccellente dimostrazione di virtù (o, suggerisce Mark, del timore che prova nei confronti della carica che ricopro; scelgo di credere che la prima ipotesi sia quella corretta). La compagnia che sta lavorando su Blackthorn Hall non è assolutamente qualificata per occuparsi di problematiche complesse come una maledizione. In situazioni di questo tipo, numerose fate (sebbene io detesti ammetterlo) avrebbero affermato di essere in grado di risolvere il problema, e richiesto una cifra enorme per un compito che, in realtà, non erano in grado di portare a termine. Che Tom non l’abbia fatto depone a suo favore.
Ti ringrazio per aver condiviso la tua ipotesi secondo cui la maledizione e lo spettro che infesta l’abitazione possano essere un’unica entità. Purtroppo, quando ho parlato con Round Tom attraverso le mie fonti—
(Mark mi ha ammonito per non aver semplicemente detto il Generale Winter; ti porgo le mie scuse. Parlare con franchezza all’interno della corrispondenza scritta risulta notevolmente complesso quando si è abituati alle politiche della Terra delle Fate.)
Purtroppo, quando ho parlato con Round Tom per mezzo del Generale Winter, mi è stato riferito senza dubbio alcuno che il fantasma e la maledizione sono entità separate. Credo che a tal proposito le parole di Round Tom siano state: “Le case antiche hanno sempre dei fantasmi. Per noi non sono un problema, né loro vanno a interferire con il nostro lavoro. Le maledizioni invece sì, e Blackthorn Hall è maledetta”. Ha anche detto esplicitamente di aver avuto l’impressione che tu lo sapessi già – che quando il proprietario di un’abitazione ne condivide il nome, è molto probabile che conosca la storia dell’edificio abbastanza da essere consapevole di eventuali maledizioni. Ovviamente Round Tom non sa nulla della famiglia Blackthorn, e non avrebbe dovuto azzardare supposizioni simili.
Ho comunque cercato di convincerlo ad abbassare il prezzo come favore personale, e gli ho spiegato che il modo in cui hai preso possesso della tenuta è stato alquanto inaspettato. Sono spiacente di comunicarti che non c’è stato modo di persuaderlo. Mi ha fornito una vera e propria libreria di trattati, statuti e autorizzazioni per dimostrare come la sua richiesta di protezioni per i suoi uomini sia legittimata dalle Corti delle Fate, e in effetti ha la ragione dalla sua parte.
Mi ritrovo dunque ad avere lo sfortunato compito di consigliarti di concentrare i vostri sforzi nella ricerca e la rimozione della maledizione. Benché sia vero che Round Tom e la sua squadra non saranno in grado di fornirti assistenza, so che sei un membro della società dei Nephilim con una buona rete di contatti, e che tra i tuoi amici e compagni conti svariati stregoni, Fratelli Silenti e altro ancora. Ripongo una fiducia assoluta in te ed Emma; non c’è maledizione in grado di restare integra se voi due vi siete messi in testa di spezzarla. Ho allegato un opuscolo che potresti trovare d’aiuto, dal momento che si rivolge a chiunque abbia appena scoperto che il luogo in cui dimora è maledetto. (Mark mi ha appena detto che nessuno mai dovrebbe proferire le parole “Ho allegato un opuscolo” all’interno della propria corrispondenza personale, ma non saprei come altrimenti descrivere ciò che sto facendo. Forse “To’, un dépliant” sarebbe stata una scelta più appropriata.)
Grazie anche per la torta deliziosa che ci hai mandato. Benché non infiammi il sangue selvaggio del mio cuore come fa il cibo delle fate, è stata un accompagnamento perfetto per del tè forte, e l’abbiamo tutti apprezzata fortemente. Mark mi ha informato che la torta in questione è stata creata da una mondana, Victoria Sponge. Tutti i miei ringraziamenti alla signora Sponge, e a te per aver condiviso con noi la sua abilità!
Mark e Cristina vi mandano il loro amore, a cui aggiungo anche il mio, e sempre resto ecc., ecc. Ave Kraig.
Kieran
INSOMMA, CASA TUA È MALEDETTA
Una guida per chi è confuso
Salve, proprietario terriero! Se sei entrato in possesso di questo libricino, allora casa tua dev’essere stata riconosciuta come MALEDETTA in base ai termini approvati dai trattati Seelie e Unseelie. Coloro che stanno lavorando dietro tua richiesta potrebbero dunque ritenere necessario un compenso superiore a quello stabilito dal contratto originale. Il qui presente documento tenterà di rispondere alle domande poste più di frequente.
D: La casa è maledetta: la colpa è mia?
R: Probabilmente no! Le maledizioni sulle case in genere vanno dai due ai trecento anni: decisamente più del ciclo vitale di persino svariate generazioni di umani. È assai raro che si possa trovare la soluzione di una maledizione semplicemente parlando ai membri ancora in vita della propria famiglia; di norma sarebbe il caso di consultare volumi sulla storia della famiglia, genealogie, dicerie della zona collegate alla casa e via dicendo.
D: Ho incontrato un piccolo uomo che mi ha dato un diadema e ha detto che questo avrebbe liberato casa mia dalla maledizione. Posso fidarmi di lui?
R: No. Di rado atti così semplici sono in grado di spezzare le maledizioni, e ancor più di rado una persona non di vostra conoscenza vi viene a cercare per offrirvi una soluzione ha a cuore i vostri [MANCA]
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