Shadowhunters, oggi pomeriggio vi abbiamo anticipato una traduzione che riesco a caricarvi solo ora (lavoro </3). È molto, molto bella, e affronta argomenti che in genere Cassie e gli altri autori cercano di evitare, perché da questi post scaturiscono sempre insulti gratuiti da parte degli hater.
Noi siamo orgogliose di lei e di ogni singola parola che ha pronunciato, e speriamo che leggerete e amerete pure voi.
Nota bene: c’è qualche parolaccia (niente di che, eh!). Avremmo potuto censurarle – ma il senso del post era parlare schiettamente di un atteggiamento disgustoso. 🙂
PS: non ho riletto. XDDD Lo farò domattina!
Buona lettura!
« Riguardo al diritto delle donne di possedere i loro stessi lavori. Parla Crummy Crabapple!
“Visto che alcune persone online stanno andando fuori di testa perché pensano che ucciderai Alec, e onestamente non ne posso più di leggere quei loro messaggi privi di senso… L’adorabile citazione di Schopenhauer significa che ucciderai Alec?”
Sì, questa storia continua. Speravo che la questione si sarebbe chiusa, ma così non è, e venir chiamata una puttana stronza assassina diventa rapidamente logorante se è basato sul nulla.
Sentite, parlare francamente di queste cose su Tumblr è spesso scoraggiato – quando hai un piccolo ma parecchio attivo gruppo di “hater”, cosa che oggigiorno capita alla maggior parte dei creatori di successo, in special modo se quei creatori sono donne, la regola generale è non parlare a o di loro. Bloccarli su Twitter li eccita: è attenzione. Rispondere è inutile, le spiegazioni vengono deliberatamente fraintese, la verità è una bugia, le bugie sono verità, il sopra è il sotto, vincere è perdere. E in una situazione simile non puoi comunque vincere: nessuno può o lo fa, perdono tutti. I creatori, il fandom, quelli che si ritrovano nel mezzo (gli attori, ecc). Tutti.
La storia secondo cui io starei per uccidere Alec non è una voce. È una bugia. Una bugia detta di proposito per dichiarare qualcosa: e ciò che io sarei una brutta persona indegna delle mie creazioni, e che, se io sono una persona orribile a sufficienza, allora va bene dire che i miei personaggi non mi appartengono, che non li ho creati io, che essenzialmente non c’è alcun valore nell’atto della creazione, soprattutto se fatta da una donna.
Come sappiamo tutti, ma in genere non diciamo perché Se Parli Loro Arriveranno, c’è un piccolo gruppo di fan anti-libri-di-TMI che credono che i libri e lo show siano in guerra. (Non sono fan del telefilm. Sono qualcosa di completamente diversi. Parlo di continuo con fan del telefilm che sono perfettamente gentili: queste sono meno persone che amano Shadowhunters e più persone convinte che, se urleranno abbastanza a lungo, lo show smetterà di essere basato su questa particolare serie di libri: un obiettivo destinato a fallire che comunque dà loro innumerevoli opportunità di dar fastidio al resto di noi.) Anziché accettare che l’arte può essere parzialmente soggettiva, sono in una guerra continua per un immaginario spazio altamente morale in cui loro sono i detentori di una versione di The Mortal Instruments che è stata oggettivamente purificata da tutti i suoi elementi problematici.
Il problema qui è che, ovviamente, non esiste nessuna creazione che sia perfetta e priva di problemi. L’arte viene dagli esseri umani, e gli umani hanno dei difetti. Se ti aspetti la perfezione verrai amaramente deluso ogni singola volta: l’ho visto succedere ancora e ancora e ancora; la tag questo showrunner è un dono si trasforma in questo showrunner non è un dono, e molte delle persone che l’anno scorso parlavano entusiasticamente di avvolgere Ed Decter, il loro eroe non problematico (che una volta mi ha detto, sorpreso: “Hai fatto davvero un miracolo con la Malec, sai, alle persone importa di loro come di una coppia normale”), nella bambagia e con dei calzini morbidi, adesso chiamano Todd Slavkin “Toad” [NdT: rospo]. Sono stati scritti numerosi articoli sugli elementi problematici di Shadowhunters, così come numerosi post. (Se Ed non fosse stato licenziato, magari sarebbe rimasto nei paraggi abbastanza a lungo da farsi chiamare Ediot [NdT: Ed + idiot/idiota, ovviamente]; queste cose, dopotutto, sono solo questione di tempo. (Io vengo chiamata “Casserole” [NdT: Casseruola]. Seriamente, non sto scherzando, non puoi inventarti queste stronzate.))
