Quelli tra voi che ci seguono da un po’ forse ricorderanno che qualche anno fa Sherrilyn Kenyon aveva fatto causa alla Clare per una sedicente violazione del copyright. Quello che quasi nessuno sa, però, è che le accuse non sono neanche arrivate in tribunale: la Kenyon le ha lasciate cadere all’improvviso a maggio 2016, senza alcuna spiegazione.
Cassandra aveva sempre evitato di parlare pubblicamente della faccenda – vuoi perché le accuse della Kenyon erano oggettivamente insensate (a tal proposito, se dovesse interessarvi siamo più che disposte a tradurre tutto il documento con le dichiarazioni sue e le risposte dei legali della Clare), vuoi perché sapeva di essere nel giusto, vuoi per tanti altri motivi –, ma a distanza di anni, e dopo un numero considerevole di richieste (dei fan) ricevute, ha deciso di mettere una volta e per tutte i puntini sulle i.
Pensiamo che il post sia una lettura molto interessante: dimostra quanto sia dannoso credere a tutto ciò che ci viene raccontato online – e come si possa creare una causa per violazione di copyright letteralmente basata sul nulla.
Buona lettura!
Ho sentito dire che Sherrilyn Kenyon ha deciso di non farti più causa per plagio o violazione del copyright o quel che era. È vero? Il caso giudiziario si è chiuso? Continuo a pensare che, se così fosse, i canali d’informazione ne avrebbero parlato di più. – [Rielaborato]
Okay. Procediamo per gradi.
Ti stanno facendo causa per plagio?
Niente affatto, no.
Ho sentito dire che Sherrilyn Kenyon ti ha accusata di violazione del copyright/plagio.
All’inizio, sì, ma poi ha lasciato cadere quelle accuse.
Quando le ha lasciate cadere?
Quasi due anni fa. Il 31 maggio 2016.
Perché le ha lasciate cadere?
Dovreste chiederlo a lei. Immagino sia perché quasi tutte le sue accuse specifiche si riferivano a del materiale presente in libri suoi che non erano neanche stati pubblicati quando sono usciti i miei. Accuse riguardo a cose che succedevano ai personaggi in dei libri che lei ha pubblicato nel 2010 e che io avrei scopiazzato in Città di Ossa nel 2007. Roba del genere.
Nella maggior parte di casi, la violazione del copyright è una faccenda piuttosto torbida, e la veridicità di quelle accuse va fatta decidere a un giudice; ci sono però un paio di eccezioni. Una è quella dell’“accesso” – il presunto colpevole aveva accesso al materiale che presumibilmente ha copiato? Ovvero: poteva averlo letto/visto/sentito nominare? In questo caso, dal momento che posso soltanto muovermi avanti nel tempo come chiunque altro, non avevo accesso ai romanzi pubblicati nel 2009 o nel 2010, durante la stesura di Città di Ossa nel 2005. È una faccenda diretta, che non ha bisogno di nessun giudizio complicato. Quindi, prima che qualsiasi cosa riguardante questa causa succedesse all’interno di un vero tribunale, il team legale della Kenyon ha ritirato totalmente le accuse di violazione del copyright, lasciando solo una complicata denuncia di violazione del trademark riguardo al titolo della serie TV e alla grafica delle mie copertine.
Che strano.
Andrò più nel dettaglio qui in basso. Continuate a leggere! Ricordate sempre che il 2007 è una data fondamentale, perché per allora i primi tre libri di TMI erano già stati consegnati al mio editore.
Quindi, aspetta, se la Kenyon ha lasciato cadere le accuse di violazione del copyright – non è quella la cosa importante? Quella del plagio?
Sì, mi piacerebbe pensarla così. Le accuse di violazione del trademark riguardano il marketing e le confezioni, cose che non dipendono neanche da me. (Ci pensano gli editori.) In quella denuncia non c’è più nulla che si riferisca anche solo lontanamente al contenuto dei miei romanzi, e mi importa della mia reputazione per quel che concerne la mia integrità di scrittrice molto più di quanto mi importi delle strategie di marketing del mio editore.
Detto ciò, ovviamente è orribile venir denunciati – è un processo tremendo che capovolge tutta la tua vita; distrugge il tuo lavoro, la tua famiglia, le tue finanze, i suoi amici e la tua sanità mentale.
Hai letto i romanzi della Kenyon o l’hai incontrata?
Non ho mai letto nessuno dei suoi libri. Non l’ho mai incontrata né le ho mai parlato direttamente.
Quindi il problema qual è?
