Buon pomeriggio, Shadowhunters! Siete pronti per la lettera di oggi?
Questo lunedì è Mark a portarci un messaggio indirizzato a Ty… e come sempre, trattandosi di Mark, risate e commozione non possono mancare. ;P
Non vogliamo aggiungere altro (abbiamo già detto troppo!), quindi vi auguriamo buona lettura. Fateci sapere che ve n’è parso!
I miei saluti, Tiberius.
Spero che questa missiva ti trovi bene, lì alla Scholomance. Per quanto concerne me, soffro alquanto dei postumi di una sbornia. Mentre eravamo in giro per locali a Londra, ci siamo ritrovati trascinati nelle celebrazioni per la festa di pensionamento di Kraig. “Chi è Kraig?”, ti starai forse domandando. È davvero un’ottima domanda, Tiberius. Questa mattina, non ne ho la minima idea.
Ti rasserenerà sapere che non è questo il motivo per cui ti sto scrivendo. Piuttosto, è a causa di ciò che è successo in seguito.
Come sai, Julian ed Emma al momento risiedono a Blackthorn Hall, nel tentativo di sistemare l’edificio. Emma sta passando in rassegna pile di vecchie scartoffie e oggetti d’epoca, mentre Julian si sta occupando delle specifiche delle riparazioni necessarie. Ha anche accennato di star lavorando a un murale, sebbene lo tenga coperto con un telo, e dunque non so cosa raffiguri. Qualunque sia il soggetto in questione, sono lieto che Julian stia trovando il tempo per dipingere.
Questa è la prima volta che visito Blackthorn Hall da quando ero bambino, e devo proprio dire che Julian ed Emma stanno avendo un bel daffare. Soprattutto perché la casa sembra essere infestata.
Sì, infestata. Mi sono svegliato presto, stamattina, al suono di un’esclamazione. Dal momento che per qualche motivo avevo perso i sensi sulle scale, mi trovavo proprio davanti alla sala da ballo, dove ho trovato un Julian in preda allo sconcerto. C’era vernice sparsa per tutto il pavimento. È lì che Julian sta lavorando al suo murale, ed era parecchio turbato da quel disastro. Mi sono chiesto se per caso non fossero stati degli animali selvatici – l’edificio sembra proprio il genere di posto dove potrebbero nascondersi svariate bande di scaltri procioni (*) –, ma poi ho notato che c’erano delle impronte in mezzo alla vernice. Sembravano appartenere a delle scarpe vecchio stile, diverse da qualunque suola avessi visto in precedenza. Dal momento che nella casa sono presenti capi d’abbigliamento antichi, abbiamo cercato una corrispondenza, ma senza successo.
Lì nella sala da ballo ho avvertito un brivido che mi ha ricordato il tempo che ho trascorso nella Caccia. Un accenno del gelo della tomba. Suppongo sia per questo che sono incline a concordare con Emma e Julian quando dicono che questa è opera di un fantasma dispettoso, e non di un vagabondo che entra furtivamente nelle case indossando degli strani abiti. (Emma ha citato il termine “cosplay”, ma non ho idea di cosa significhi.)
Julian, visto com’è fatto, colpevolizza se stesso. Continua a borbottare che non sarebbe dovuto uscire, di come sia responsabilità sua prendersi cura di questo posto e così via. Sai quanto è capace di essere duro con se stesso. Sentire queste cose non mi piace affatto. Vorrei andare a fondo di questa faccenda – per Julian, per la ristrutturazione della casa e anche per tutti noi, visto che ripulire il pavimento da così tanta vernice non è stato divertente, soprattutto quando in preda a un rimbombante mal di testa –, ed è per questa ragione che mi rivolgo a te, Ty, in cerca d’aiuto. Sei alla Scholomance, e in quanto studente puoi mettere mano su una vasta quantità di libri, di alberi genealogici e di testimonianze storiche. Potresti controllare se si accenni mai a come Blackthorn Hall, conosciuta in precedenza col nome di Chiswick House, sia una residenza infestata? Se riuscissimo a scoprire chi è il fantasma, sarebbe molto più semplice scacciarlo – aiutarlo a risposare per sempre, dovrei dire. Non credo proprio che essere un fantasma sia divertente.
Per favore, invia qualunque informazione tu riesca a trovare a Julian, poiché per sfortuna io, Kieran e Cristina dovremo tornare nella Terra delle Fate dopodomani; Kieran non può restare lontano da lì per troppo tempo, mentre io e Cristina abbiamo del lavoro da svolgere a New York.
Ti devo lasciare – Kieran è venuto a chiamarmi. Cristina ed Emma hanno organizzato un tè pomeridiano nella speranza di alleggerire l’umore. Kieran mi garantisce che i sandwich sono estremamente piccoli, e che lui stesso ha eliminato le croste con grande precisione.
Ti voglio bene, Tiberius. Vorrei che fossi qui con noi, ma so che stai facendo un gran lavoro alla Scholomance. Sono orgoglioso di essere tuo fratello.
– Mark
(*) Julian mi ha informato che in Inghilterra non sono presenti procioni, a dispetto di qualunque film Disney che abbia sostenuto il contrario. Non so esprimere a parole la profondità del tradimento che provo.
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