Per chiarire: NON sto dicendo che un lavoro (potenzialmente problematico) non dovrebbe venir criticato per risparmiare i sentimenti del suo creatore solo perché quest’ultimo è un essere con dei difetti come chiunque altro. Ciò di cui parlo in questo post non sono critiche. Dire a un creatore che le sue creazioni gli andrebbero tolte perché lei “non se le merita” non è una critica. Inventare dei nomi buffi e degli hashtag cattivi per i creatori che non ti piacciono: ovviamente per qualcuno può essere esilarante, ma di certo non è una critica. E fino a un certo punto lo sanno tutti – quindi se per te è importante che al creatore venga negato il diritto di affermare di possedere e provare orgoglio per il suo lavoro, devi pure sostenere che tu lo stia facendo perché lei non è solo problematica, ma corrotta, cattiva e crudele. Dev’essere una persona moralmente fallimentare, così che il rimuoverla dalle sue stesse opere sia un bene morale.
E quindi la menzogna secondo cui io starei progettando di ammazzare Alec (all’interno di una narrativa reale, in cui uccidere i personaggi LGBT+ è un problema fottutamente serio, nei media) è lo sviluppo naturale: perché non sarebbe orribile e cattivo i libri erano moralmente molto cattivi e sbagliati e i creatori che hanno creato delle cose brutte e cattive non dovrebbero vedersele togliere? E questo sarebbe solo l’ennesimo Martedì Misoginia su internet, se non fosse che sta sfruttando le paure di un gruppo di persone vulnerabile (i fan LGBT+ per cui Alec significa un sacco, in qualsiasi sua forma – i fan che hanno visto dei personaggi LGBT+ morire di continuo per nessun motivo, per motivi orribili, per gli etero, in TV e nei film e nei fumetti e nei libri, e quindi si troverebbero a soffrire incredibilmente, se dovesse succedere di nuovo) per mettere a segno un punto in quella che è praticamente una guerra tra ship. E questo è orribile sul serio.
E sì, è una guerra tra ship.
Tweet 1: “PERCHÉ CAZZO CASSANDRA CLARE STA CERCANDO DI UCCIDERE ALEC COSA VUOLE PERCHÉ È COSì AMAREGGIATA DAL FATTO CHE LA MALEC RICEVE PIÙ RICONOSCIMENTI DELLA CLAY [NdT: sic. Ovviamente intendeva “Clace”. E la punteggiatura mancante mi sono rifiutata di inserirla, LOL.]” »
C’era la possibilità di fare un gioco sulla “casseruola amara”, all’inizio del tweet. Opportunità mancata!
Dunque, perché sono così amareggiata, potreste chiedermi? Ci sono delle persone che pensano che io sia Irritata Col Telefilm perché alla gente importa più della Malec al suo interno che della Clace: amici miei, il campo dove coltivo i cazzi che mi importano di questo argomento è sterile. Ho creato entrambe le coppie. Non mi importa quale shippiate di più, soprattutto in un format dove le loro storie non vengono raccontate da me e, per quel che ne so, al momento gli showrunner non vogliono neanche che shippiate Clace. Sembrano interessati alla Climon e oh, Dio, mi sono annoiata da sola con questa tangente.
Ho inventato la Clace e la Malec. Sto scrivendo una trilogia sulla Malec perché la amo e ho in testa una storia su di loro, sebbene mi sia stata offerta tre volte la stessa cifra per scrivere una serie sui Clace, dal momento che sono “più vendibili”. Non ho una coppia preferita. Forse per qualcuno lavorare in quel modo funziona, ma ne dubito. Ho sempre detto di non shippare, nei miei libri, e questo è precisamente ciò che intendo.
