Buon pomeriggio, Shadowhunters!
L’ultimo lunedì di questo gennaio è infine arrivato – e con sé porta un nuovo aggiornamento di Secrets of Blackthorn Hall! Questa volta Julian ha deciso di scrivere a Mark, in cerca di aiuto e consiglio.
Buona lettura!
Caro Mark,
di recente ho pensato un sacco a te, di recente. Ricordo (ormai sembra passata un’infinità di tempo) come al matrimonio di Magnus e Alec io ti abbia chiesto – forse avevo mangiato troppi ravioli cinesi – se il modo in cui di lì in poi sarebbero funzionate le cose con Kieran e Cristina ti preoccupasse almeno un po’. E tu ti sei limitato a guardarmi e sorridermi, e poi hai risposto che quando le persone sono oneste l’una con l’altra, tutto funziona a meraviglia. Io, ecco—
Immagino che dovrei parlarti dei progetti per la casa. Le cose procedono – il giardino ora ha un’aria affascinante, e non sembra più il set della casa infestata di un film: puoi vedere dove si trovano le aiuole, e la vecchia serra vuota, e i giardini italiani (c’è ancora qualche statua, lì – sembra che zio Arthur si sia portato a Los Angeles quelle che gli piacevano e abbia lasciato le altre. E ora non posso non chiedermi cosa avesse contro Plutarco. Non gli piaceva il suo aspetto? Troppa barba?).
La tenuta, beh… sto avendo qualche problema con Round Tom riguardo la tenuta. È da un po’ che non vedevo né lui né i suoi operai in casa, quindi gli ho chiesto quale fosse il problema. Si è schiarito la voce, ha esitato e poi, alla fine, mi ha detto che la casa è maledetta, e quindi o si sarebbe rifiutato di lavorarci, o mi avrebbe fatto pagare un extra per “protezione dalle maledizioni”.
Gli ho risposto che la casa è infestata, non maledetta, e che il fantasma non gli avrebbe fatto alcun male. Però lui si è mostrato molto rigido (sai, in quella sua maniera tondeggiante) e ha detto di non avere altra scelta. Ho paura che i soldi non mi bastino, per finire con il restauro. Immagino che potrei assumere degli operai mondani – avrei molti meno covoni di cui preoccuparmi –, ma non si sa mai cosa potrebbero trovare, o con cosa potrebbero venire in contatto. Sta diventando sempre più chiaro che questa casa abbia un mucchio di segreti…
Okay, ora immaginami prendere un profondo respiro. Mi conosci. Odio dire alle persone cos’è che mi infastidisce. Ma continuo a pensare a quel che hai detto sulla spiaggia riguardo all’onestà. Comunque… l’altro giorno ho scoperto che Emma ha trovato un diario nascosto nella tenuta, e che lo stava leggendo. È il diario di una donna – una ragazza, in verità – di nome Tatiana Lightwood, che ha sposato un Blackthorn. Un sacco di dettagli sul periodo storico, e anche sulla casa. Suo padre era un uomo malvagio, ossessionato da demoni e magia oscura. Ha seriamente lasciato il segno su questo posto. Quel che vorrei dire, credo, è che Emma ha trovato questo libro, che potrebbe decisamente contenere informazioni collegate alla nostra ricerca sul fantasma, e… non me l’ha detto. E non so perché. È una cosa da nulla, ma credo sia proprio questo a infastidirmi. Perché nasconderlo? Perché non parlarmene? Persino quando si è scoperto che lo aveva, non ha voluto comunque dirmi cosa ci fosse scritto. Si è limitata a darmelo, dicendo che potevo leggerlo da me. È stato molto strano – davvero poco da Emma.
Ho sempre pensato che non ci nascondessimo le cose. Non più. Le ho chiesto ripetutamente perché non me ne avesse parlato, e lei mi ha guardato con quell’espressione che fa quando sta cercando di non piangere, con gli occhi che le diventano enormi, e mi ha ripetuto più e più volte, “Non lo so, non lo so, non lo so”.
Adesso mi sono seduto nella sala da ballo, da solo, a scriverti questo messaggio. Me ne sto poggiato al mio murale quasi terminato. Sento… Non lo so cos’è che sento. Vorrei prendere Emma e dirle: “I segreti ci hanno quasi distrutti, in passato. Ho paura che rovineranno il nostro futuro”.
Ma forse io e lei abbiamo idee diverse sul futuro e su cosa significhi. In tal caso non potrei giudicarla. Forse non desidera ciò che voglio io. Tendo a non dire alla gente cos’è che voglio o sto programmando, perché mi concentro così tanto su un esito ben preciso, che per me è praticamente già reale. Ho la sensazione che debba essere evidente a tutti.
So già come voglio che sia il mio futuro. So che è Emma. Suppongo di essermi comportato come se gliel’avessi già detto, e lei lo sapesse, ma forse non è così. Forse vuole dell’altro. Forse ciò che ho da offrirle io è simile a questa casa – qualcosa che mai nessuno vorrà davvero, non importa quando duramente ci si lavori su, perché è rovinato già da molto tempo.
A ogni modo, apprezzerei se tu potessi chiedere a Kieran di questa cosa della casa maledetta. Round Tom chiede di venir pagato in monete antiche e pioggia appena caduta, il che mi pare un mucchio di lavoro. Magari Kieran potrebbe introdurre una Banca Delle Fate. Digli che starebbe benissimo su una banconota.
Con tantissimo amore, il tuo irritante fratello,
Julian
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