Buon pomeriggio, Shadowhunters!
L’uscita americana di TLBOTW si avvicina sempre più (NB: no, ancora non sappiamo nulla di quella italiana, né conosciamo la data di uscita ufficiale della ristampa di TID), e Cassie – nella newsletter inviata ieri ai suoi iscritti – ha deciso di viziarci con un nuovo frammento del romanzo.
Questa volta al centro della scena c’è Magnus, e… la situazione non sembra promettere nulla di buono, eh?
Buona lettura – e non dimenticate di condividere con noi pareri e teorie! 😀
Sovrappensiero, Magnus schioccò le dita in direzione dei piatti sporchi, spedendoli a lavarsi nel lavandino. Aveva già terminato di ripulire le prime ciotole quando si rese conto che nella sua magia c’era qualcosa di sbagliato.
Il colore della magia di un mago non nascondeva particolari significati, in genere. Non era come nei film, in cui gli stregoni buoni avevano poteri di un bel blu mentre quelli dei cattivi erano di un rosso orribile. Del resto, non era come nei film anche perché non esistevano davvero “stregoni buoni” e “stregoni cattivi” – c’erano stregoni e basta, persone come tutte le altre, con la capacità di fare sia del bene che del male e l’abilità di decidere da che parte schierarsi di volta in volta. Magnus si era comunque sempre compiaciuto dell’armonioso color blu cobalto della sua magia, che aveva coltivato nel corso di secoli. Ai suoi occhi sembrava potente, eppure controllata. Rassicurante, come la carta da parati di una spa.
Quel giorno, però, i suoi poteri erano rossi. Di un rosso brillante e sovraesposto, quasi rosa, e sembrava che le loro estremità scoppiettassero come le spirali di un fuoco nero. La magia ascoltava comunque le sue richieste, spostando piatti dentro e fuori dal lavandino per poi impilarli con cura, ma di certo aveva un’aria spaventosa.
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