Continuando: ci sono delle cose del telefilm e del modo in cui è stato sviluppato che mi hanno lasciata scossa? Sì – dirmi che il mio pubblico principalmente femminile non era desiderabile perché, appunto, femminile; il fatto che l’artista donna e di colore che ha creato le rune non sia mai stata pagata o creditata per il loro utilizzo; sentirmi dire che Isabelle era tutte “tette e culo”, che il fatto che Alec fosse gay era “qualcosa che non l’avrebbe fatto piacere alle persone”; merdate contrattuali di cui mai nessuno saprà niente perché non è roba pubblica –, ma per qualche motivo dovrebbe fregarmi qualcosa di chi shippa quale coppia canon nel telefilm? Per gli spettatori, e così dovrebbe essere, questo è un telefilm: per me è parte del mio brand e ha delle conseguenze reali sulla mia vita. Non è sorprendente che a me interessino quelle, e non una qualche immaginaria guerra tra ship.
Ero emozionata all’idea che Shadowhunters avesse vinto un GLAAD per Magnus e Alec. (Mi sono emozionata anche quando il film di The Mortal Instruments ha ricevuto una nomination per Magnus e Alec, sebbene nel film ci fosse così poco di loro: è servito a sottolineare davvero la scarsità di trame LGBT+ nei film e in TV.) Mi sono congratulata con Matt e Harry su Twitter, e i commenti sotto al mio erano la dimostrazione del perché sempre più creatori femminili stiano lasciando internet: x
Il messaggio è opprimente: “Zitta, puttana, come ti permetti di aprire la bocca e ricordarci che questo telefilm esiste perché esistono i tuoi libri, sebbene non sia proprio questo che hai detto ma, vedi, ci piace fingere che tu sia morta, quindi quando parli è un problema.” Suppongo pure che ognuno di questi commentatori vi direbbe che è un femminista. L’idea che zittendo le donne e negando loro le loro proprietà intellettuali non si ottiene nulla è apparentemente una che in astratto sembra buona, ma cade al primo ostacolo del ma lei non mi piace.
L’astratto spesso fallisce quando si ritrova in conflitto col concreto. Essere un’alleata femminista significa essere un’alleata anche delle donne che non ti piacciono, perché essere un’alleata solo delle persone che ti piacciono non richiede sforzi né riflessioni. Questo non vuol dire che non sia possibile criticare le donne o il loro lavoro. Ma ti richiede di domandarti cosa stia succedendo nella tua stessa testa. Uno degli haters più spiacevoli che abbia visto su Twitter, che mi detesta ferocemente anche se non ci siamo mai incontrate, ha letto tutti i miei libri; ha “Malec” nel suo nickname, e una citazione dei romanzi nella biografia. Usa un’immagine di Cassandra Jean sulla sua pagina di Twitter, e le rune disegnata da Valerie Freire nei testi e sullo sfondo. Si tratta di un sacco di materiale mentale e artistico dedicato a un lavoro di tre donne che lei chiama “disgustosa spazzatura”. (Anche se penso che Cassandra Jean e Val siano perlopiù viste come disgustosa spazzatura perché associate con me, e avrebbero dovuto aspettare per dieci anni che uscisse il telefilm, in modo da poter disegnare immagini o robe simili a riguardo. Davvero non lo capisco: la dissonanza cognitiva che permette ad alcune persone di dedicare la loro vita alla “Malec” mentre offendono la persona che ha creato entrambi i personaggi e la loro relazione è così enorme che posso seguirla solo fino a questo punto, non di più. Capisco pensare che la versione televisiva sia meglio, ma non la distorta fantasia che dice loro che se i libri non fossero mai stati scritti il telefilm (ora chiamato “Evilchasers” [NdT: Cacciatori del Male], magari) avrebbe comunque eroicamente trovato un modo per inventare la storia di un guerriero gay cacciatore di demoni e del suo fidanzato birazziale e stregone, perché quella specifica storia stava svolazzando per il pianeta in attesa di essere scoperta dai poteri psichici della Disney, ed è stata solo una grande sfortuna che io per prima l’abbia avuto tra le mani.) Il punto è: se il tuo nickname è “Bubble ama la Malec”, ma il tuo account Twitter è dedicato a spargere odio nei confronti della persona senza la quale non esisterebbe ciò che ami, potrebbe essere il momento di farti delle domande sulla causa e l’effetto e anche, inoltre, su ciò che quel tuo odio sta facendo per te, a livello psicologicamente.
