Buon pomeriggio, Shadowhunters!
Quest’oggi vi portiamo una nuova lettera di Julian, che ha deciso di aggiornare Magnus sulla situazione lì a Blackthorn Hall. Cosa sarà mai successo? Avranno trovato un modo per liberare il diario dall’incantesimo? Magnus sarà obbligato a correre in loro soccorso, o potrà finalmente rilassarsi un po’ con la famiglia?
Beh… non vi resta che leggere e scoprirlo. Buona lettura!
Ciao, Magnus, sono Julian Blackthorn. (Lo so, mi hai detto che basta “Julian”, ma certe abitudini sono dure a morire.) Ci avevi chiesto di mandarti aggiornamenti su Blackthorn Hall, quindi eccone alcuni. Sono probabilmente più di quanti te ne aspettassi, in effetti.
Per prima cosa, ti saluta Hypatia Vex. Penso che questo ti faccia intuire fin da subito come stanno andando le cose. Hypatia dice anche che dovresti contattarla per dei soldi che le devi, ma le ho risposto che non volevo esser messo in mezzo a questo tipo di questioni e che te l’avrei giusto accennato. (Credo che abbia detto che hai “fatto il gallese con un debito”, espressione che mi è toccato andare a cercare. E a) non mi sembra il genere di cosa che faresti, e b) è un modo di dire un po’ offensivo nei confronti del popolo gallese, no?)
Ci siamo visti con Hypatia perché siamo andati al Mercato delle Ombre di Londra, e siamo andati al Mercato delle Ombre perché, oltre a tutti gli altri misteri della casa – un fantasma, una maledizione, in generale un mucchio di cattive sensazioni –, vien fuori che abbiamo pure un diario incantato. Apparteneva a Tatiana Blackthorn, nata Lightwood, nel corso della decade del 1870. Emma l’ha letto per tutto il tempo che abbiamo passato qui, ma c’è un qualche incantesimo sul diario che le impediva di parlarne con gli altri. Persino prima di andare al Mercato delle Ombre, io ed Emma ce lo siamo dimenticati un paio di volte a testa. Per fortuna c’era l’altro a ricordarselo. Alla fine ho scritto “RICORDATE IL DIARIO” in grandi lettere colorate su cartoncino e l’ho appeso alla parete, in modo che sia la prima cosa che vediamo appena svegli.
Non è però una soluzione duratura, quindi abbiamo deciso di portarlo al Mercato delle Ombre e cercare qualcuno che togliesse l’incantesimo. Hypatia ha una specie di estensione del suo negozio di magia che monta al Mercato, e trovarci davanti qualcuno che conoscevamo ha fatto sentire molto meglio sia me che Emma – non morivo dalla voglia di affidare un oggetto Shadowhunter stregato a una persona qualsiasi. Come starai già immaginando, Hypatia non è parsa felice di vederci, ma da lei non ci si può aspettare altrimenti. E ovviamente nessuno sembra mai felice di vedere degli Shadowhunters a un Mercato delle Ombre. Ci siamo sforzati di sembrare il più tranquilli possibile, ma non è che potessimo fermarci a dire a tutti: “Non preoccupatevi! Non siamo qui per fare razzia!” Abbiamo però notato che qualche chiosco ha improvvisamente chiuso mentre ci avvicinavamo, incluso uno che vendeva una pozione che garantiva di “mettere del pelo di licantropo sui vostri petti”. Non posso non domandarmi se si trattasse di vero pelo rasato di vero licantropo, oppure se lo scopo fosse semplicemente di renderti peloso come un licantropo. Non ho avuto la possibilità di chiedere chiarimenti, visto che il chiosco era chiuso. Sai com’è.
A ogni modo, pur essendosi ampiamente lamentata di come gli Shadowhunters si facciano vedere solo quando hanno bisogno di qualcosa e così via, una volta che le abbiamo spiegato cosa stava succedendo Hypatia è stata abbastanza d’aiuto. Credo che non sia riuscita a resistere all’enigma di tutta questa faccenda. Ha portato il diario nel retro e poi, suppongo, ha fatto qualcosa per disincantarlo. Quando è tornata, aveva per noi sia buone che cattive notizie. Quelle buone: il diario non era più incantato. Quelle cattive: disincantare il diario ha fatto scattare una magia di sicurezza, che ha fatto in modo che tutto il testo si trasformasse in Purgatico. Qualcuno ci teneva davvero che non venisse letto.
Hypatia ha accettato di tradurre il diario, sebbene dietro lauto compenso (ma questa è solo una goccia nel mare, se paragonata a tutte le altre spese per aggiustare la casa). Unica cosa: ha detto che ci vorrà un po’ per finire. Sembra che tradurre dai linguaggi demoniaci consumi l’energia del traduttore e che si possa andare avanti solo per un tempo limitato di doversi riposare. Non ne avevo idea! (E se dovesse venir fuori che non è la verità, e che Hypatia si sta solo prendendo gioco di noi, ti prego di dirmelo.)
Quindi, a patto che Hypatia tenga fede alla sua parte di patto, presto dovremmo saperne di più sul diario. Sembriamo avere tutte queste tessere di puzzle, ma non sappiamo come incastrarle tra loro, o se ci siano pezzi mancanti, e neanche se facciano parte della stessa immagine. Il diario di Tatiana ha a che fare con il fantasma? Il diario e il fantasma sono collegati alla maledizione? O magari questa casa è semplicemente strapiena di magia malvagia?
Mentre lasciavamo il Mercato delle Ombre, ecco arrivare una nuova sorpresa: il Sensore per fantasmi di Ty ha iniziato a dare di matto. Pensavamo che stesse reagendo a qualcosa nel Mercato, quindi siamo entrati di nuovo, però no, il segnale è cessato.
Abbiamo seguito il Sensore, e ci ha condotto alla Southwark Cathedral, che si trova giusto in fondo alla strada uscendo dal Mercato. C’erano ancora un mucchio di turisti in visita, quindi abbiamo fatto la classica giocata Shadowhunter: rune di invisibilità e intrufolamento. Il Sensore ci ha condotto verso un deposito di armi Nephilim (nascosto in una cavità sotto la statua di alabastro di chissà chi), in cui abbiamo trovato… un’arma. Lo so: che sorpresa, eh? Era ovvio che non si trattasse di un’arma qualsiasi, abbandonata nel deposito; è splendida ed elaborata, e sembra di quelle che si indossano in occasione di qualche cerimoniale. È un pugnale ricurvo, di origine mediorientale (sfortunatamento non sono esperto delle armi di quel territorio, e dovrò consultare qualche riferimento per capire di quale si tratti nello specifico), e lungo la lama c’è una splendida scritta in caratteri arabi. (Ovviamente ci saranno venti lingue che usano quei caratteri; non so quale sia questa.)
Ho scattato qualche foto, e scriverò a Ty per vedere cosa riuscirà a scoprire lui sul pugnale. Non sembra collegato in alcun modo alla fiaschetta, e non ho idea del perché qualcuno avrebbe dovuto lasciarlo in una cattedrale. Il mistero continua a infittirsi. Questa casa è decisamente, ehm, più da risistemare di quanto pensassimo in origine.
Emma manda tanto affetto, e ti preghiamo di dare tutto il nostro amore ad Alec e ai bimbi. Se dovessi venirti qualche idea, fammelo sapere – e spero che tu stia finalmente riuscendo a rilassarti un pochino.
Julian
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