Shadowhunters, sapete che non vi facciamo spesso pressioni perché leggiate i post che traduciamo – ma a volte, quando la risposta-saggio di Cassie è particolarmente bella, non possiamo non suggerirvi di dedicarle cinque minuti del vostro tempo.
Ecco: questo è uno dei casi in cui speriamo davvero che troverete qualche istante da dedicare alle parole di Cassie, perché l’argomento affrontato è importante. Noi non possiamo non adorare la sua schiettezza – e l’amore infinito che prova per Magnus e Alec.
Buona lettura! Se deciderete di leggere, poi fateci sapere che ve n’è parso. <3
« havisha1212 ha chiesto: “Ciao, volevo solo dirti che in giro ho visto parecchie discussioni. Molti fan del telefilm di Shadowhunters sono furiosi per la cancellazione della serie TV, e stanno tentando di boicottare RSOM, perché pare che sappiano che hai intenzione di fare soldi con questo romanzo – sebbene ti fosse stato offerto più denaro per una serie Clace. Volevo solo che sapessi che hai migliaia, se non milioni di persone che capiscono che scrivi ciò che desideri scrivere. TI AMIAMO e ti apprezziamo.”
Non sapevo davvero cosa rispondere. Red Scrolls of Magic non ha niente a che fare con il telefilm, e io non ho nulla a che fare con la cancellazione della serie TV.
Apprezzo l’amore, davvero. E ovviamente mi rattrista sapere di un boicottaggio di The Eldest Curses, dal momento che sarà un romanzo con una coppia gay interrazziale protagonista e una storia d’amore lesbica come coppia secondaria. Una vendetta che colpisce nello specifico un libro del genere non verrà vista dal mondo dell’editoria come un atto in supporto della serie televisiva. La considereranno una conferma di ciò che si aspettavano – uno scarso interesse per un romanzo con dei personaggi LGBT+.
Suppongo che ci siano un paio di cose di cui bisogna parlare, qui: una è la situazione realistica dell’editoria LGBT+ per ragazzi, e l’altra è la scrittura delle donne. Per ciò che concerne il primo punto, è davvero strano che si suggerisca che io abbia scritto questi romanzi per denaro quando, come hai detto anche tu, il mio compenso è stato ridotto. Mi hanno pagata un terzo di ciò che hanno pagato per farmi scrivere The Dark Artifices, sebbene il numero di romanzi sia lo stesso. Mi hanno pagata meno di ciò che hanno pagato per la mia serie per adulti, Sword Catcher, che parla di un mondo e di personaggi con cui nessuno ha ancora familiarità – è un marchio completamente sconosciuto. Molti miei editori internazionali non pubblicheranno TEC. Uno l’ha acquistato e poi ha cancellato il contratto [NdT: abbiamo chiesto conferma a Cassie e, sì, la Mondadori ha ancora intenzione di pubblicare TEC, potete stare tranquilli! ;D], anche se in seguito ha comprato altri miei romanzi. Ci sono un migliaio di altre cose che avrei potuto scrivere o fare per guadagnare più denaro. Ecco tutta la verità sulla “mucca da soldi” di cui stanno discutendo i boicottatori.
Una persona a Hollywood mi ha descritto l’omosessualità di Alec come “un punto a sfavore della possibilità del personaggio di piacere”. Fino a ora, l’editoria mi ha fatto vivere la pubblicazione di TEC come “un punto a sfavore della commerciabilità della serie”. Come di certo saprete, l’uscita del primo romanzo è stata rimandata: è perché il mio editore voleva che Queen of Air and Darkness uscisse per primo e stabilisse un primato di vendite forti – teme che nessuno comprerà Red Scrolls per via del suo contenuto LGBT+.
Mi trovo in una posizione privilegiata; sono un’autrice bestseller, e se anche questi romanzi non dovessero vendere per nulla la mia carriera non ne risentirà. E in parte è per questo che li sto scrivendo ora, in un momento in cui posso finalmente permettermelo: credo sia importante assicurarsi che romanzi del genere finiscano in prima fila nelle librerie, nello spazio riservato a ciò che ci si aspetta che diventi bestseller, ma se anche questi libri dovessero andare male, sopravvivrò. Altri scrittori che lavorano a libri con contenuti LGBT+ non possono dirsi altrettanto fortunati, e il messaggio che passa boicottando libri “grandi” con una coppia principale gay non è: “Non ci piace quest’autore” (perché i miei altri romanzi stanno andando tutti bene) – è: “Non ci piace l’argomento di cui tratta il libro.” (Tra parentesi, si tratta pure di una strana punizione per Wes Chu, il mio co-autore, di cui spesso ci si dimentica in questi dibattiti – è un uomo di colore che sta scrivendo di un altro uomo di colore.)