Sentite, riceverò un sacco di merdate per questo post, ma non importa – il lato positivo del sentirsi costantemente urlare contro per cose che non hai fatto (fare dello slut-shaming su Isabelle; progettare di uccidere Alec, contribuendo così a quel fottutamente orribile stereotipo omofobo che ammazza tutti i personaggi gay; “pugnalare gli attori alle spalle”; promuovere l’incesto; avvelenare le riserve d’acqua della terra) è che poi non ti preoccupa più sentirti urlare contro per le cose che fai.
Non farò più visite sul set del telefilm o convention, dal momento che di ritorno dal NY Comic-Con ho trovato cose simili:
Post di Tumblr: “…altro sulle buffonate di Crummy Crabapple dal NYCC per i miei amici anti CC.
Non so se voi ragazzi abbiate già visto degli streaming completi o i video di tutto il panel, ma a un certo punto una dolce fan latina ha detto che era felice di vedere delle persone ispaniche in un telefilm tipo questo. Era felice che avessero castato Emeraude come Izzy. Ho guardato CC… non sembrava contenta – in effetti, sembrava come se stesse cercando di non roteare gli occhi.
Quando ha detto che sua madre era felice che avessero preso Isaiah come Luke – ero, tipo… okay, quindi perché i tuoi supporter hanno odiato il fatto che Luke fosse un uomo di colore? Mm?
Quando ha detto di essere orgogliosa di aggiungere diversità nel mondo dei libri YA, io ero, tipo… putana [NdT: scritto così. In inglese la ragazza ha detto “bich”, quindi “bitch”, “puttana”, senza la T. L’errore verrà ripetuto anche in seguito], dove? E su come ha basato Alec su un suo amico che si è suicidato (il che è davvero una tragedia, quindi per questo mi dispiace), ma ha detto di voler dare al suo amico il lieto fine che il suo amico non aveva potuto avere, e io ero di nuovo… putana, dove? Hai ancora il futuro dei Malec appeso in aria.
Quando continuava a intervenire e i suoi fottuti sostenitori continuavano a farle domande sui libri lei sembrava così contenta, ma metà del cast e McG erano, tipo… ‘Questo riguarda lo SHOW.’ Riuscivi a capire che ne avevano avuto abbastanza. Quando ha interrotto Isaiah mi sono seriamente girate le palle… voglio dire, come? E lui è un tale gentiluomo perché le ha permesso di parlare. Voleva solo essere educato e gentile, anche se I SUOI CAZZO DI FAN VOLEVANO SENTIRLO PARLARE DI PIÙ! Ero livida.
Devo dire che non importa quanto possiamo speculare su quali membri del cast la apprezzino e quali no, almeno hanno tutti così tanta classe e bontà da trattarla bene quando è nei paraggi. La stessa classe che lei spesso non mostra loro quando discute di loro con quelle che le baciano il culo.
Esempio: anche Harry è un super gentiluomo. CC si è abbassata parecchio per salutare i suoi fan e abbracciarli, proprio come il cast, e, beh… è rimasta diciamo bloccata e non riusciva a risollevarsi. Sapevate che Harry le ha offerto la mano per aiutarla ad alzarsi… È UN VERO SANTO. La mammina di quest’uomo l’ha cresciuto nel modo giusto e sua moglie sa di avere una perla di uomo.
Comunque ho pensato che vi avrebbe fatto piacere sapere queste curiosità.”
Non entrerò nello specifico, se non solo per dire che questo rappresenta un enorme e quasi esilarante (anche se probabilmente deliberato) fraintendimento di letteralmente tutto ciò che è successo durante quel panel. (Se il network non volesse i fan dei libri lì presenti a far domande, non mi avrebbe portata lì. Sono andata lì a promuovere lo show parlando del telefilm e dei libri – sono l’autrice, e di che cavolo pensate che mi abbiano portata lì a parlare? Di come si è formato il consiglio dei ministri belga? Non pensano che l’attenzione prestata ai libri la tolga al telefilm: solo un piccolo gruppo di imbecilli lo crede, ed è strano che la persona dietro al post non si sia fermata a riflettere sul fatto che se non mi avessero voluta lì a parlare dei libri avrebbero potuto semplicemente NON INVITARMI. Inoltre, seriamente non hanno pensato al fatto che ai partecipanti del panel viene chiesto di parlare in certe congiunture o in riferimento a determinate questioni, che ci vengono fatti dei gesti per farci intervenire, e che non ci inseriamo a caso? Dio.