Il problema è che nessuno sa che le accuse di violazione del copyright sono state ritirate, e quando vedo qualcuno citare questa faccenda, ne parla come se fosse una certezza il fatto che mi si sta facendo causa per plagio o violazione del copyright. E non è così. Questa faccenda non è altro che una denuncia di violazione del trademark da più di un anno e mezzo. E tutto ciò non si trasforma solo in gossip virtuale – è diventato persino un articolo di Forbes per cui erano state fatte ben poche ricerche, per esempio. È una calunnia con cui mi tocca convivere, sebbene le accuse siano state lasciate cadere.
Perché non ne sapevo niente?
Per via del modo in cui sono state ritirate le accuse. Lasciatemi spiegare.
Quando la Kenyon ha preparato la sua accusa/causa, ha incluso un “Reperto” che elencava una lunga lista di elementi, personaggi e idee nei suoi libri che a parer suo erano stati copiati da me nei miei libri, e spiegava quale materiale dei miei romanzi era in teoria “lo stesso” dei suoi.
(Per prima cosa, lasciatemi precisare che, sebbene questo documento sia pieno di informazioni inesatte ed errori, non è mai stato affermato, in nessun punto, che io avessi copiato un qualsiasi stralcio diretto di testo dai romanzi della Kenyon. La Kenyon non ha mai affermato niente del genere – farlo avrebbe richiesto degli esempi di plagio, e non ce ne sono. Al contrario, affermare che ci sia stata una violazione del copyright è molto più torbido. Un’accusa simile significa soltanto che hai la sensazione di essere stato copiato. Per esempio, una volta una donna ha fatto causa a Stephen King affermando che lui si era infiltrato in casa sua per rubarle i diari, così da poter basare uno dei suoi personaggi su di lei. La prova portata da lei era il fatto che lei sentisse che le cose stavano così, e nulla le ha impedito di fargli causa. Comunque, sebbene molte persone confondano le due cose, la causa della Kenyon non conteneva accuse di “plagio” – lei parlava di “violazione del copyright”, perché il plagio si riferisce a una copia di un’esatta serie di parole e nient’altro. Un’accusa di plagio richiede delle prove per denunciare; un’accusa di violazione del copyright richiede delle prove per vincere la causa, ma non per farla partire. Non sono la stessa cosa.)
L’accusa iniziale per me è stata uno shock, dal momento che non avevo mai letto nessuno dei suoi libri (e ancora non li ho letti), e non conosco né i suoi personaggi né il suo mondo né nient’altro. Dopo aver letto l’accusa, comunque, ho notato che un sacco di affermazioni riguardo agli avvenimenti dei miei romanzi erano inesatte. Per esempio, nel reperto si diceva che Valentine era un demone; che Amatis era una mutaforma nei guai per aver rotto “il codice dei mutaforma”; che gli Shadowhunters erano una società altamente tecnologica (sebbene questo sia vero nel telefilm, nei romanzi gli Shadowhunters sono specificamente anti-tecnologici); che gli occhi di Isabelle erano nocciola. E così via. Per questo motivo, il mio team legale ha iniziato presto ad analizzare nel dettaglio le accuse nel documento della Kenyon.
Ciò che abbiamo scoperto era sorprendente – che (A) le dichiarazioni all’interno del reperto della Kenyon erano spesso totalmente inesatte riguardo al contenuto dei miei romanzi. Le sue accuse sono a sinistra, le risposte a destra.
« Affermazioni della Kenyon riguardo Amatis: | Risposte:
a. Mutaforma. | Vera inesattezza: Amatis non è una mutaforma. È una normale Shadowhunter priva di qualsivoglia abilità da mutaforma.
b. Le importa degli altri mutaforma che hanno perso le loro famiglie. | Vera inesattezza: Amatis non fa niente del genere.
c. Ha un forte senso del codice. | Vera inesattezza: Amatis ha spesso problemi a capire quale sia il giusto modo di agire, e rimpiange le scelte fatte in passato. (Città di Vetro, 67, 145-147, 310)
d. Si rivolta contro i suoi familiari quando ha la sensazione che abbiano violato il codice dei mutaforma. | Vera inesattezza: Amatis non è una mutaforma, e non esiste alcun codice dei mutaforma. Amatis si rivolta contro Luke per un motivo molto diverso. (Città di Vetro, 145-147, 310)”
Le accuse riguardo Clary:
« g. Suo padre è un demone che lei deve distruggere. | Vera inesattezza. Il padre di Clary non è un demone. È uno Shadowhunter proprio come lei, così come rivelato in Città di Ossa, 77.