Ovviamente non sto dicendo a nessuno che non voglia leggere questi libri di comprarli. Dovremmo consumare solo l’intrattenimento che pensiamo che ci farà divertire; è a questo che serve. Ma l’idea di punire una scrittrice per le sue mancanze morali è antica e infelice. Per gli uomini è sempre stato accettabile scrivere per denaro, o per ottenere attenzioni; “l’ha fatto per avere attenzioni” è una delle cose peggiori che si possano dire di una donna, ma dirlo di un uomo non è affatto offensivo. Allo stesso modo, spesso mi si dice online che non merito di venire pagata per ciò che scrivo, o che le mie opere creative dovrebbero essermi tolte e date a degli uomini. È sin dall’età vittoriana che ci si aspetta che sia lavoro degli uomini scrivere di personaggi e storie complessi, mentre le donne dovrebbero scrivere racconti semplici e moralistici in cui il bene viene ricompensato e il male punito. Quando un personaggio buono in un romanzo maschile fa qualcosa di sbagliato, riceve complimenti per la sua complessità; a me viene detto in modo approfondito che sono una persona moralmente terribile, dal momento che in genere si presume che le autrici non provino distanza emotiva nei confronti dei loro personaggi; a differenza degli uomini, per cui questo è dato per scontato.
L’usanza di privare le donne della capacità di guadagnare dai loro lavori risale a secoli fa, e getta le sue radici nell’idea che per le donne sia malvagio possedere una proprietà intellettuale. Una delle mie scrittrici preferite, Colette, è morta in povertà perché suo marito possedeva i diritti della serie bestseller di lei. Si prova un profondo senso di disagio all’idea che una donna venga pagata per il suo valore. Gli scrittori sono intrattenitori, e non lavorano gratuitamente; non più di quanto non lo facciano i cantanti, gli attori o gli showrunner televisivi. Sono io a mantenere da sola la mia famiglia, e supporto i miei genitori e altre persone con i guadagni che ottengo lavorando sulla proprietà intellettuale che ho creato. A un uomo verrebbero fatti i complimenti per il suo successo. Io vengo chiamata una puttana arraffa-soldi.
Uno dei motivi per cui ho autopubblicato i racconti di Ghosts of the Shadow Market era perché desideravo poter scrivere una storia su una ragazza lesbica e genderqueer, e volevo che ricevesse lo stesso tipo di attenzioni, piccole e invisibili, al punto che spesso i lettori non le notano neanche, delle altre storie – lo stesso tempo passato a lavorare sulla cover, la stessa ricerca di un ottimo lettore per l’audiolibro, lo stesso tipo di pubblicità. Quando Every Exquisite Thing [NdT: Croce e Delizia] è stato pubblicato, ci siamo tutti seduti in cerchio incrociando le dita e sperando che avrebbe venduto almeno la metà degli altri racconti: ha venduto altrettanto bene, e la cosa ci ha emozionati molto. Possiamo aggrapparci a quei numeri. Possiamo dimostrare cose importanti al mondo dell’editoria per ciò che riguarda la possibilità di creare personaggi LGBT+ non-binari. Le vendite sono importanti. The Red Scrolls of Magic è un romanzo, e per i romanzi le aspettative sui guadagni sono più alte che per le storie brevi, quindi so già che mi ritroverò nello stesso stato di paura e speranza quando il libro verrà pubblicato.
Ma il fatto che Every Exquisite Thing abbia venduto bene significa anche un’altra cosa: credevo che ci fosse un pubblico per quella storia, e ogni persona che l’ha acquistato mi ha dimostrato di avere ragione. Le dimostrazioni d’amore durante il contest per la copia in anteprima di Red Scrolls of Magic sono state meravigliose, e ho visitato le tag #malec e #malecparty (grazie mille a tutti voi, ragazzi! Avviseremo presto i vincitori!) con gli occhi pieni di lacrime, sopraffatta delle storie sui coming out dei lettori e su come questi personaggi li abbiano aperti a nuove idee, e più di ogni altra cosa da tutto l’amore ricevuto. Prima di avere attenzione o denaro, avevo la gioia della creazione. Una delle sensazioni più belle che si possano provare, scrivendo, è creare delle persone, e avere persone reali che tengono alle tue creazioni. Ho creato Magnus e Alec, costruendo dei personaggi che potessi amare mattone dopo mattone, e ieri ho avuto la possibilità di vedere anche altre persone che li amano. Sono stata lasciata in adorazione e riempita di gratitudine dal supporto di ogni lettore che ha abbracciato il mondo diverso che ho tentato di creare, e questa diversità crescente che sto cercando di ottenere via via che scrivo e ho maggiore libertà di inserire ciò che desidero rispetto all’inizio, quando venivo rifiutata dagli editori perché non volevo rimuovere Alec dai libri. Spero di aiutare a cambiare certi atteggiamenti e creare, insieme a tanti altri scrittori e lettori che credono che i media sulla diversità facciano la differenza, un mondo in cui un romanzo che ha una coppia LGBT+ come protagonista verrà giudicato unicamente per i suoi meriti letterari. Non ci siamo ancora arrivati! Vorrei che fossimo già a quel punto. Ma l’aumento di richieste e supporto nei confronti della letteratura sulla diversità mi fa sperare che ce la faremo. Mi fido dei miei lettori. Ho bisogno di credere che le persone che incitano al boicottaggio di The Red Scrolls of Magic siano solo una piccola minoranza piena di odio che ha semplicemente perso di vista la percezione che avrà il mondo delle loro azioni, e l’effetto che queste azioni potrebbero avere sul mondo. Devo credere che ci siano molte più persone aperte ad amare e supportare le storie diverse.