Ammetterò che è stato estremo, da parte di Harry, non lasciarmi lì stesa sul pavimento o non darmi una sedia in testa mentre nessuno guardava. Dovrebbe riesaminare le sue scelte.)
Ma il punto è questo: post come questo sono il motivo per cui non sono tornata sul set, o andata ad altre convention, o promosso lo show. Andreste mai a una convention sapendo che persone come questa si troveranno a un metro di distanza da voi, tra il pubblico? Sono un’adulta, posso sopportare di venir chiamata Crummy Crabapple (questo l’ha scelto tutta la classe dell’asilo con una votazione oppure è stata una decisione presa per decreto…?), ma il puro odio alla base di questi post rende l’idea di stare vicino alle persone che la pensano in questo modo abbastanza terrificante.
Ho messo insieme un paio di post da mostrare a Freeform, e il network non mi ha mai biasimata per non aver voluto più uscire a promuovere fisicamente lo show. La parte triste di tutto questo è che per la maggior parte fingo che il telefilm non esista perché lo svantaggio del menzionarlo è sentirmi urlare per giorni dagli imbecilli. (Lasciate che sia specifica su chi ritengo sia un “imbecille” = le persone che mandano minacce, che usano un linguaggio sessista offensivo, che mandano diffamazioni antisemite, e mi ripetono di continuo che non dovrei essere autorizzata a possedere il mio stesso lavoro – se questa non è roba che fate, non sto parlando di voi. Le critiche ai romanzi vanno bene e non sono rilevanti.)
Tutti noi sappiamo che questi imbecilli esistono – e sono tutti tristi per questo: io, il network, gli attori, gli showrunner, perché il fatto che esistano non mi fa parlare né promuovere lo show, e questo, per un telefilm che potrebbe davvero utilizzare una mano, è una perdita. Perdere me, il mio pubblico online, i miei editori internazionali, come possibili partner promozionali è un male, non un bene, per uno show che queste persone in teoria amano. Perdere i fan dei libri che servono allo show per gli ascolti, ma che non riescono a sopportare l’atmosfera tossica, è un male, non un bene. Urlare: “MANIACO DELL’INCESTO!” a ogni dodicenne che si connette e chiede timidamente quando vedremo il Presidente Miao non aiuterà ad alzare i rating dello show. Se qualcuno è più interessato a scacciare il potenziale pubblico del telefilm perché lo vede come un degenerato morale che a vedere lo show rinnovato, sta seguendo i suoi sogni, ma il motivo per cui cito queste persone è: 1) mi disturba l’idea che le donne non abbiano il diritto di possedere i propri lavori, e 2) sono stati scritti molti, molti post su quanto orribile sia il fandom di Shadowhunters/TMI, ed è una cosa schifosa per tutti. Per sfortuna, non servono molte persone per rovinare uno spazio online.
L’idea che i libri e lo show stiano lottando per le crocchette è una da fan (la maggior parte delle persone, incluso il mio editore, considerano i telefilm basati sui libri una pubblicità per quei romanzi, perché da un punto di vista letterario è così); sembra nascere dal fatto che i fan litigano tra loro per decidere quale dei due preferiscano, qualcosa che succede sin dall’alba dei tempi, con gli adattamenti. Ricordo che succedeva anche quando facevo parte del fandom di Harry Potter: Alan Rickman capiva Piton meglio di JKR; i film hanno dato maggiore profondità a Draco; ecc. E via così. Ripensandoci riesco a vedere l’ironia nelle persone che come nickname avevano Lupinfan e parlavano di come Lupin fosse stato messo da parte nei libri, ma nei film no; ma la distanza offre una prospettiva infinita, suppongo. Se la Malec del telefilm vi piace di più: meraviglioso. Resta il fatto che esistono nel telefilm perché sono stati inventati nei libri. Questa dichiarazione verrà considerata un picco di arroganza, ma è solo un dato di fatto. Sono importanti in entrambi i formati per molte persone. Non ci sarà mai una mano di Dio che si allungherà giù dal cielo e decreterà qual è il migliore. Sarà sempre una questione di gusti e opinioni. Il fatto che l’arte sia soggettiva è una consapevolezza con cui dovremo convivere.