h. Degli eventi la obbligano a diffidare dell’eroe della storia, che un tempo era il suo migliore amico. Quindi lei desidera fidarsi di lui, ma non può. | Vera inesattezza. Clary è la protagonista e l’eroina della storia. Se l’“eroe” a cui si riferisce la querelante è Jace, Clary l’ha appena incontrato. Non sono mai stati migliori amici, e Clary diffida di lui perché la antagonizza. Se si riferisce a Simon, Clary non smette mai di fidarsi di lui. Se si riferisce a Luke, non è né il migliore amico di Clary, né l’eroe della storia. »
(B) Un sacco delle accuse della querelante lasciavano intendere che avesse inventato dei cliché comuni e antichi della narrazione, come per esempio: “Una spada come un nome”, e affermavano che quei cliché presenti nei miei romanzi potessero derivare solo dai suoi libri e non, diciamo, da tutta la letteratura e la tradizione folkloristica dei cliché da cui attingono gli autori:
« 1. I poteri del personaggio sono accresciuti o moderati dall’utilizzo di marchi soprannaturali. | Questa è la base della magia utilizzata nei libri degli Shadowhunters della Clare, vero, ma prima del 2007 non c’è nulla di simile nei romanzi della Kenyon. La cosa più vicina è un demone che vive in forma di una sorta di tatuaggio sulla pelle di un altro personaggio e che può aiutarlo, ma la somiglianza non è neanche minima. La cosa verrà discussa maggiormente in seguito.
2. Sia i Dark-Hunters che gli Shadowhunters hanno delle spade incantate forgiate divinamente, permeate da spiriti ultraterreni, che hanno nomi unici e risplendono come fuoco celeste. | Di nuovo, le spade magiche fanno parte di un folklore che risale alle origini della storia umana. I predecessori più conosciuti sono spade della letteratura medievale inglese e francese – Excalibur di Re Artù; Durindarda, la spada leggendaria di Orlando, il paladino di Carlo Magno; e Cortana, che si diceva essere la spada del leggendario cavaliere Tristano. Spade scintillanti e con nomi si trovano ovunque nel corso della letteratura e del folklore, e non hanno avuto origine con la Kenyon.
3. In entrambe le serie di sono degli “umani normali” che non sanno nulla del mondo soprannaturale. Si chiamano “Baretos” oppure “Ords” nella serie Dark-Hunters e “Mondani” [in quella Shadowhunters]. | Non vediamo l’ora che Kenyon denunci J.K. Rowling per aver rubato la sua idea di inserire persone normali che non sanno nulla del mondo soprannaturale (“Babbani”). Anche questa non è un’idea che si è originata [con la Kenyon, ma un elemento incredibilmente comune in tutti i fantasy in cui c’è un mondo magico nascosto]. »
« 4. In entrambe le serie, una persona giovane è diventata parte del mondo Dark-Hunters (o Shadowhunters) dopo essere stata salvata da un meraviglioso Dark-Hunter (o Shadowhunter) biondo. Il protagonista viene a conoscenza de loro scopo e impara a combattere vari demoni e le loro inadeguatezze personali, mentre viene a patti con intricati problemi di famiglia e con gli amici. | Tolto il fatto che i due personaggi sono biondi, questa è la descrizione del tradizionale Viaggio dell’Eroe, che rappresenta quasi tutta la finzione, il folklore e la mitologia fantasy e d’avventura mai scritti. È così fondamentale per il genere umano da non riuscire neanche a capire quando sia iniziato, dal momento che sembra essere partito prima che si cominciasse a scrivere. Non ha avuto origine con la serie Dark-Hunters della Kenyon. »
E, cosa più importante, (C) un sacco di affermazioni erano impossibili a causa della cronologia con cui i libri sono stati pubblicati – poiché il suo materiale messo a paragone con i miei libri era stato pubblicato *dopo* il mio. Copiare non funziona così, visto che il tempo stesso non funziona così.
« Personaggio della Clare: Maia Roberts (Città di Cenere, 2008)
Personaggio della Kenyon: Simone DeBois
Affermazioni della Kenyon riguardo Simone: | Risposte:
— | Queste dichiarazioni sono controverse. Questo personaggio non era mai apparso nei lavori pubblicati dalla Kenyon prima della fine del 2007, quando il personaggio di Maia era già ben consolidato in Città di Cenere e Città di Vetro.