Il denaro e le attenzioni sono grandiosi. Ma a conti fatti io scrivo perché credo davvero che le parole abbiano il potere di cambiare le persone, e di cambiare il mondo intero. Alla fine, devo fare ciò che ritengo essere giusto, e credere che anche le altre persone faranno così. I miei lettori non mi hanno ancora mai delusa. »
Sono una mamma 70nne appassionata dei libri di Cassandra. Mi hanno fatto compagnia in periodi bui della mia vita ed ho passato le mie notti altrimenti insonni in sua compagnia. I miei figli ormai 46 e 41nni hanno avuto come compagni di università splendidi ragazzi e ragazze gay. Amici di una vita e miei affetti. Casa mia è sempre stata piena delle loro risate e
delle loro splendide idee della vita. Ancora oggi passano a prendersi un caffè e a fare due parole con me, anche se i miei figli vivono da tempo per loro conto. NON DIMENTICO però che le loro mamme mi tolsero per anni il saluto perché io ero a
conoscenza del “segreto” dei loro figli che a loro non avevano avuto coraggio di rivelare. È passato tutto ormai, le loro mamme ora si sentono così “moderne” per aver accettato il diritto dei loro figli alla sessualità che preferiscono. Io non dimentico la loro grettezza culturale e la loro non-difesa dei figli, come se avessero una malattia. I tempi sono cambiati
si ripete….ma lo sono? Trovo Alec e Magnus due personaggi splendidi pieni di empatia verso il mondo e verso che
chi ha bisogno. FORZA Cassandra
Ma io mi chiedo: a quale livello di ignoranza devono essere le persone che parlano di boicottare RSOM perché la serie TV è stata cancellata?? Stiamo scherzando?! Ma questi pensano seriamente che la cancellazione sia colpa di Cassie?! Non ho parole, davvero.
Comunque Cassandra come il solito si rivela una persona brillante e meravigliosa, e mi dispiace così tanto che debba affrontare tutti questi problemi creati da gente invidiosa e ignorante. Spero sia consapevole che queste persone non sono niente in confronto all’enormità dei fan che sanno benissimo quanto valgono le sue opere e amano profondamente ogni singolo libro e personaggio che lei abbia creato.
Comunque è proprio triste vedere quanto sia arretrato il mondo dell’editoria: trovo sconvolgente che molti abbiano rifiutato di pubblicarle il libro per via di Alec, e che le abbiano offerto più soldi per una serie Clace che per una serie Malec. Cioè, ma si rendono conto che i Malec sono praticamente la coppia più amata dell’intero universo Shadowhunters (o comunque sicuramente una delle preferite)?
Scusate lo sfogo interminabile, ma tutte queste cose mi fanno proprio rabbia. Tra l’altro io stessa sono un’aspirante scrittrice, quindi potete immaginare quanto sia frustrante scoprire l’assurda arretratezza del mondo editoriale.
Passo e chiudo ringraziandovi di averci suggerito di leggere questa risposta di Cassie, perché è vero, ne vale assolutamente la pena. Sono davvero orgogliosa di lei per tutta l’intelligenza e il sangue freddo con cui sa sempre tenere testa agli haters, e le sue risposte sono sempre brillanti.
Non riesco a credere che siamo ancora una società così retrograda che considera il lavoro di una donna inferiore a quello di un uomo o che addirittura una donna non si meriti di avere successo.
Mi rattrista vedere quanta cattiveria gratuita è costretta a subire Cassie in continuazione, non se lo merita, nessuno merita di essere trattato così.
Sono contenta che C. ci parli di queste cose permettendoci di capire un po’ di più cosa c’è dietro a tutto il suo lavoro e cosa deve affrontare ogni volta che sta per pubblicare un libro.
Spero tanto che RSOM abbia lo stesso successo degli altri suoi libri e anche di più per tutto quello che rappresenta.
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