Tweet 2: “La put ana [NdT: penso che gli hater abbiano qualche ossessione per la parola “bitch” con delle lettere in meno. La tipa qui l’ha scritto “bit h”] vuole uccidere alec e finge che sia suo se ne vada a fanculo”
Tweet di Cassie: “Ottime notizie! Vai, Malec, e congratulazioni, Harry e Matthew!”
Questo è quello che intendo quando parlo della menzogna dell’“uccidere Alec”: è diventata parte della giustificazione per cui io non sarei degna di affermare di avere qualcosa a che fare coi miei stessi personaggi. Uccidere Alec sarebbe una brutta cosa da fare ad Alec (e Magnus); quindi starei terribilmente maltrattando Alec (e Magnus); quindi non merito di avere niente a che fare con Alec (o Magnus). Quindi è okay dirmi di andarmene a fanculo – come mi permetto anche solo di aprire la mia bocca da puttana per congratularmi con gli attori che interpretano i miei personaggi se desidero far loro qualcosa di così orribile, dopotutto? E che importa se è una bugia e nessuno può trovare la fonte? (Andiamo, siamo onesti – nessuno ci ha provato.)
Che io meriti o meno Alec e Magnus è leggermente fuori luogo: li ho inventati comunque, e c’era un grande e profondamente intenso fandom Malec già prima che lo show andasse in onda; è grazie a quel fandom che la Malec è presente nel telefilm. (Inizialmente nessuno dei due appariva o veniva citato nell’episodio pilota.) La realtà non si mette davvero in mezzo alla fantasia che Magnus e Alec e Isabelle e Jace siano discesi, pre-creati, da una nuvola del cielo, però: la lotta per il possesso tra fan e creatore esiste sin da prima che Arthur Conan Doyle venisse bullizzato per spingerlo a riportare in vita Sherlock. I fan e i creatori non sempre sono d’accordo, e i creatori non hanno sempre ragione. Ciò che sono sempre, però, è i creatori.
Tweet 3: “spero che tu sappia che questo premio non ha niente a che fare con te cassie e faresti meglio a non prenderti i meriti del duro lavoro di matt e harry”
(In caso mi fossi scordata di non essere, in effetti, un attore maschio figo. INFORMAZIONE SCONVOLGENTE.) È un mistero come si possano interpretare delle congratulazioni agli attori come il prendermi “i meriti del duro lavoro di Matt e Harry”; non ne ho né bisogno né lo desidero, in ogni caso, perché non sono un attore; sono già creditata nel telefilm in qualità di autore del materiale su cui si basa, e questo è ciò che sono. (Ho vinto un sacco di premi letterari, ma mi sorprenderebbe parecchio vincere, diciamo, un premio Nobel per la chimica.) Mi sono congratulata con gli attori sapendo che avrei ricevuto una pioggia di merda in ogni caso, sia se l’avessi fatto, sia se non l’avessi fatto: ho scelto di farlo comunque a dispetto dell’inevitabile irritazione che avrei provato perché mi piacciono Matt e Harry; volevo che li assumessero; mi piace l’amore che provano per i loro personaggi, e ho sempre pensato che fossero persone gentili che detesterebbero e disprezzerebbero il tipo di messaggi che mi invia questa gente a nome loro.
Ironico, questo.
Ma, sì, l’ho inviato anche perché sono orgogliosa della Malec. Accettatelo. Le donne devono avere il permesso di essere orgogliose del loro lavoro, a volte, senza essere considerate un male profondo. Non penso che il Magnus e l’Alec che ho creato siano perfetti (e con questo intendo il modo in cui ho scritto di loro, non i difetti avvincenti ;)), ma rappresentano anni di lavoro e amore, e come ogni altro autore sono emozionata vedendo le loro versioni sullo schermo venir riconosciute ben due volte come qualcosa di speciale. È normalissimo: per la vittoria ai GLAAD, ho ricevuto dei fiori dal mio editore, le congratulazioni del network e dal mio agente, perché per quale ragione non dovrebbero congratularsi con un autore per qualcosa di buono che è successo all’adattamento di un suo libro? L’idea che quando si discute dell’adattamento di un suo lavoro l’autore dovrebbe gettarsi al suolo, terrorizzato, urlando: “NON SONO DEGNO DI ESSERE CITATO NELLA STESSA FRASE CON I PERSONAGGI CHE HO CREATO!” è così bizzarra per la maggior parte delle persone che se provaste a spiegare loro che qualche donna, non a tutte le donne, ahahah, ovviamente, ma ALCUNE DONNE PROPRIO NON SI MERITANO IL PERMESSO DI PARLARE O AFFERMARE DI POTER “POSSEDERE” DELLE COSE HORAGIONENO, queste persone indietreggerebbero silenziosamente, borbottando di avere un appuntamento importante per farsi tingere i loro porcospini di blu, perché penserebbero che probabilmente siete dei serial killer.