Affermazioni riguardo Maia: | Risposte: »
« Personaggio della Clare: Valentine Morgenstern (Città di Ossa, 2007)
Personaggio della Kenyon: Adarian Malachai (Infinity, 2010)
Affermazioni della Kenyon riguardo Adarian Malachai: | Risposte:
— | Queste dichiarazioni sono irrilevanti. Il personaggio non è mai comparso, né si è fatto riferimento a lui chiamandolo per nome o in altro modo, in nessuno dei lavori della Kenyon pubblicati prima dell’uscita di Città di Vetro. »
« Personaggio della Clare: Luke Garroway, conosciuto anche come Lucian Graymark (Città di Ossa, 2007)
Personaggio della Kenyon: Michael Tyler “Big Bubba” Burdette
Affermazioni della Kenyon riguardo Michael Tyler “Big Bubba” Burdette: | Risposte:
— | Queste dichiarazioni sono controverse. Il personaggio non compare in nessuno dei lavori della Kenyon pubblicati prima della fine del 2007. Crediamo che sia un personaggio de Le Cronache di Nick ma, di nuovo, questo si colloca quantomeno [un anno dopo] la comparsa, la biografia e il passato di Luke. »
« Personaggio della Clare: Clary Fray (comparsa per la prima volta in Città di Ossa, 2007)
Personaggio della Kenyon: Nick Gautier (comparso per la prima volta in Notte di Piaceri, 2002)
Sebbene un personaggio chiamato Nick Gautier sia comparso nel 2002, molti dei tratti specifici che gli vengono attribuiti sono comparsi per la prima volta in Infinity, 2010, primo romanzo de Le Cronache di Nick, anche se la Kenyon sostiene che questi tratti siano stati copiati e attribuiti a Clary Fray nella pre-esistente trilogia The Mortal Instruments – Città di Ossa, Città di Cenere e Città di Vetro.
Affermazioni della Kenyon riguardo a Nick Gautier: | Risposte:
a. Crede di essere un essere umano normale fino alla notte in cui un misterioso Dark-Hunter gli salva la vita. | Stando ai romanzi della Kenyon pubblicati prima della fine del 2007, Nick continua a crede di essere un normale essere umano anche parecchio dopo tempo dopo essere stato salvato. Lavora per quel Dark-Hunter e svolge delle commissioni per lui, senza sapere nulla del mondo soprannaturale, per parecchi anni prima di diplomarsi; a quel punto gli è stata poi rivelata la verità (Notte di Piaceri, 186).
Inoltre, non è stato salvato da un attacco soprannaturale, ma dall’essere attaccato dalla sua banda di strada non soprannaturale. »
Quindi il mio team legale ha scritto ogni cosa – una confutazione punto per punto, frase per frase, di tutte le accuse della Kenyon, e l’ha compilata come nostro reperto. Potete leggerlo qui. Se preferireste dargli un’occhiata su Twitter, ne trovate dei pezzi qui.
Il tribunale permette alla parte della Kenyon di prendere tutto ciò che desidera dalla nostra risposta e, se necessario, di realizzare una nuova versione della denuncia, facendo dei cambiamenti in base a ciò che ha appreso.
E nel Reclamo Modificato tutta la causa per violazione del copyright è semplicemente… sparita.
Nel senso, scomparsa. Non c’era per niente più.
Cosa restava?
Problemi di trademark. Si riferiscono più nello specifico a come ritengono che le cover dei miei romanzi dovrebbero essere, alle strategie di marketing e al titolo della serie TV. Non posso entrare nei dettagli di questa questione specifica, o del perché tutto ciò sia improvvisamente saltato fuori tredici anni dopo la pubblicazione del mio primo romanzo sugli Shadowhunters, perché fa parte di una causa in corso, e non si possono fare commenti sulle cause in corso. La questione sul copyright, però, non è più in corso. Ripeto, è stata lasciata cadere a maggio 2016.
Se la Kenyon dovesse vincere la causa, la serie TV verrebbe cancellata?
Sì.
Interessante.
Beh, abbiamo imparato tutti qualcosa, oggi. In primis, abbiamo imparato che non mi si sta facendo causa per violazione del copyright o per plagio o per qualcosa del genere, e anche che le persone sono molto interessate ai gossip negativi e alle controversie, ma non particolarmente ai proscioglimenti. Non riesco neanche a dirvi quanto sia disgustoso essere accusati di una cosa terribile che non avete fatto, in pubblico (per quanto tu possa esserci abituato); non riesco a spiegarvi quanto umiliante e orribile sia, o quanto deprimente sia rendersi conto che praticamente a nessuno importa che non sia la verità. Molti, moltissimi canali d’informazione hanno scritto che la Kenyon mi stava facendo causa; solo uno di quelli che aveva pubblicato l’accusa originale ha chiarito che le accuse di violazione del copyright erano state ritirate.
Ho fatto del mio meglio, qui, per fornire informazioni vere al 100% a tutte le persone confuse, o che avevano creduto ad articoli falsi su questa situazione. Non mi illudo che questo farà sì che le persone la smettano di dire che sto venendo denunciata per plagio, perché questo dona loro il piacere di essere crudeli. Posso solo sperare che quelle persone a cui interessa sapere la verità troveranno questo post utile.
[…] è il resto del mio post originale: [CLICCATE QUI PER LEGGERLO] […]
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Condividi su