Questa situazione non vale solo per questi libri, o per me, o per questo telefilm: comunque, c’è un angolo speciale in questa situazione. Molte delle persone che hanno commentato questa faccenda hanno notato che i libri sono una creazione femminile, mentre lo show una maschile. Ed, Todd, Michael, Matt, McG e Darren sono tutti uomini, e per molti versi la gente trova più confortevole, più facile e più semplice dare ammirazione priva di critiche agli uomini. Sono uomini, e quindi hanno un’autorità che a me manca, e la mia esistenza continuativa come autore del materiale su cui si basa Shadowhunters è vista come persino più orribile perché lo rende una cosa femminile, e le “cose femminili” sono meno serie e valide. Una delle cose che gli hater dicono spesso è che lo show è “più adulto”; in verità, il pubblico della serie TV è statisticamente più giovane di quello dei romanzi (ho visto i numeri), ma credo sia difficile non voler considerare una cosa così piena di germi femminili come intrinsecamente inferiore (e che c’è di più inferiore delle giovani donne? Va di moda criticare gli YA, che sono visti come le province del giovane e del femminile – di certo preferire il lavoro degli uomini ti rende, sai, una persona seria…? E di sicuro se avessi la sensazione che a Dio frega qualcosa, la smetterei di scrivere, regalerei i diritti dei libri a qualche ragazzo e mi ritirerei nella vergogna. PROCEDI, PROSTITUTA, E NON SCRIVERE MAI PIÙ YA.)
Il femminismo non significa che non puoi criticare il lavoro delle donne. L’ho già detto prima, ma lo ripeto perché è facile criticare composizioni simili dicendo: “Si sta nascondendo dietro al femminismo e sostiene che non possiamo criticarla perché è una donna!” No. (Anche se significa che cerchi degli schemi. Per certi versi è interessante vedere che c’è questo piccolo gruppo di persone che crede che questi personaggi/queste trame abbiano davvero preso vita quando sono stati passati a una serie di uomini bianchi di mezza età che cambiano di continuo. Voglio dire, forse è una coincidenza, ma…?) Non ho parlato di critiche, qui, perché il punto non è questo: c’è un’enorme differenza tra lo scrivere una recensione negativa del libro di una donna e portare avanti una crociata sostenendo che non dovrebbe avere diritto alla sua stessa proprietà intellettuale. Il fatto che gli uomini portino via, sottraggano letteralmente il denaro ottenuto grazie a e la paternità de il lavoro delle donne è una bruttissima parte della storia (“Colette e [suo marito] si sono separati nel 1906, anche se il divorzio non è stato finalizzato fino al 1910. Lei non aveva accesso ai considerevoli guadagni dei libri su Claudine [che aveva scritto] – il copyright apparteneva a lui.”) ed è disturbante vedere un gruppo principalmente di donne lottare perché succeda di nuovo.
Se l’idea che una donna abbia creato Magnus e Alec, o qualsiasi altro personaggio o mondo, è così orribilmente, terribilmente fastidiosa da costringervi a dovervi inventare delle bugie che, in testa vostra, la renderanno immeritevole della sua stessa creatura, così che sia giusto “portargliela via” ignorando il suo ruolo come scrittrice, i suoi diritti sulla sua stessa proprietà intellettuale, il suo diritto di esistere come persona e stare sullo stesso palco durante una convention con “dei santi” come gli attori maschili che interpretano i suoi personaggi – magari pensate al perché.* Cosa ottenete urlandomi che farei meglio a non pensare che Alec e Magnus abbiano a che fare con me, sul serio? Oltre alla consapevolezza che se un giorno scriverete o creerete o disegnerete qualcosa che le persone ameranno, avrete aiutato a creare un ambiente in cui è una vera e propria certezza che verrete trattati come pezzi di merda per averlo fatto?
*E “puttana” è “puttana”, amici. Non importa quale lettera toglierete, è comunque misogino e davvero schifoso. Sapete cosa state dicendo, e così come tutti gli altri. Provate “imbecilli”, davvero. Ve lo consiglio. »
Ho la nausea. E’ davvero deprimente, imbarazzante e vergognoso sapere che esistono sulla faccia di questa terra delle persone -chiamiamoli nostri simili, perché esseri umani- così basse e non evolute. Leggere questa lunghissima e più che giusta dichiarazione di Cassie mi rende sempre più orgogliosa di lei. Ma una domanda mi sorge spontanea: siamo davvero nel 2017? Perché, sapete -da persona mentalmente aperta e serena- pensavo che problemi di questo genere non ne avremmo più avuti. Ma dimentico a volte, che -sarà perché sono giovane- certa gente non cambierà mai e non smetterà mai di esistere. E’ triste pensare al futuro-retrogrado che questi individui ci stanno riservando, non mi ci figuro nemmeno in un mondo così ostile, ignorante e purtroppo ancora molto sessista. Stimo e amerò per sempre Cassie, la reputo una una scrittrice brillante, piena di sensibilità e fantasia…perciò ha il diritto di ritenere ovviamente sue le proprie creazioni e di fare qualsiasi scelta voglia (prendiamo il caso NON VERO dell’Alec defunto: se anche fosse stato vero -certo, sarei scioccata e molto triste per la morte di Alec, CHE NON DESIDERO AFFATTO- più che rimanerci male non avrei potuto fare niente. E’ una scelta dell’autrice e come tale va rispettata anche se non la si condivide.) Detto questo..grazie per la traduzione, siete sempre gentili ed efficienti! <3
P.S.= Alec, so che mi senti: stammi bene e soprattutto resta vivo! XD xoxo
sono sul punto di vomitare
so che al mondo esiste gente che ragiona con le chiappe, e ci sta, anche io ragiono con le chiappe a volte
però quello che ho appena letto mi fa uno schifo osceno
cassandra clare ha dimostrato più e più volte di essere una persona matura e intelligente, con una fantasia sconfinata e una scrittrice assurdamente talentuosa
e giuro che non riesco a comprendere, proprio non ce la faccio, come e perché viene criticata per tutto quello che fa
cristo verrà il momento in cui non potrà nemmeno respirare
ma soprattutto una cosa che nessuno sembra capire è che i libri non sono i film, i film non sono la serie, la serie non sono i libri
gesù, ma con quale logica affermano quelle stronzate? aaaaaah mi viene da urlare
comunque scusate per lo sfogo e grazie per la meravigliosa traduzione
Non ero a conoscenza di queste persone sinceramente prima di oggi,prima di questo articolo.
Immaginavo che ci fosse della gente a cui non piacesse Shadowhunters,come ogni altra cosa al mondo.
Ho provato a ragionare come loro,a trovare un senso logico ai loro pensieri,ma beh.
Non c’è.
Non posso neanche immaginare come si senta Cassandra ora,di come questo bullismo,perché lo considero tale.
Ho amato i suoi libri,mi sono emzionata,ho pianto,ho amato i personaggi.
Ma il fatto è che,anche se avesse voluto uccidere Alec,sarebbe stata una sua scelta nei libri. Nessuno,a parte lei,decide cosa succede.
Ovviamente non lo farà,ma il punto è che se non piacciono i libri,la serie tv,la scrittrice o qualcosa annesso ai tre,basterebbe non leggerli/guardali/seguirli.
Invece di cercare di abissare una grande donna e il lavoro su cui ha sputatao sangue,sudore e lacrime e fatica per creare tutto ciò che migliaia di persone amano.
Ti sono vicina,Cassie.
Ti siamo tutti vicino.
Sei una grande donna,e una grande autrice.
Non avevo idea che stesse succedendo tutto questo.
Sono una donna innamorata dei libri di Cassandra. il mondo che ha creato mi ha emozionata molte volte, in modi diversi;mi ha stupita, mi ha incantata; mi ha asservita. Perciò la ringrazio.
sono orripilata nel leggere tutto l’odio che le persone riescono a provare e anche a diffondere.
Vorrei tanto poter far arrivare tutta la mia stima a Cassandra e a tutte le donne che con lei hanno fatto cose per la saga shadowhunters.
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